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Eccomi
qua con una nuova one-shot per la mia serie! Come ho notato il piccolo
Anthony è stato gradito e ne sono felice! Per una maggior
comprensione della storia è essenziale aver letto la long-ff
Iron man e l'incubo glaciale. Per un paio di pezzi si collega a quella
storia, che trovate nella lista della serie Iron Future. Ora vi lascio
alla one-shot e ditemi che ne pensate!
Un'alba
perfetta
Le prime luci del sole
stavano apparendo nel cielo, facendo scomparire le miliardi di stelle
che ornavano il firmamento.
Tony era sveglio già da
un po' di tempo ammirando, dalla finestra della sua camera, lo
splendido spettacolo. Si era svegliato presto quella mattina senza
riuscire più a riprendere sonno, nonostante ciò era stato nel letto
per tutto il tempo vicino a Pepper che dormiva abbracciata a lui.
Per la testa gli vagavano
vari pensieri... su tutto il mondo alternativo con la vita da Iron
Man, il gruppo dei Vendicatori e soprattutto la splendida famiglia
che aveva costruito.
Si sentiva veramente
felice! Una moglie stupenda che lo amava e che lui amava da impazzire
e un figlio geniale a cui voleva un mondo di bene e che riusciva
sempre a renderlo contento e fiero, anche se il bimbo aveva solo 3
anni.
Disteso nel letto fissava
il candido soffitto, riflettendo su tutte quelle cose.
Qualcuno bussò alla
porta, lui si tirò su mettendosi seduto.
-Avanti!- esclamò Tony
non alzando troppo la voce, giusto il dovuto per farsi sentire
dall'individuo dietro la porta.
Dopo il consenso, la porta
si aprì e da dietro ne sbucò la testolina del piccolo Anthony con i
capelli tutti arruffati, il pigiamino azzurro e in mano il pupazzetto
di Iron Man, che portava ovunque andasse.
-Posso venire lì?- chiese
il piccolo stropicciandosi l'occhio destro con la manina libera
dall'adorato peluche.
-Certo vieni! Che succede?
Perchè sei già sveglio?-domandò Tony accortasi che erano appena le
6 di mattina.
-Ho fatto un brutto sogno
e mi sono spaventato!- enunciò avvicinandosi all'alto lettone.
-Vieni qui e raccontami
tutto, vediamo che possiamo fare!- disse il padre, facendogli segno
di salire e mettersi accanto a lui.
Il bimbo mise il
pupazzetto sul letto e poi facendo un saltino riuscì a salire anche
lui sul materasso, riprendendo tra le braccia il suo adorato
giocattolo.
-Te lo porti ovunque
quello, eh?!- esclamò Tony riferendosi al peluche.
-Certo! Questo sei tu e
sei il mio eroe!- esclamò il bimbo, donando al padre la più bella
frase che poteva dire un figlio ad un genitore.
-Avanti, campione, vieni
da papà!- disse tendendo le braccia verso di lui.
Il piccolo si avvicinò al
padre gattonando sul materasso, per poi sedersi sulle sue gambe e
ritrovarsi tra le sue braccia sicure, poi si accorse di una cosa...
-Mamma dorme! Ops!-
esclamò mettendosi la manina sulla bocca.
-Tranquillo, non si
sveglia è stanca... Raccontami questo brutto sogno... mostri?-
chiese Tony optando per il soggetto più comune negli incubi.
Il bimbo appoggiò la
testolina sul torace del padre scuotendo leggermente il capo in segno
di negazione, per poi passare la manina sul reattore ad arco del
padre, coperto dalla maglia che faceva intravedere solamente la luce
azzurra. Era sempre stato affascinato da quell'aggeggio incastonato
nel petto del padre, non gli era mai stato spiegato a cosa servisse,
per lui era una cosa normale! L'unica cosa che la sua mamma gli aveva
detto era che quello era il cuore di papà... ma il piccolo non aveva
capito...
Allora azzardò una
piccola domanda: -A cosa ti serve questo?- chiese indicando il
reattore ad arco, nascosto dietro la leggera maglietta scura.
-Serve a tenermi in
vita... un paio di anni fa ho avuto un incidente e allora ho dovuto
creare questo che mi tenga in vita... è un po' come il mio cuore!-
esclamò Tony non entrando nei dettagli dell'incidente per non
spaventare il figlio.
Allora Anthony capì
subito il significato di quelle parole e intuì che non era un
discorso adatto da trattare. Anche se era piccolo, era un bimbo assai
sveglio che capiva e apprendeva le cose immediatamente!
Anthony continuava a
fissare la lucina azzurra come incantato, poi, dopo un attimo di
silenzio, parlò: -Ho sognato che un uomo cattivo ha ucciso la mamma!
Ho preso paura! Io non voglio che me la portino via!-
Tony capì che il figlio
era davvero molto spaventato, non avevano mai parlato di argomenti
così forti, anche perchè Anthony era solo un bambino! Così cercò
di tranquillizzarlo in qualunque modo possibile.
-Era solo un brutto sogno!
Non accade sul serio!- esclamò Tony stringendolo tra le braccia.
-Me lo prometti?- chiese
il bimbo.
-Certo che te lo prometto!
Se qualcuno osa avvicinarsi alla tua mamma se la vedrà con me!
Questo è sicuro!- esclamò trasmettendogli un senso di protezione
paterna. -Anche perchè non vorrei mai più ripetere un episodio
simile...- aggiunse con un tono di voce più triste.
-Perchè?! Quale
episodio?- domandò Anthony curioso, staccandosi dal padre per
riuscire a guardarlo negli occhi.
-Non dovrei parlarti di
certe cose... sei troppo piccolo...- disse Tony pentendosi della
frase detta pochi secondi prima.
-Ma io capisco tutto! Sono
come te!- esclamò il bimbo, cercando di convincere il padre.
Tony sorrise abbassando lo
sguardo verso Pepper e con il dorso della mano le accarezzò
dolcemente la guancia.
-La mamma è bella!- disse
il piccolo teneramente.
-Già... non so come
faccia a sopportarmi dopo tutto quello che le ho fatto passare...-
enunciò Tony ripensando agli anni scorsi. -Però io non riuscirei
mai a vivere senza di lei...-
Anthony lo guardò con
aria interrogativa, non riuscendo a capire le sue parole.
-Devi sapere che quando
non eri ancora nato è successa una cosa che mi ha cambiato
radicalmente...- cominciò il padre.
-Cos'è successo?- domandò
curioso.
-Un uomo che ce l'aveva
con la mia famiglia, mi ha teso una trappola bloccandomi a Los
Angeles, perchè ero stato chiamato nelle vesti di Iron Man per
fermarlo, ma lui è scappato e ha rapito Pepper... quando sono
riuscito a trovarli, lei è morta tra le mie braccia...- disse Tony
con voce molto triste.
-Morta?!?! Ma adesso è
viva!- esclamò Anthony pensando che il padre stesse completamente
perdendo la ragione.
-Per pochi minuti, il suo
cuore si è fermato... quando è successo mi sono sentito malissimo e
lì ho capito quanto la amavo e amo ancora adesso. Mi ero proprio
arrabbiato, perchè lei non centrava niente e allora ho completamente
distrutto quell'uomo che le aveva fatto del male e facendo ciò ho
cercato di togliermi la vita, perchè non riuscivo a vivere con quel
peso!- enunciò Tony spiegando in grandi linee quello che era
successo.
-Ma mica è stata colpa
tua! È stato quell'uomo cattivo e tu gliel'hai fatta pagare!-
esclamò convinto del suo ragionamento.
-No... se arrivavo qualche
minuto prima potevo salvarla... È stata tutta colpa mia...- disse
Tony guardando negli occhi il figlio che non approvava quello che
diceva il padre.
-Ha ragione nostro
figlio!- esclamò la voce di Pepper, che aveva ascoltato tutta la
conversazione, facendo finta di dormire.
Tony e Anthony si girarono
verso di lei, che si alzò mettendosi seduta.
Lei guardò negli occhi il
marito e gli prese la mano.
-Tutto quello che è
successo non è stata assolutamente colpa tua! Caso mai, tu hai il
merito del fatto che sono ancora qui con te! Mi hai salvato la
vita... e io quando sono con te mi sento la persona più protetta del
mondo!- esclamò Pepper sorridendo.
Tony non l'aveva mai
pensata da quel punto di vista... si sentiva in colpa per non essere
riuscito a salvarla in tempo, ma non aveva dato importanza al fatto
che aveva cercato di fare tutto il possibile per farla tornare in
vita...
Non aveva mai parlato con
lei di questo argomento, aveva leggermente timore della reazione che
lei avrebbe avuto.
Ma quelle parole che gli
aveva appena detto, gli riempirono il cuore di gioia! Forse era l'ora
di mettere i sensi di colpa da parte, adesso era tutto finito e
vivevano insieme una splendida e felice vita.
La guardò negli occhi,
aveva uno sguardo molto sincero. Pensava veramente a ciò che aveva
detto, cioè che vicino a lui si sentiva la persona più protetta del
mondo. Finalmente anche lui si era tolto quel grosso peso.
Tony le sorrise, poi lei
gli si avvicinò e gli diede un dolcissimo e romantico bacio.
Il piccolo Anthony rideva
silenziosamente, nascondendo il visino dietro il peluche, sbirciando
con gli occhietti furbi i genitori che si baciavano.
-Mi piace come inizio
giornata!- disse, poi, Tony.
Lei semplicemente gli
sorrise, poi posò l'attenzione sul figlioletto.
-Allora?! Il mio
angioletto non viene dalla mamma?- chiese aspettando che Anthony si
avvicinasse a lei.
Il bimbo felice si fiondò
tra le dolci braccia materne, mettendole le braccia intorno all'esile
collo e abbracciandola.
Pepper lo riempì di
baciotti sulle guance paffute e il bimbo rise divertito.
-Non mi sembra giusto che
a lui vengano date più attenzioni!- esclamò Tony facendo il finto
offeso e mettendo le braccia incrociate al petto.
Pepper e Anthony risero,
poi il bimbo gli rispose per le rime.
-Tu la conosci da tanto
tempo, potevi approfittare prima che arrivassi io!- affermò
compiaciuto, abbracciando di più la madre.
-Brutto furbetto! Adesso
vediamo chi è più il forte!- esclamò Tony prendendo il piccolo in
braccio e cominciando a fargli il solletico.
Erano davvero una famiglia
felice!
Intanto il sole era uscito
dal suo nascondiglio, dardeggiava sul mare cristallino, rischiarando
tutto il cielo e sorridendo al mondo come loro!
Fine
Questo
è il piccolo angioletto! Anthony Stark Jr! (Il disegno l'ho
fatto io è giusto uno schizzo nn è molto dettagliato, ma
l'ho fatto in un momento di smarrimento totale pensando al piccolo
Anthony! XD)
Spero che questa altra mia storia vi sia piaciuta! Aspetto commenti un bacio by Sic!
E buone vacanze a tutti quelli che hanno finito scuola! (FINALMENTE!)
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