Louder
Florence,
seduta su un prato fiorito, fissa la corrente pigra del piccolo corso
d'acqua poco distante senza realmente vederla.
Molti
pensieri le girano per la testa: desidera un gatto nero con la punta
delle zampine bianca e gli occhi color ambra tutto per sé,
essere
una strega ed avere i capelli rossi.
Se
diventasse una strega, si dice distruggendo la soffice corolla di un
soffione con uno sbuffo frustrato, le cose migliorerebbero. Tanto per
cominciare, potrebbe farla pagare ai suoi stupidi compagni di classe
che la prendono in giro per il suo naso, per quella gobbetta scema
piazzata proprio lì, sul setto. Non era mai stato un
cruccio, prima
di cambiare scuola, ma dal primo commento acido di uno dei suoi
compagni non riusciva a non notarla nel guardarsi allo specchio ogni
mattina.
Un
naso stupido. Storto. Un naso da strega per una che strega non era.
(Che
poi, è una scemenza – se davvero le streghe hanno
a disposizione
un incantesimo per tutto, per quale motivo non ne hanno uno per
diventare belle o farsi una... Come si chiamava... Rinoplastica?
Mah.)
Comunque,
quello è l'ultimo dei suoi problemi... Cioè,
magari è il secondo o
il terzo – non si tratta di una posizione disonorevole, in
fondo
di problemi ne possiede a iosa.
Il
secondo motivo per cui vorrebbe diventare una strega è il
fatto di
potersela cavare da sola, in ogni situazione, grazie a dei fenomenali
poteri magici... La qual cosa è piuttosto interessante:
potrebbe
andarsene di casa, vedere il mondo, combattere il male, ammansire
leoni, far piovere latte al cioccolato... Ok, forse quello non
è
utile o degno di lode ma almeno è figo.
Fissandosi
le mani macchiate di rosso, pensa che varrebbe la pena di praticare
della stregoneria anche per poter trasformare il colore della sua
capigliatura con una semplice formula magica.
Sua
madre si è arrabbiata molto – in fondo non ha
neanche torto: il
bagno era un disastro, la tintura era finita ovunque ed aveva
rovinato ben due asciugamani del servizio per gli ospiti.
Florence
non le ha chiesto scusa, ed ora le dispiace un po'. Non sa cosa le
sia preso, in quell'istante. Forse si è solo irritata
perché sua
madre era entrata in bagno proprio mentre scopriva che l'immagine
della modella sulla confezione non rendeva affatto giustizia al
colore che le fiammeggiava in testa.
Con
i capelli asciutti era molto più evidente, molto
più rosso e pieno
di riflessi fantastici. Quando scuoteva il capo davanti allo specchio
era come se la sua testa fosse inseguita da un incendio, da un fuoco
d'artificio.
Un
rosso così Lizzie Siddal se lo sognava, ma d'altronde non
era colpa
sua se era nata pel di carota così come non è colpa sua se
è
nata con i capelli color topo.
Ma
ora è tutto cambiato. È
rossa. È
come vuole essere.
La
mamma avrebbe dovuto piantarla di strillare e preoccuparsi per le
piastrelle in cotto del pavimento e lasciare che Florence le
spiegasse ogni dettaglio, ogni motivo dietro la sua decisione di
tingersi i capelli.
Vuole
solo essere più bella. Più speciale.
Più grande. Più donna.
Non
ha mai visto una sua coetanea con i capelli tinti, a scuola: lei
sarà
la prima.
Florence
Leontine Mary Welch, la prima alunna della classe con i capelli
tinti. Suona bene.
Sarebbe
ancora meglio “Florence Leontine Mary Welch, la prima alunna
strega
della classe”, però.
Chissà
cosa diranno, tutti.
Suo
padre la sgriderà appena sarà tornato a casa,
questo è poco ma
sicuro. Gli insegnanti la guarderanno storto. Il compagno acido
avrà
per le mani un ulteriore pretesto per prenderla in giro.
Le
ragazze... Boh, forse si accoderanno alle prese in giro dell'acidone
– questo solo perché lui è bello e
vogliono attirare la sua
attenzione.
Va
bene così... In fondo, non si diventa redhead
con l'intento
di passare inosservate, no? Quindi, ben vengano i nomignoli e i
fischi. Una vera donna non si tira indietro di fronte allo sguardo
altrui. Non quando lo desidera.
Scritta per il primo match del secondo
anno di 12 mesi di fedeltà e perché Florence
merita fiumi di parole adoranti, non certo per diffamarla o
lucrare sulla sua deliziosa, eccentrica, goddess-osa
persona. ♥
Il fatto che si sia tinta i capelli di rosso da bambina è
vero, ma non ricordo più dove l'ho letto. *facepalm*
Lizzie Siddal si è infilata nel discorso per caso
(no, non è vero... In realtà una parte di me
è fieramente convinta che Florence sia la sua
reincarnazione. *coff*) .
Cheers! :D
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