Ultimate Pokémon

di Breakass123
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Il PokéDex?
Ne avevo sempre sentito parlare, ma non ne avevo mai visto uno. È una specie di enciclopedia elettronica, che registra automaticamente nel suo sistema tutti i pokémon visti. Se vengono catturati, offrono informazioni sui pokémon più dettagliati. È stato inventato dal professor Oak, di Kanto, e ogni volta sempre più perfezionato.
Quello che aveva in mano Rowan era l'ultima versione, quella più fornita. E voleva darlo a me.
"Ma state scherzando, professore?" chiesi io. Non ero sicuro che stesse facendo seriamente, ma lo capii quando il professore annuì con la testa. Non esitai e presi il Dex dalla mano del professore.
"Grazie mille, professore!" dissi io.
"E di che cosa, figliolo?" mi disse Rowan. "Anzi, dovrei ringraziarti io per aiutarmi in questo progetto! Vedi, quando ero giovano andavo in giro per il mondo alla ricerca di nuovi pokémon, ma non sono mai riuscito a vederli tutti. Ora sono vecchiom e ho abbandonato da tempo quel sogno. Ma ora che ci siete tu e Barry, potrete dare una svolta alla mia vita, ed anche alla vostra!"
Poi il professore si avvicinò a me e mi guardò fisso negli occhi. "Gabriel, voglio che tu finisca quel sogno!"
"Professore, lei è veramente sicuro che io sia la persona adatta per questo progetto?" chiesi io.
"Naturalmente! Ho visto il tuo sguardo, era il mio stesso sguardo quando ero un giovane allenatore come te: è lo sguardo di uno che non si vuole arrendere, che è determinato a tutto, e che otterrà tutto ciò che vuole! È lo sguardo di un vero allenatore!"
Non sapevo cosa dire. Rimasi in silenzio per qualche momento, poi gli dissi: "Grazie, professore! Le prometto che non la deluderò!"
"Ne sono sicuro, Gabriel!" rispose Rowan.
Dopo i saluti, uscii dal laboratorio. Lì c'era Lucinda, fuori alla porta. Quelle strane fitte tornarono.
"Ciao, Gabriel!" mi disse lei. Ero un momento imbarazzato. Poi presi coraggio e iniziai a parlare.
"Ciao, Lucinda! Che ci fai qui?"
Ma poi lei cambiò discorso. "È un PokéDex, quello che hai in tasca?"
Il Dex era abbastanza grande, e non c'entrava tutto in tasca. Così una parte usciva fuori, ed era abbastanza visibile.
"Ecco... Sì... Perché?" risposi a Lucinda.
Lei, all'improvviso, si fece tutta rossa. Sul suo viso si era formato un volto di rabbia.
"Scusami un attimo..." mi disse Lucinda, e poi entrò nel laboratorio. Rimasi fuori, cercando di capire che si dicevano. Riuscivo soltanto a sentire lei sbraitare contro il professore, e lui cercava di calmarla. Probabilmente se l'era presa perché avevo il PokéDex, mentre a lei non l'aveva ancora affidato.
Ma come si può trascurare un proprio allievo, e lodare invece uno sconosciuto?
Rowan era un tipo strano. Si dimenticava spesso di molte cose, trascurava la famiglia e non aveva amici. Eppure, raramente si trovava al laboratorio. Uno scienziato pokémon non esce mai dal proprio laboratorio, soltanto per poter studiare pokémon sul campo, ma poi torna dopo massimo tre ore. Lui, invece, stava fuori per giorni, alcune volte anche settimane. Era come se lui facesse qualcos'altro, oltre a fare lo scienziato.
Lucinda uscì soddisfatta dal laboratorio. Aveva in mano un altro PokéDex. Si vede che era riuscita a convincere il professore. Se ne andò subito a casa sua, senza neanche salutarmi. Uscì anche il professore.
"Devo scusarmi per il comportamento di Lucinda. Lei è ancora una ragazzina: vuole tutto e subito!" mi disse Rowan.
"Non si preoccupi, professore!" dissi io. "Ora devo tornare a casa, arrivederci!"
Anche il professore mi salutò. Tornando a casa, pensai al professore. Era un tipo troppo misterioso, chiuso e asociale. Spesso stava fuori dal laboratorio senza dire niente a nessuno, e torna dopo giorni e giorni.
Mi sentivo che stava nascondendo qualcosa, e avevo intenzione di scoprire cosa.
Decisi allora di indagare. Andai a casa e mi riposai per bene, e il giorno dopo andai a Sabbiafine. Il professore non c'era. Chiesi, allora, agli abitanti del luogo se sapevano qualcosa. Loro però non sapevano dove andasse e cosa facesse. Nemmeno i suoi familiari. Questo non mi aiutava molto. Così decisi di farmi dare dai suoi familiari le date in cui Rowan era in viaggio. Presi appunti e tornai a casa per fare qualche ricerca su internet. Magari in quelle date sono successi degli eventi che possono essere collegati al professore.
Mettendo una data, dal database del motore di ricerca uscì in testa una notizia riguardante una rivolta nei pressi di una base del MEP di Giubilopoli, a Sinnoh. Inserendo un'altra data, uscì un'altra notizia riguardante l'aggressione ai danni di alcuni soldati del MEP nei pressi del Percorso 210, sempre qui a Sinnoh. In ogni data che inserivo nel motore di ricerca, usciva sempre qualche notizia riguardante dei danni al MEP. Tutte date in cui Rowan era assente.
Ho capito!
Mi diressi, così, al laboratorio, in attesa che il professore tornasse. Dopo un lungo lasso di tempo, Rowan entrò dalla porta del laboratorio. Era sorpreso di vedermi.
"Gabriel! Che ci fai qui? Credevo che stessi in giro a provare il nuovo PokéDex!"
"Lo so, professore." gli dissi. "Ma le devo parlare di una cosa importante."
Rowan mi guardò in modo perplesso. Non sapeva di che cosa stessi parlando, ma presto l'avrebbe scoperto.
"Va bene!" si limitò a rispondere il professore.
Iniziai a camminare avanti e indietro, come se fossi un detective che stava per risolvere il caso. "Sa, professore, un bravo scienziato pokémon è sempre al laboratorio per fare le sue ricerche. Raramente esce fuori per fare ricerce sul campo, ma se lo fa ci rimane giusto giusto qualche oretta per poi ritornare. Lei, invece, sta fuori addirittura per giorni, e alcune volte mi hanno detto anche per settimane intere! Però, questo soltanto in determinati periodi. E, guarda caso, in tutti quei periodi in cui lei era assente è successo qualcosa."
Vedevo il professore che iniziava a guardarmi impaurito.
"È successo qualcosa... al MEP."
Il professore iniziò ad innervosirsi. "Basta con queste scemenze!" mi urlò contro il professore. "Stai dicendo un mucchio di idiozie!"
"Si sbaglia professore. E lo sa perché? Perché io so chi è lei..."
Mi avvicinai all'orecchio del professore.
"Lei è un membro della Resistenza." gli sussurrai. Poi mi staccai e lo guardai con un sorrisetto di soddisfazione. Rowan non parlò, probabilmente perché sapeva che avevo ragione io.
"E adesso cosa hai intenzione di fare, visto che lo sai?" mi chiese il professore. "Vuoi ricattarmi? O vuoi direttamente denunciarmi al MEP?"
"Niente del genere, professore." gli risposi. "Io da lei voglio solamente una cosa."
Mi avvicinai ancora una volta al professore, questa volta viso a viso. E gli dissi:
"Voglio farne parte anch'io!"




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