Titolo: Against All
Odds
Pairing: Sirius
Black/Dorcas Meadowes
Rating: Verde
Contoparole: 496
Avvertimenti:
Flash!fic
Genere:
Romantico, Fluff
Sommario: Guardavo
la donna, molto probabilmente l'unica donna, che riusciva a farmi
battere il cuore in modo così dannatamente suo. Solo quando finii il
mio - pessimo - discorso riuscii a trovare la forza di affrontarla, e
la guardai negli occhi. E rimasi di sasso.Piangeva. Ed era bellissima.
" Grazie, Sirius, " disse. Poi mi baciò.
Note: scritta per
l'iniziativa “I ♥ Shipping”
Against All Odds
Chiacchierava con Alice, facendo supposizioni su chi avrebbe afferrato
per prima il bouquet che Lily avrebbe lanciato tra qualche minuto; e
intanto mi guardava, sorridendomi. Quel sorriso semplice,
appena accennato, le labbra leggermente arcuate verso l'alto; gli occhi
luminosi. Dorcas sorrideva con gli occhi, guardandoli si poteva intuire
tutto di lei. Quando Franck si avvicinò per reclamare la fidanzata per
il ballo, mi alzai ed andai da lei, quasi senza rendermene conto.
Rimasi in piedi davanti a lei, sostenendone lo sguardo.
" Ciao, Sirius," mi
salutò, portandosi alle labbra il calice si vino e continuando a
fissarmi mentre beveva.
" Dorcas, " le rubai
il calice non appena lo posò sul tavolo, svuotandolo in un sorso. "
Andiamo a ballare. "
Mi rendevo conto che
le mie parole suonavano come un ordine, ma io ero così. Le parole
gentili, le richieste dolci e delicate non erano da me. Con un sorriso
ironico si alzò e prendendomi per mano disse, mentre ci avvicinavamo
alla pista. " Cosa ti fa credere che io voglia ballare con te, Sirius? "
" Sei qui con me ora,
" risposi, attirandola più vicina a me e stringendo le braccia attorno
alla sua vita. " Credo che sia sufficiente come risposta. "
Lei non rispose,
semplicemente posò la testa sul mio petto, intrecciando le mani dietro
il mio collo. Sospirò, mentre cominciavano a muoverci.
" Sirius, " mi chiamò,
qualche minuto dopo, alzando il capo e guardandomi negli occhi. "
Cos'era il bacio di ieri sera? "
La guardai, senza
riuscire a dire nulla. Cosa avrei dovuto risponderle? Stavamo
festeggiando, avevamo bevuto, anche se non potevo certo dare la colpa
all'alcool, non era la prima volta che avvertivo il desiderio di
baciarla, ma prima ero sempre riuscito a resistere.
" Io non capisco più
niente, Sirius. Noi cosa siamo? Non dirmi che siamo amici, perchè
entrambi sappiamo che non è così. Gli amici non si lanciano certi
sguardi, gli amici non si stringono in questo modo, gli amici non si
baciano. Ma non siamo nemmeno fidanzati, o qualcosa del genere."
Ormai eravamo fermi,
Dorcas aveva parlato senza mai distogliere lo sguardo dai miei occhi.
Ora toccava a me.
" Mi conosci da anni,
Dorcas. Sai come sono fatto. Non ho mai avuto una relazione che sia
durata più di una settimana. Ho detto troppe volte 'Ti amo' senza
crederci. Io ti voglio bene, tanto bene, e mi piaci; ma se ti aspettavi
una dichiarazione d'amore mi dispiace deluderti. "
Mentre pronunciavo
queste parole la guardavo. Non negli occhi,ero troppo spaventato e
insicuro in quel momento per reggere il suo sguardo. No, la guardavo.
Guardavo i suoi capelli neri, la forma perfetta delle sue labbra, il
collo lungo e affusolato, il seno fasciato dal bustino dell'abito
azzurro. Guardavo la donna, molto probabilmente l'unica donna, che
riusciva a farmi battere il cuore in modo così dannatamente suo. Solo
quando finii il mio - pessimo - discorso riuscii a trovare la forza di
affrontarla, e la guardai negli occhi.
E rimasi di sasso.
Piangeva.
Ed era bellissima.
" Grazie, Sirius, "
disse.
Poi mi baciò.
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