Gabriel Nevas, per tutti Gabe, non aveva avuto un'infanzia
particolarmente difficile.
Minore di tre fratelli, coccolato e amato da tutti, per via del suo
incredibile sorriso, che stordiva chiunque.
Da quando imparò a sorridere da solo, senza il magico aiuto
dei
riflessi involontari dei neonati, la vita divenne una pacchia.
Ogni suo sorriso significava regali e ogni regalo significava
felicità.
Tutto continuò così per i primi anni della vita
del biondino tutto pepe.
Poi arrivò nella sua vita Michael Gant, Mick, tanto per
intendersi.
Si conobbero in prima elementare, erano gli unici due bambini a non
aver frequentato l'asilo nella scuola, per cui non conoscevano nessuno.
Si sedettero vicini e da lì nessuno riuscì mai a
separarli.
Giornate passate insieme, ad imparare a suonare e a cantare.
Un'amicizia fatta di giochi, di complicità e scherzi fatti
insieme, diventata ancora più forte quanto iniziarono a
frequentare le medie.
Fu proprio in quel periodo che Gabe cambiò.
Era sempre stato un ragazzo molto sicuro di sé stesso,
incurante di tutto e di tutti.
Divenne più insicuro, a causa della sua altezza.
Mentre tutti gli altri ragazzi crescevano, lui rimaneva piccolino.
Mentre tutti gli altri diventavano alti, lui rimaneva basso.
E, come se questo già non bastasse, ci si misero i bulletti
di turno, che lo presero in giro.
-Hey, Dopey, oggi dove vai? In che giardino ti ritroverai a giocare con
i tuoi simili?- chiedevano, sghignazzando in maniera sguaiata.
Dopey, quello stramaledettissimo soprannome, era in realtà
il nome di uno dei sette nani di Biancaneve, non
particolarmente
sveglio.
Il brutto era che Gabe non reagiva, rimaneva lì ammutolito e
sempre più chiuso in se stesso.
A difenderlo, però, c'era Mick che urlava e strepitava e,
quando capitava l'occasione, dava e riceveva botte.
Il biondino era grato al suo migliore amico e cominciò
inconsciamente a provare qualche cosa di più della semplice
amicizia nei confronti del giovane chitarrista.
Il periodo più buio della sua vita terminò quando
insieme
a Mick fondarono la band insieme ad altri ragazzi conosciuti a scuola.
Si divertivano e l'altezza di Gabe passò in secondo piano,
adombrata dal talento del cantante.
Attraverso le canzoni riusciva ad esprimere il lato più
forte di
sé, riusciva a sfogarsi e a comunicare le sue emozioni.
E pian piano riuscì a sbloccarsi, a cominciare a rispondere
a
tono a chi lo perseguitava, facendo di 'Dopey' uno dei suoi soprannomi
preferiti.
Certo, chi sapeva la storia che c'era dietro evitava di usarlo,
però a lui non dava più fastidio.
O almeno, così tutti pensavano.
Il sorriso di Gabe faceva intendere cose, quando invece dentro di lui
ce ne erano altre.
La lotta fra ciò che sentiva e ciò che gli
sembrava
giusto lo scombussolava, gli rivoltava il cuore come un calzino.
Ma tutto in fin dei conti andava bene, Mick era vicino a lui.
Poi avvenne ciò che si sa già, Mick
abbandonò la
band e quindi la vicinanza tra i due amici diminuì un poco.
Il dolore divenne acuto, nel cuore di Gabe, fingeva di giorno e
soffriva la notte.
E tutto continuò così a lungo, fino a quando il
moro non
trovò il coraggio di suonare, di nuovo, forse per colpa di
quel
misterioso baciatore, che poi si era rivelato essere Gabe.
Che cosa l'aveva spinto a baciare il suo migliore amico?
Vederlo andare via, vederlo chiudersi in quel bagno, gli
annullò ogni paura.
Quel bacio, per lui, era stato il più bello di sempre.
Era un bacio vero, il primo in cui c'era tutto il suo cuore, dentro.
Solo che non poteva dirlo.
Solo che doveva tenersi tutto dentro e soffrire, perché non
avrebbe potuto rivelare a Mick i suoi sentimenti.
Peccato che quello stesso pomeriggio cadde nuovamente in tentazione.
Tentazione peccaminosa, che poteva rovinare tutto, come avrebbe potuto
fare se non fosse intervenuta Anne, quella ragazza che Gabe conosceva a
malapena.
Era strana, guardava il mondo con aria da superiore, ma al biondo poco
importava, aveva aiutato Mick.
Se lo ricordava bene, sembrava un pulcino bagnato ed indifeso.
Probabilmente è stato in quel momento che Gabe si
è reso conto di amare il suo migliore amico.
Probabilmente è stato in quel momento che Gabe ha capito che
nulla sarebbe stato come prima.
Il dolore, forse, sarebbe stato peggiore, ma meno acuto.
C'era Mick, questo gli bastava.
Ma per quanto tempo ancora gli sarebbe bastato solo questo?
Per quanto tempo ancora avrebbe resistito ai morsi della gelosia?
BeckyPanda's Space.
CHIEDO PERDONO UMILMENTE PER IL RITARDO.
Scusate.
Scusate.
E questo capitolo non mi è uscito bene.
SCUSATE, di nuovo.
Il prossimo aggiornamento sarà...Mistero.
Non ne ho idea, con la scuola e tutto spero di poter aggiornare il
prima possibile.
YAR.
A presto. <3
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