A different
BTW-shirt
-Lea-
cantilenò la bionda, puntellando l’indice sul
fianco della ragazza.
-Dimmi-
borbottò quella, tornando a voltarsi.
-Allora
ci vieni?- chiese Dianna sorridendo appena.
-No.
Se ho un’ora libera dormo- mugugnò Lea,
impassibile.
-Ma
dormi poi un’altra volta, dai accompagnami all’Art
Gallery- domandò ancora la
bionda, strusciando il suo naso conto la guancia della mora.
-Non
verrò con te né lì, né in
nessun altro museo. Vuoi che ti accompagni solo per prendere
in giro per tutto il prossimo mese perché non so nulla di
arte- scosse la testa
l’altra, allacciando le braccia dietro al collo di Dianna.
-Per
favore, fallo per me- insistette la bionda avvicinandosi alle labbra di
Lea.
-Va
bene- annuì la mora, sorridendo furba. Gli occhietti verdi
di Dianna si
accesero, vivaci.
-Quando tu indosserai una
maglietta con
scritto “Like Girls” durante il tour-
sogghignò.
Dianna
chiuse gli occhi a fessure e arricciò le labbra,
dopodiché si tirò su a sedere.
-Ah,
Sarfati, allora saluta la tua ora di sonno perché verrai con
me alla galleria!-
affermò la bionda, per poi alzarsi con un sorrisetto
beffardo delineato sulle
labbra.
-Certo
certo Lion Queen, vedremo- mormorò, guardando
l’altra sistemarsi i capelli
corti e arruffati.
-E
ti prenderò in giro mesi e mesi- aggiunse quella, entrando
nel bagno.
-E
io non t’insegnerò mai il Gibberrish!-
minacciò Lea, arrotolandosi nelle
coperte.
-Me
l’ha già insegnato Mark!- trillò
Dianna, affacciandosi sulla porta per farle
una linguaccia.
Lea
tornò dietro al palco senza troppa fretta, mentre tutti gli
altri correvano a
cercare le varie magliette. Sorrise sicura poiché poco prima
aveva intravisto
la maglia bianca con scritto sopra “Lucy Caboosey”.
Andò a infilarsi il vestito
per Firework, poi si mise di lato, per vedere l’esibizione di
Born This Way.
Ad
un tratto sentì alcune ballerine ridacchiare.
-Dianna
è una boss!- esclamò una, indicandola mentre
entrava.
Lea
sentì prima le urla dei fan, poi notò la ragazza
entrare con passo fiero sul
palco, mostrando una maglietta sulla quale spiccavano due parole
diverse dal
solito.
Like Girls.
Lea
spalancò la bocca, prima di scoppiare in un risolino
divertito.
Notò
per un attimo Dianna cercarla dietro le quinte, sorridendo vittoriosa.
Dianna
le si avvicinò trotterellando, incapace di smettere di
ridere.
-Charlie,
sei terribile- sibilò Lea, sbuffando.
-Art
Gallery of Ontario, arriviamo!- cinguettò, per poi fare uno
dei suoi gridolini
eccitati.
***
Curiosità:
-Lea
e Dianna sono OOC, perché purtroppo non le conosco, ma lo
farò u_u
-Ovviamente
la flash è ispirata dalla maglietta che Dianna ha usato a
Toronto con
scritto Like Girls.
Amate quella donna.
Non solo per la maglietta, ma anche per la spiegazione che ha dato su
Tumbrl.
Chiaramente non è per il motivo che ho usato io, ma uno
molto, molto più serio.
L’ha indossata per incoraggiare la comunità LGBT.
E’ una boss, punto.
-Dianna
la vedo come una molto acculturata in arte, perciò questa
fissa con l’Art
Gallery di Ontario, che si trova appunto a Toronto.
-Il
Gibberrish è la lingua segreta di Lea xD (che Mark ha
bellamente svelato con un
tweet)
-Sarfati,
per chi non lo sapesse, è l’altro cognome di Lea,
che usa solo fuori dal
lavoro. Charlie è il soprannome di Dianna.
Ho
finito direi xD
Spero
ci siano pochi errori!
Besos,
Miky
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