Volo proibito

di Koalulu
(/viewuser.php?uid=135260)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


           VOLO PROIBITO
L’orizzonte intrecciato
Tra mare e cielo incatenato.
Finzione di luce
Dove la verità nel silenzio
Tace.
Suono muto,
urla nel tacito sguardo
sofferente,
quella realtà sconvolgente.
Quasi palpabile era il dolore
Nascosto dietro ad un sorriso…
Privo di colore.
La sua mente accoglieva quell’immensità.
Di quella sostanza… era la sua libertà.
Fece un passo nel vento,
un salto nel vuoto imminente,
incantevole e di pericolo così attraente.
Quell’alta scogliera,
Accoglieva lei,
del suo salto sicura.
Né mare, né cielo sento..
Li in quella realtà…
C’era solo vento.
Bufera o leggera brezza
Che intrepida il suo dolore spazza.
Il suo viso disteso in un folle sorriso,
le sue dita sfioravano la tempesta
nel cielo o nel suo sguardo
e pure così potente era…
questa…
E,
quando la terra quel suo salto avrebbe imprigionato,
di mare e morte salato,
e,
quando la realtà avrebbe posto fine,
a quella vita,
con la sua crudeltà…contro ogni schema e convinzione…
in lei avvenne di colori un’esplosione.
Fluttuò nella gravità assassina
E della sua vita
Divenne l’eroina.
Immense ali d’uccello
La salvaron dalla morte il coltello.
Spiccò un volo proibito,
che ora dalla sua forza era stato imprigionato.
Una dolce melodia,
accompagnò quella pazzia.
Volando avrebbe raggiunto l’immensità,
Perché ormai padrona era,
della sua libertà.                        




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=737109