IN VISTA DEL TORNEO
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Capitolo 1° -
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YUPPIEEEEEEE!!!!!!!!!!!! – il grido di Takao fece
sobbalzare tutti e quattro i ragazzi sulle poltrone su cui erano seduti, mentre
l’anziano signore di fronte a loro si limitò a sfoggiare un gran sorriso
all’entusiasmo del brunetto. Sapeva bene che Takao avrebbe reagito così a
quella notizia e non ne era quindi sorpreso.
Kei:
Takao, direi che puoi anche calmarti adesso…- il sedicenne russo aveva socchiuso gli occhi porpora e aveva incrociato le
braccia sul petto, riprendendo la sua classica posizione da “quello che fai mi
è indifferente”, ma teneva le orecchie tese per sentire tutto quello che il
rpesidente della BBA aveva da riferire loro.
Takao:
scusate… è che questa notizia mi ha lasciato senza fiato! Ma
ci pensate? Due intere settimane di vacanza in Italia, senza parlare del fatto
che potremmo sfidare la squadra del paese!!!! – ricominciò
a saltellare per la stanza, come un bambino a cui hanno
promesso un giocattolo nuovo.
Rei: già, in effetti è da più di un anno che non mettiamo piede in
Italia e poi potrebbe essere una buona occasione per rivedere Gianni e
approfittarne per riposarci un po’, dopo l’ultimo campionato…
Daitenji:
infatti… il torneo si terrà a Roma, durante la seconda settimana di permanenza,
mentre durante la prima avrete l’occasione di
riposarvi e di visitare la città, che merita davvero una particolare
attenzione!
Max: It’s Wonderful! Non vedo l’ora di andare, quando si parte?
Daitenji:
ho prenotato il volo per domani a mezzogiorno, quindi dovremmo
arrivare a Roma verso metà mattina… ma ormai siete abituati al fuso orario,
dico bene?
Kappa: più
o meno…a volte faccio ancora fatica ad orientarmi! – il giovane prese a
digitare furiosamente sul suo computer portatile, con cui stava facendo una
ricerca approfondita sui componenti della squadra
italiana e sui loro Beyblade – purtroppo non riesco a trovare molte
informazioni su di loro, so solo che la squadra è formata da due ragazzi e due
ragazze, di età compresa tra i quindici e i diciassette anni… per quanto
riguarda i loro bey, due di loro hanno una tecnica molto somigliante a quella
di Max, quindi il loro punto forte è la difesa, mentre gli altri due usano di
più l’attacco…
Takao: bè,
non è che tu ci sappia dire molto… - commentò il
brunetto sitemandosi la visiera del cappellino dietro la testa e sbuffando.
Kappa: bè,
non è colpa mia, non ci sono informazioni su questa squadra… -
Daitenji:
qualcuna posso fornirvela io! Vedete, i quattro componenti
del team italiano sono stati scelti fra i migliori blader del paese attraverso
dure e rigide selezioni, che si sono tenute nelle più importanti città dello
stato! E so anche che due di loro possiedono un bit
power, quindi dovrete fare molta attenzione e mettercela tutta se volete
batterli!
Rei: hanno
anche loro un bit power? Bè, la cosa si f molto
interessante! – il blader dagli occhi dorati balzò in piedi pregustando con
l’immaginazione il momento in cui sarebbe potuto
sfidare uno dei blader italiani, meglio se fosse stato uno provvisto di bit
power…
Kei: già… comunque se dobbiamo partire domani credo sia meglio che
ognuno si prepari e che dorma un po’… sarà un viaggio piuttosto lungo…
Daitenji:
Kei ha perfettamente ragione… - si alzò dalla comoda
poltrona e fece per aprire la porta, poi si battè una mano sulla fronte,
esclamando – accidenti, quasi dimenticavo!
Max: c’è
qualche altra cosa che deve dirci?
DaiTenji:
già Max, quasi mi stavo dimenticando… quando arriverete a Roma, all’aereoporto
troverete ad aspettarvi due persone, le ho incaricate
io stesso di farvi da “guida” nella città per la prima settimana, in modo che
potrete visitarla tutta…
Kappa:
caspita, due guide personali tutte per noi? Ma è un sogno!!!
Takao:
già, non vedo l’ora!!! Allora ci vediamo
all’aereoporto domani! – così dicendo uscirono tutti dalla stanza dirigendosi
verso la casa di NonnoJ, lasciando il presidente da solo
Daitenji:
“eh eh eh… i ragazzi si divertiranno molto, ne sono
sicuro..”
Il giorno dopo, mezzogiorno
Takao:
accidenti, che fame… - il brunetto si portò le mani allo stomaco che continuava
incessantemente con i suoi brontolii, mentre i suoi compagni di squadra
sistemavano i bagagli negli appositi scompartimenti
dell’aereo.
Kappa: ma
Takao, ti sembra questo il momento? Sei incredibile…
Takao: ma
Prof, non è colpa mia, stamattina il nonno non mi ha fatto fare
nemmeno colazione! – protestò lui allacciandosi la cintura di sicurezza, poi
prese a guardare fuori dal finestrino, mentre il
velivolo cominciava lentamente a muoversi.
Rei:
tranquillo Takao, lo sai che a metà del volo portano da mangiare no?
Takao: ma,
metà del volo è fra quattro ore ;_______;
Probabilmente
i lamenti di stomaco del blader quindicenne si sentirono fino a metà del
viaggio, ma i Bladebreakers riuscirono comunque ad
arrivare a Roma sani e salvi…
Roma…
Kappa:
Takao….Takao sveglia, siamo arrivati!!! – Il giovane
aveva appoggiato sul sedile il suo computer portatile e ora stava squotendo il
suo amico per cercare svegliarlo, ma invano.
Kei: bè?
Non si è ancora svegliato?
Kappa: no,
è da due ore che provo, ma non… - il russo lo interruppe,
spostandolo da parte con un braccio, poi si spostò una ciocca di capelli
azzurrini dagli occhi e si avvicinò lentamente all’orecchio di Takao,
appoggiandovi sopra la bocca.
Kei:
TAKAAAAAAAAOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!
Il
brunetto giapponese aprì gli occhi discatto saltando giù dal sedile con i
capelli ritti sulla nuca e gli occhi blu spalancati, guardandosi intorno come
se lo avessero appensa svegliato da un incubo – oddio, che è
successo, una bomba sull’aereo? Siamo in paradiso?
Kei: che
idiota -.-‘’ siamo arrivati bell’addormentato, ti decidi a svegliarti del
tutto?
Takao: ma
allora sei tu che mi hai urlato nelle orecchie, altro che bomba! – fece per
saltare addosso all’amico dalle iridi cremesi, ma fu interrotto dalla voce
calma ma leggermente irritata della hostess che li
invitava a scendere dall’aereo.
Kappa:
grazie Takao, bella figura che ci hai fatto fare…
Takao:
ehi, io non c’entro, hai visto anche tu che è stato
Kei ad urlarmi nell’orecchio! – il ragazzo dai capelli castani alzò gli occhi
al cielo (ma quali occhi? Oo ndEyo) e scosse la testa,
capendo che con Takao era inutile discutere.
Rei: direi
che adesso la cosa più importante da fare è trovare le due
persona di cui parlava il presidente DaiTenji… ma con tutta la gente che
c’è qua dentro direi che è quasi impossibile!
Max: dici?
– si voltarono tutti verso il biondino che indicava verso il lato est
dell’aereoporto, vicino alla porta d’entrata, nemmeno troppo lontano da loro.
Takao: bè?
Io non vedo niente! Sei sicuro di stare bene Max?
Max: ma certo, guardate meglio!!!
Non vedete quella ragazza seduta sulla panchina con quel cartello vicino?
I quattro
ragazzi acutizzarono la vista nella direzione che
indicava il blader dagli occhi azzurri e finalmente la videro: come aveva detto
Max, sulla panchina vicino all’entrata era seduta una ragazza, che doveva avere
sui sedici anni, con i capelli biondi che le arrivavano circa a metà della
schiena per quello che riuscivano a vedere da quella posizione. Affianco a lei
sulla panca era appoggiato un cartello con su scritto
in nero e di grandi dimensioni “BLEADBREAKERS”,
quindi di conseguenza quella doveva essere una delle due “guide”
Rei: oh
bella… non mi ricordo che il presidente Daitenji ci
abbia mai detto che la nostra guida sarebbe stata una ragazza della nostra età…
Kei: non
ci ha mai detto nemmeno il contrario, quindi non mi sembra neanche tanto
strano…
Takao: bè?
Che fate lì impalati? Venite, andiamo a conoscerla!!! – e cominciò a correre in direzione della ragazza.
Quest’ultima
si alzò vedendo quel gruppetto di ragazzi che le andava
incontro e li squadrò attentamente, mettendoci anche parecchio prima di
riconoscerli.
- Siete
arrivati finalmente!!! – fece loro un sorriso e porse
la mano a Takao, che la strinse immediatamente, sorprendendosi leggermente
della forza di quella stretta.
Roby: io
mi chiamo roberta e sono una delle vostre… uhm… due teoriche guide ^^’’
Takao:
come mai teoriche?
Roby:
perché l’altra è in ritardo e non so quando arriverà -.-‘’
Rei: bè,
intanto che la aspettiamo… io sono Rei! – le porse la
mano e lei gliela strinse sorridendo – vi ho riconosciuti
tutti… sono contenta che siate arrivati nel nostro paese, qui tutti i ragazzi
sono estremamente eccitati per il torneo che si terrà qui a Roma tra una
settimana!
Concluse
Roby con un sorriso smagliante, maledicendo mentalmente Ele che le lasciava
tutto il grosso del lavoro. Tipico della sua amica il
perenne ritardo, ma questa volta una bella ramanzina non gliela toglieva
nessuno,figuracce pure con i BladeBreakers!!!
-ROBY!!!ROBY
ECCOMIII!!!!!!- Un'urlo penetrante colpì la biondina in pieno, anche se era
abituata agli "acuti" di Ele era sempre uno strazio farli sentire
anche a tutto l'aereoporto di Fiumicino, BladeBreakers compresi...
Roby: Buongiorno bella addormentata!!! - le disse con un sorriso tirato
mentre la ragazza arrivava nei pressi dell'amica e dei cinque ragazzi,
ansimando per la corsa.
Ele: Roby ti prego scusami per il
ritardo...Tu-sai-chi mi aveva bloccata...e ho pure
perso l'autobus!!!-Sussurrò la ragazza, prima di rivolgersi ai BladeBreakers
con un gran sorriso che le illuminava il volto.
Ele: Piacere ragazzi, io sono
Eleonora, ma per voi Ele. Sono la vostra seconda guida ^__^!!!-
Disse porgendo la mano destra a Takao, che era leggermente stupito dall'entrata
in scena della ragazza.
Takao: P-piacere Ele..naturalmente io sono Takao, il leader dei BladeBreakers
*sorrisosmagliante* - Ele inarcò un sopracciglio in senso di disprezzo, ma non
disse nulla procedendo invece a presentarsi anche a Rei e Max.
-Piacere, Kei...- Mormorò appena
il sedicenne russo quando l'italiana si avvicinò a lui
per le presentazioni.
La ragazzina gli tese la mano spalancando appena la bocca,
con gli occhi che le scintillavano pieni di minuscole stelline luccicanti.
L'amica bionda si portò una mano alla fronte per non dover assistere alla scena
impietosa che aveva di fronte... sapeva bene che Ele avrebbe reagito così
vedendo Kei, ormai era una cosa calcolata! D'altronde era lei, e non era
l'unica che conosceva, ad essere pazzamente cotta del mitico Kei Hiwatari.
Roby: bene Ele, direi che puoi anche staccarti ^^'' - disse
tirandola per la meglietta azzurra, e lei ritornò con la testa alla realtà -
eh? uh? ah sì scusate.... allora dicevo, io sono la
vostra seconda guida, perciò... ehm.... perciò adesso... che facciamo adesso?
Roby: forse dovremmo accompagnarli in albergo? - le suggerì
la biondina mentre Takao e ax sghignazzavano divertiti... la moretta stava già
simpatica a tutti e due
I cinque ragazzi presero le loro valige e seguirono le ragazze
fuori dall'aereoporto, aspettandosi di trovare una
bella macchina pronta a portarli in albergo, ma appena arrivati all'esterno,
ebbero una sorpresa.
Roby: spiacente ma dovrete accontentarvi dei mezzi
pubblici, oggi hanno dichiarato il divieto per le macchine vicino al centro,
periò.....
Takao: tutto il tragitto in tram? ç_ç ma è terribile!
Kei: E le mie valige le tieni tu,
un pò di moto ti farà bene visto che mangi come uno
sfondato!!!
Ele e Roby evitarono
accuratamente di mettere becco nella discussione tra i due blader,e proseguirono tranquille fino alla fermata dell'autobus
con Max e Rei che trotterellavano dietro di loro. Ele sospirò tristemente
mentre Roby era andata a controllare l'orario delle fermate, aveva fatto una
figuraccia, e per di più anche con Kei!!!Se non fosse
stato per quel cretino di...
Roby: Benissimo ragazzi,
l'autobus arriverà tra un quarto d'ora,quindi Takao
lascia pure le valigie e riposati ^.^ - La biondina sorrise amabilmente mentre
Takao mollava a terra le sue valige e quelle del russo. Takao: Non ne potevo
più!!!menomale U.U
Kei: ehi stai attento con quelle valige....
- sbottò, incrociando le braccia al petto e lanciando un'occhiata omicida verso
il brunetto - come sei pignolo Kei... hai paura che si possa rovinare la tua collezione
di boxer?
Rei: eh-ehm..... - il giovane
cinese tossì un paio di volte, giusto per ricordare ai due compagni di squadra
che di fronte a loro c'erano due ragazze - la volete piantare voi due?
Takao: sì, scusa Rei... - disse il
quattrodicenne portandosi una mano dietro la testa e guardando imbarazzato le
due giovani, che intanto stavano tranquillamente chiacchierando, come se non si
fossero accorte della discussione infantile tra i due blader
Ele sussurrando: Allora Roby, che
indicazione ti hanno dato sull'Hotel dove dobbiamo
portarli? Se non sbaglio dobbiamo scarrozzarli per una
settimana...- Ele prese uno dei suoi tanti taccuini per appunti tentando di
decifrare la scrittura.
Roby:
sìsì, una settimana...l'hotel è il Majestic se non sbaglio, ci arriveremo con
l'autobus n° 52. Dei programmi del tour ne parliamo
un'altra volta ok?- A un cenno affermativo della moretta, Roby si girò verso i
quattro BladeBreakers invitandoli a sedere sul sedile della pensilina. Takao e
Kappa si fiondarono a sedersi, e Kappa iniziò subito a battere freneticamente
sui tasti del portatile.
Takao: santo cielo Prof, ma
enanche in vacanza riesci a tenere le dita lontane da quel coso?
Kappa: "quel coso", come
lo chiami tu, può esserci utile per scoprire qualcosa di importante sui ragazzi
che dovremo sfidare settimana prossima... - disse con espressione imbronciata,
quasi accarezzando il suo inseparabile amico elettronico
Ele lanciò un'occhiata
terrorizzata all'amica per una frazione di secondo quando Kappa disse che
cercava informazioni sulla squadra italiana, poi stacco subito lo sguardo, che
solamente l’irreprensibile russo riuscì a cogliere.
Takao come al solito si era
lamentato per niente, difatti raggiunsero il loro albergo in un quarto d'ora
circa, dato il traffico, ma il tragitto fu comodissimo e senza intralci.
Scendendo dall'autobus fecero una decina di metri a piedi, arrivando
all'entrata dell'hotel, che era un palazzo con le pareti tinteggiate di bianco
e una vetrata di almeno sei metri all'entrata, che dava sulla
hall.
La sedicenne bionda si avvicinò al banco dietro il quale un
uomo sulla quarantina, piccolo e con i capelli brizzolati stava sistemando
alcune carte, e gli chiese le chiavi delle due stanze che il rpesidente
DaiTenji aveva già prenotato qualche giorno prima, una
con quattro letti per i BleadBreakers e una singola per lei e Eleonora.
Consegnò la chiave a Rei, poi salì la scalinata che portava alle
camere seguita dagli altri.
Ele: bene ragazzi, questa è la vostra stanza, ci sono
quattro letti e il bagno è dietro quella porta a destra... adesso mettete pure
a posto le vostre cose e riposatevi un po', perchè oggi pomeriggio
le vostre due guide turistiche vi faranno sfacchinare alla grande! -
sorrise, arrossendo appena quando il suo sguardo incontrò quello freddo e
scrutatore del blader dai capelli azzurrini.
-Se c'è qualche problema noi
staremo nella stanza accanto d'accordo?- Roberta finì il discorso dicendo che
per le 16.00 dovevano trovarsi nella hall dell'albergo pronti per una bella
camminata. Kei: S'intende Takao, che io non dovrò svegliarti come ho fatto sull'areo intesi? Il sedicenne squadrò Takao con uno sguardo
truce. Takao: intesi intesi ç__ç.....
Ele: Bene, se non c'è altro noi vi
lasciamo riposare... Disse sorridente, prima di arretrare verso il corridoio
con Roby e quindi lasciare la camera. Max: Perchè non state qui con noi?????L'americano era sempre la persona con più inventiva dei
BladeBreakers. RobY: Immagino vorrete riposarvi no?. Rei: E' un'idea Max,
potremmo giocare a carte....oppure a scacchi ^__^ chi
ci sa giocare?????-
Un silenzio profondo accompagnò la frase del cinese. Takao
si decise a parlare: Per me va bene, però basta che mi lasciate dormire.....- Kei:Non c'è problema, ti rinchiudiamo in bagno.
Takao: sei proprio scorbutico Kei....
- disse il ragazzo sbuffando, ma lasciò perdere quasi subito il russo per
fiondarsi sul letto più vicino, addormentandosi in meno di un secondo.
Kappa: voi giocate pure, io devo continuare le mie
ricerche, chissà che non trovi qualcosa.... -
annunciò, senza staccare gli occhid allo schermo del suo portatile. Quindi
erano rimasti solamente Kei, Rei, Max, Eleonora e
Roberta.
Roby: se vi va potremmo fare una partita a scopa, o a
quealche altro gioco di carte, tanto me le porto
sempre dietro... - frugò nella tracolla che si era portata dietro quella
mattina e ne tirò fuori un mazzo di carte stra-usato.
Ele: oddio, ti prego… su quelle carte non si leggono
nemmeno più i numeri da tante volte che l’hai usato! – la mora quindicenne
scosse la testa scoraggiata, ormai rinunciataria a far separare la sua amica
dalle iridi cerulee da quel mazzo di carte, che si portava dietro in ogni
occasione, persino a scuola.
Roby: hai qualcosa da ridire sulle mie carte? Ok, sono un po’ rovinate, ma vanno benissimo per giocare e poi
lo sai che mi portano fortuna!
Rei: in questo caso è deciso…. Però
io so giocare solamente a scopa…. – il sedicenne cinese sorrise alle due
ragazze, che alzarono le spalle annuendo... ora
dovevano solamente trovare il quarto giocatore.
Lo sguardo di Eleonora si posò
subito sul freddo russo che osservava la piazza fuori dalla finestra, ma lui
non diede segno di voler partecipare a quella partita, così si fece avanti Max
– eccomi quaaa!!! Io sono un vero asso a scopa… e scusate il gioco di parole!
Roby: ok, allora io farò squadra con Rei, se per voi va
bene, mentre Ele starà con Max… - gli altri tre annuirono e si sedettero su uno
dei letti che erano rimasti vuoti, mentre la biondina cominciava a distribuire
le carte.
Kei: io esco…. Vado a fare un giro qua attorno…. – disse il giovane senza staccare gli occhi dalla fienstra, poi si
sistemò la sciarpa attorno al collo e senza aspettare nessuna risposta
uscì dalla stanza chiudendo piano la porta.
Rei: mah…. Bah, è già andato… scusatelo,
Kei è fatto così, un po’ asociale….
Ele: aspettate, se andrà in giro da solo rischia di
perdersi! – rispose la quindicenne con un tono rpeoccupato nella voce, ma la
bionda accanto a lei la tranquillizzò subito – secondo me
non sta andando lontano… nel giordinetto qui di fronte ci sono deii campi per
beyblade, alcuni anche abbastanza riparati nelc aso qualcuno volesse fare una
sfida mantenendo la “Privacy”, diciamo… secondo me è andato lì…
Rei: ecco perché da quando siamoa rrivati continuava a
guardare dalla fienstra… è incredibile come non riesca
a stare due secondo senza usare Dranzer….
Il brunetto aprì prima un solo occhio
dall'iride blu, poi di conseguenza anche l'altro, vedendo che non era notte ma
pieno giorno e il sole entrava dalle finestre in grandi e accecanti fasci di
luce - yaaawn... che dormita ragazzi.... ehm...
ragazzi?!?
Si guardò intorno, ma nella stanza non c'era
nessuno... eppure era sicuro di essersi addormentato con i suoi compagni di
squadre e le due ragazze che facevano loro da guida nella stanza... poi notò un fogliettino sul letto accanto a lui e lo lesse
"Takao, noi siamo al bar dell'albergo a mangiare qualcosa, quando ti
svegli raggiungici. By Max"
Takao: e così sono andati a mangiare...... - uno strano rumore sospetto lo interruppe,
costringendolo a portarsi le mani allo stomaco - accidenti... adesso che ci
penso, ho una fame del diavolo!!!! - gridò, correndo fuori
dalla stanza cercando di raggiungere gli amici senza volare giù dalle
scale nella sua corsa.