Maybe...

di Spuffy93
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Okay, questa è la mia prima FF su The Mentalist... Più che FF è una Flash-fic.... ma questi sono solo dettagli... XD
Vi lascio alla storia!
Buona lettura!
Enjoy!

Maybe...

 

Autrice: Sara

Genere: Introspettivo – romantico

Paring: Jisbon appena accennato.

Timeline: Ambientata sul finale della puntata 1x16

Note: Quelli che secondo me potrebbero essere i pensieri di Patrick mentre si toglie quelle bende.

 

 

Sono agitato.
Non c'è altro modo per definire il mio stato, erano anni che non provavo un tale nervosismo e la colpa non è il fatto che sono appena sfuggito alla morte, no, è colpa della mia cecità.
Hanno detto che è solo momentanea ma se così non fosse?
Il sole deve essere ancora alto nel cielo, lo sento scaldare lievemente la parte destra del mio corpo.
Faccio scorrere le mie mani sulle ginocchia nel vano tentativo di calmarmi, ma so che non funzionerà.
Cosa ne sarà della mia vita se la cecità è persistente?
Non potrò più fare molte cose.
Prima tra tutte non potrò più guidare la mia amata Citroen come ho potuto ben constatare distruggendo l'auto di Van Pelt e di almeno un'altra mezza dozzina di persone.
Non potrò più osservarmi intorno.
Non potrò più vedere il sangue di mia moglie e di mia figlia su quella maledetta parete.
Non potrò mai vedere in faccia Red John, l'uomo che mi ha rovinato la vita.
Non potrò più perseguire la mia vendetta, come mai potrei? Lisbon non mi terrà sicuramente Red John fermo legato ai miei piedi in modo che io possa ucciderlo, lei è contraria.
Non potrò vedere più il suo sorriso...
Tutti questi pensieri mi hanno attraversato il cervello in pochi secondi, ma è forse l'ultimo quello che mi colpisce di più.
Da quando l'ho vista sorridere per la prima volta ho capito che Teresa non era una semplice donna, lei è diversa. Non so come, non so se in maniera positiva, ma lei è diversa da tutte.
Quando la vedo sorridere non posso che ricambiare beandomi di quel semplice gesto, ma se la mia vista non tornasse più?
Inizio a togliermi gli occhiali, so che questo è l'unico modo per scoprire cosa ne farò della mia vita. Sono sempre più agitato. Gli getto via sperando di non doverli mai più riprendere.
Potrò sempre lavorare.
Potrò sempre rimanere al CBI, dopotutto abbiamo concluso questo caso anche senza che io avessi bisogno della vista.
Tolgo la prima benda dall'occhio sinistro.
Forse la vista non è del tutto indispensabile, potrei sempre vivere di ricordi, ricorderò com'è Sacramento al tramonto, ricorderò com'è vedere l'alba sulla spiaggia, ricorderò com'è un falò di notte. Ricorderò il suo sorriso.
Perché penso a lei? Ma sopratutto perché non mi sento in colpa a pensare a lei?
E' una donna, non una donna normale, lo ammetto, ma pur sempre una donna.
Da quando Angela e Charlotte non ci sono più mi sono sempre sentito male a pensare ad un altra donna. Mi sembrava di tradirle ma con Lisbon, con Teresa, non succede.
Mi sento solo bene e non riesco a capire perché.
Sospiro.
Ripenso alla mia giornata e quello che mi torna alla mente è il suo della sua voce. Ironica, triste, arrabbiata, felice.
Ripenso alla mia giornata e quello che mi torna alla mente è il suo odore. Cannella e muschio.
Ripenso alla mia giornata e quello che mi torna alla mente è la dolcezza del suo viso. Quando l'ho toccato i suoi lineamenti erano distesi in un sorriso, la sua pelle morbida e liscia.
No, forse la vista non è tutto.
Tolgo anche l'altra benda.
Oh...” mi lamento per il lieve dolore. Maledetta benda.
Apro gli occhi e sbatto velocemente le palpebre.
Vedo qualcosa.
Un immagine sbiadita.
Sbatto ancora qualche volta le palpebre e finalmente il mondo torna a fuoco.
Davanti a me c'è Lisbon che mi guarda preoccupata. E' semplicemente bellissima.
Ero talmente preso nei miei pensieri che non l'ho nemmeno sentita avvicinarsi.
Sento un sorriso nascere spontaneo sul mio volto. Vorrei alzarmi e abbracciarla, ma non lo faccio, non sono pronto per una cosa del genere.
Non immagini quanto sia fantastico vedere la tua faccia... Rigsby” decido di scherzare, di prenderla in giro come al mio solito.
Rigsby?” Domanda lei sconcertata. Non occorre essere un mentalista per accorgersi che è preoccupata.
Ahhhh....” le punto il dito contro e lei capisce di essere stata beffata.
Iniziamo a ridacchiare come due stupidi.
Spiritoso...” mi dice indicandomi a sua volta.
Mi stringo nelle spalle continuando a guardarla sorridere.
No, forse la vista non è tutto, ma è così bello vederla sorridere.





Angolino:
Spero vi sia piaciuta e sarei felice di avere anche solo due paroline da voi per sapere com'è andata.
Bacio a tutti
Sara





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