ff sospesa tra.. the radar mod 1
Angolo dell’autrice
Leggendo un’altra
ff, mi è venuta in mente una nuova storia, che sta portando ad una
collaborazione molto interessante con Chiara (willow11).
Per ora non voglio
ancora svelare nulla, su come sarà articolato il tutto, sperò solo che possa
piacere a tutti. Devo dire che io mi sto già divertendo molto a scriverla.
Perciò spero calorosamente che possa stuzzicare la vostra curiosità.
Ed ora buona
lettura
Bia
Tutte le ragazze, e Kurt dormivano di un sonno pesante;
San finì di prepararsi, era appena mezza notte e lei voleva divertirsi, era a
New York, non poteva mettersi a dormire, nella città che non dorme mai, non le
importava, di infrangere le regole date da Schu; indossava un paio di pantaloni, neri attillati,
una canotta bianca, un giacca di pelle, e tacchi a spillo neri, si sistemò i
capelli, prese la borsa poi fu pronta ad uscire, ma quando fu sulla porta due
braccia chiare la trattennero:
“dove vai?” le disse Brit per poi baciare il suo collo,
San fremette sotto quel contatto così inaspettato:
“che fai Brit!” disse sibilando:
“potrebbero vederci!” disse seriamente agitata:
“dormono tutti! e poi mi sono svegliata perché tu non c’eri!” disse teneramente
la bionda Brit:
“sto uscendo! Voglio fare un giro!” disse San cercando di
liberarsi:
“vengo anche io!” disse la bionda precipitandosi a
cambiarsi, senza dare il tempo alla latina di controbattere, si mise un paio di
pantaloncini corti, stivali, e una maglietta molto attillata:
“sono pronta!” poi prese per mano San e la trascinò fuori
dalla stanza, cercando di fare, meno rumore possibile; la mano calda della
bionda, faceva fremere Santana, e i vestiti che indossava, non aiutavamo di
certo la latina, a tenere a freno le sue emozioni, si misero a girare per le
vie illuminate di New York, tutto era così nuovo, così splendente, tutto così
straordinariamente New York, l a città dove tutto è possibile, la città dove i
sogni diventano realtà, e lei ci era proprio dentro, pronta a vivere, si misero
ad osservare le insegne dei locali, per capire qualche potesse andare bene,
quando San vide due ragazze, mano nella mano entrare nel locale alla loro
sinistra, stinse il mignolo della bionda, con maggior insistenza, e la trascinò
all’interno di quel locale, “the radar”.
Appena vi entrarono due ragazze le fermarono, le
guardavano dalla testa hai piedi, Brit osservava quello che succedeva alle loro
spalle:
“dove volete andare bambine?”
“vogliamo entrare!” disse San sprezzante:
“ah… davvero?!” chiese divertita una delle due:
“si, vogliamo entrare, e ti conviene farci passare, prima
di passare un brutto guaio!” disse San minacciosa:
“la gattina ha gli artigli!” disse ridendo l’altra, Brit
osservava preoccupata l’amica, aveva un brutto presentimento:
“non ti conviene prenderti gioco di me!” disse abbaiando
San, era orgogliosa e non voleva essere presa in giro:
“altrimenti che fai?” disse una delle due avvicinandosi,
era più alta di San, e anche di parecchio, era davvero bella, ma terrificante,
questa allungò un braccio per afferrare San:
“vi conviene andarvene, prima che finisca male!” disse
tra i denti quest’ultima, San non voleva darla vinta, si dipinse in volto, la
sua faccia da stronza migliore e attese:
“hei calmati tigre!” disse una ragazza venendo loro in
contro, indossava dei jeans strappati, scarpe da ginnastica, una camicia
bianca, una gilet nero, e una piccola sciarpa, i capelli lunghi fino alle
spalle, erano raccolti in una coda alta,
trucco leggero, profumava di rose, si avvicinò a appoggiò la sua mano, su
quella che teneva ferma San:
“Reby, lascia andare la nostra ospite!” disse con
tranquillità, la ragazza lasciò andare la presa, e abbassò lo sguardo:
“scusa Alex! Facevo solo il mio lavoro!”
“lo so, ma credo che tu abbia terrorizzato, questo due
giovani ragazze! Sono solo curiose!” disse Alex rivolgendosi alle due cantanti
davanti a lei:
“io mi chiamo Alex, vogliate scusarmi per il piccolo disguido
che si è venuto a creare!” disse la ragazza porgendo la mano prima alla latina
e poi alla bionda:
“io sono Santana, e lei è Brittany!” disse imbarazzata
San:
“non siete qui per creare casini vero?” chiese Reby
abbassando la voce:
“no, vogliamo solo fare un giro!” disse San tranquilla:
“io però sono bi-curiosa!” disse la bionda Brit, uscendo
dal mondo delle nuvole, lasciando i presenti senza parole:
“pure io!” disse maliziosamente Alex, le due ragazze che
facevano da butta fuori, si misero a ridere:
“prego entrate pure allora!” disse Alex facendole
passare, una ragazza mora si avvicinò alla ragazza e le parlò all’orecchio:
“ragazze, vogliate scusarmi, ma ci sono dei problemi!
Kate accompagna queste due ragazze al loro tavolo, i primi due giri sono offerti
dalla casa!” disse Alex rivolta alla ragazza mora, che con un cenno della
testa, prese per mano San e Brit e le portò nel tavolo migliore, era abbastanza
vicino alla pista da ballo, era un tavolo di legno, come la maggior parte, al
posto delle sedie ogni tavolo aveva
delle poltrone, in quello c’erano tre e anche un divanetto, sia le poltrone che
i divanetti erano ricoperti di pelle nera o bianca, fermata con delle borchie
di ottone; il radar, era un disco pub, a luci soffuse, con grandi par che
illuminavano la pista da ballo e i due angoli bar, due piramidi di alcolici
stavano nel centro di essi, una grossa fontana circolare a più piani; le
bariste indossavano dei pantaloni corti neri e una maglietta grigia con il nome
del locale e il logo, capelli raccolti e sorriso stampato in volto, dietro di
loro un grosso wall led faceva passare delle scritte:
“vi lascio le liste?” chiese la ragazza, attirando la
loro attenzione:
“si, grazie!” disse San, afferrandole, voleva bere e
sentirsi libera, poco dopo ordina un coca e rum, anche per la bionda Brit, il
locale iniziava a riempirsi, non entravano solo ragazze, ma anche ragazzi,
sembrava non ci fosse distinzione ne discriminazione, Alex si muoveva frenetica
a salutare tutti, portava liste, bicchieri, stringeva mani, abbracciava delle
ragazze, poi andava in console e si metteva a manovrare qualcosa:
“ma qui entrano tutti?” chiese San un po’ riluttante alla
mora Kate:
“qui non si fanno distinzioni, tutti entrano, tutti si
divertono, sanno che ci sono delle regole da osservare. Come non creare casini,
e non importunare le persone, se queste non vogliono! Regole semplici, ma
ferree!” porse loro i drink, poi tornò al suo lavoro; la musica iniziava ad
aumentare, qualcuno ballava, tutti ridevano e bevevano senza troppo problemi,
Alex si avvicinò al loro tavolo e si appoggiò al bordo, sostenendosi con le
mani:
“vi piace?” chiese curiosa:
“si, molto! È davvero bello!” disse San, Brit si limitò
ad annuire energicamente con la testa, continuando a bere con la cannuccia il
suo alcolico:
“è di vostro gradimento?” chiese indicando il bicchiere:
“si ottimo!” disse Brit, staccatasi per un momento dalla
cannuccia rosa, Kate andò a prendere l’ordine ad un tavolo vicino al loro, un
ragazzo dopo aver dato la sua ordinazione, afferrò la ragazza e le mise dei
soldi nella maglietta, la cameriera cercò di mantenere la calma e lo allontanò,
prendendo i soldi per poi allontanarsi a passo spedito, Alex si mosse appena per
afferrare la ragazza:
“ha problemi quello scimmione?” chiese trucida:
“tranquilla, ha già iniziato a bere. Nulla di che!” disse
calma l’altra, agitando la mano libera dal vassoio:
“non deve permettersi, di toccarti in quel modo!” disse
la ragazza stringendo i pugni:
“smettila di fare così, tranquilla Alex, va tutto bene!”
Kate fissò l’altra, che subito distolse lo sguardo:
“va bene Kate!” disse in tono pacato:
“da quando sei gelosa?!” disse stuzzicandola kate:
“io….gelosa! non dire idiozie! Sono due parole che non
stanno insieme” Kate si avvicinò e bacio sulla bocca Alex, un fugace bacio a
stampo, leggero e dolce, niente di più che solo un piccolo bacio, Brit spalancò
la bocca, seguita poi da San:
“così o mostrato il mio orientamento!” disse maliziosa la
cameriera:
“e dovevi fare questo gioco proprio con me?!” chiese allo
stesso tono la ragazza:
“tu sei quella che bacia meglio….la tua esperienza conta!”
poi prese a tornare al suo lavoro, ma prima che la musica, potesse sovrastare
la sua voce, voltò il viso e urlò da sopra una spalla:
“hai già parecchie richieste per questa sera!” disse
facendole l’occhiolino, e voltando ancora una volta il viso facendo sventolare
i capelli.
San era ancora senza parole, era stato solo un bacio, ma
l’aveva sconvolta, forse il fatto che fosse stato fatto con tanta naturalezza,
e davanti ad un mondo di persone, Alex la riscosse dai suoi pensieri:
“devo andare il lavoro mi chiama!”
“che lavoro fai?” chiese Brit curiosa, ad Alex si allargò
un sorriso in volto:
“tra poco lo vedrai!” disse enigmatica, poi lasciò le due
ragazze da sola, San si voltò un po’ intontita, Brit premette le sue labbra su
quelle di San, lasciandola di stucco, durò solo un istante, poi il contatto,
velocemente come era iniziato, finì, San si riebbe e sgranando gli occhi, inveì
sulla bionda:
“che diavolo fai Brit!”
“un tipo mi guardava, e io ho fatto vedere il mio
orientamento!” disse Brit ridendo, San non poté fare altro che imitarla, si
strinsero i mignoli, ma qualcosa cambiò, le luci divennero ancor più basse,
tutti i presenti esultarono, la musica divenne solo un sussurro, il fumo
ricopriva la pista da ballo, rendendo tutto evanescente, il dj prese lento ad
alzare il volume, mettendoci teatralità in ogni movimento, la musica divenne così,
di nuovo prepotente, un ritmo incalzante e ritmico, alcune ragazze uscirono
dalla nebbia, prendendo posizione sulla pista, San e Brit avevano la posizione
migliore per godere dello spettacolo, un figura entrò lenta, vestiva in modo
molto famigliare agli occhi di Santana, tranne che per un cappello, con la
visiera piatta, le ragazze presero a ballare, movimenti che per la bionda Brit
erano amici, movimenti che la richiamavano, lenti, veloci, la strobo li rendeva
ancora più invitanti, Alex ballava in mezzo alla pista, seguita dagli altri
ragazzi e ragazze, una ballo che seguiva l’andare della musica, con precisione,
fu il turno per un esibizione singola, ogni ballerino si cimentò nei movimenti
che prediligeva, in uno spettacolo da mozzare il fiato, la folla chiamò il nome
di Alex, che non si fece attender oltre, scivolando lenta sul pavimento liscio,
si mise al centro dell’attenzione, con mosse sempre più difficili, fino al
calare lento della musica, un inchino fu il coronamento di quella danza , San e
Brit si unirono in un applauso che sovrastò la musica:
“siete qui, per vedere le vostre alternative?” disse una
Quinn sarcastica, seguita da Rachel:
“che diavolo ci fate voi qui?!” chiese stizzita San
alzandosi di scatto:
“vi ho pedinato, e questa qui….mi ha seguito!” disse la bionda Quinn indicando Rachel,
“unitevi a noi!” disse Brit tranquilla, attirandosi
addosso uno sguardo poco carino, da parte di Santana:
“volentieri!” dissero le due nuove arrivate, sedendosi
sul divanetto libero davanti a loro, sulla pista si era creata un po’ di gente,
tutti quanti abbracciavano i ballerini e Alex, Kate andò a mettersi accanto
alla fontana con un microfono in mano:
“signori e signore…..vi prego di prestarmi per un secondo,
la vostra attenzione! Oggi è una giornata importante. Oggi il Radar, compie tre
anni!” grida di giubileo, invasero il locale, Alex abbassò le testa,
togliendosi il cappello:
“questa serata è importante per noi, ma lo è ancor di più
per Alex! E voglio che salga qui sulla fontana a fare un discorso!” due ragazzi
la sollevarono, a la portarono sul secondo anello che formava la fontana,
microfono alla mano Alex prese a parlare:
“questo posto è importante per me e mia sorella….lei non
può essere qui, oggi, ma sarebbe davvero orgogliosa! Questo locale è la nostra
casa e la nostra vita, ci rispecchia! E voglio che ora vi divertiate! Il primo
giro lo offre la casa!” tutto urlarono, Alex chinò la testa come segno di
riconoscenza, ma non sapeva cosa ancora, doveva succedere, alzando la testa
osservò il tavolo dove sedevano le due ragazze, sorrise, prima che potesse
scendere, due ragazze le andarono dietro, senza farsi notare, reggevano una
bacinella parecchio grossa, con un piccolo colpo delle braccia rovesciarono il
contenuto addosso all’ignara Alex, che spalancò la bocca, per la sorpresa e per
il freddo, l’acqua e il ghiaccio si rovesciarono sulla ragazza e poi nella
fontana, si sciolse i capelli, e agitò la testa a destra e sinistra per
scrollarsi un po’ di acqua di dosso, salutò ancora qualcuno e poi andò al
bancone a prendere una vassoio, ci mise sopra 5 bicchieri, più sale e limone,
poi si diresse al tavolo di Santana:
“questo è per voi!” disse Alex fradicia, Quinn guardò
maliziosa Alex, che accorgendosene si voltò per presentarsi:
“mi chiamo Alex….. vi stringerei la mano, ma magari
aspetto prima di asciugarmi!” disse ridendo e iniziando a distribuire i
bicchierini trasparenti:
“io sono Quinn, lei è Rachel! Siamo loro amiche!” disse
indicando le due ex Cheerios, Alex tremò per il freddo, Kate le si avvicinò, le
porse un bicchiere di vodka russa:
“bevi, se hai freddo ti aiuta!”
“mi aiuterebbero di più dei vestiti asciutti!” disse
sarcastica Alex:
“ci ho già pensato!” disse l’altra, mostrandole una
maglietta, Alex appoggiò il bicchiere sul tavolo, prese a togliersi il gilet e
lo diede alla cameriera, poi si tolse anche la camicia fradicia, la pelle era
ricoperta di gocce d’acqua e da piccoli brividi, le quattro ragazze rimasero impietrite da
tutto ciò, le bocce spalancate, Alex si mise la maglia asciutta, poi voltandosi
a riprendere il suo bicchiere lo bevve di rigore, buttando all’indietro la
testa, si voltò, gli occhi ridotti a due fessure:
“quanto diavolo è forte?!” si lamentò Alex:
“ora bevete con me!” disse ancora la mora rivolta alle
tre ragazze, che iniziarono ad imitare i suoi movimenti, sale nell’incavo tra
il pollice e l’indice, lime e poi la tequila di rigore:
“or ora però, vieni a cambiarti a pantaloni!” disse la
cameriera afferrando Alex per una mano:
“ragazze, scusatemi tanto, un secondo e arrivo!” disse la
ragazza seguendo l’altra:
“me li togli te i pantaloni? Potrebbe diventare
divertente” chiese Alex prendendo a braccetto l’altra:
“se non la smetti di fare battutine, giuro che ti faccio
buttare nella fontana!” disse dandole una pacca sulla testa.
“avete intenzione di dirlo a Schu?” chiese Santana
preoccupata, distogliendo gli occhi dalle due ragazze:
“ti credevo intelligente San! Se gli dicessi qualcosa,
finirei nei casini, anche io!” rispose semplicemente Quinn, San la guardò in
cagnesco:
“facciamo un gioco?” chiese Brit allentando un po’ la
tensione:
“che gioco?” chiese curiosa Rachel:
“obbligo o verità!” trillò allegra la bionda:
“ci sto!” disse Santana, Quinn annuì:
“come si gioca?” chiese curiosa Berry, le tre si
guardarono e si misero a ridere:
“Berry…. bisogna
insegnarti sempre tutto!” disse San, che le spiegò un po’ le regole
basa:
“ chi non risponde, beve due volte e di rigore!”
“cosa state facendo?” chiese Alex ritornando da loro:
“verità o obbligo!” disse Brit:
“unisciti a noi!” disse infine la bionda:
“queste cose finiscono sempre male! Ma ci sto!” Quinn si
spostò un po’ di lato per far sedere la ragazza, poco dopo, Alex fece portare
una bottiglia di tequila:
“possiamo iniziare!” disse San:
“inizio io, inizio io!” urlò Brittany:
“quando è stata la vostra prima volta?” chiese tutta
allegra, San la guardò maliziosa:
“la prima volta con un uomo!” disse ridendo, per poi
aggiungere:
“io a 14 anni! Giovane ma già esperta!” Alex sorrise:
“15!” disse Quinn:
“anche io 14!” rispose Brit:
Rachel si sentì in
imbarazzo, non sapeva cosa fare, Santana accorgendosene le disse:
“allora Pufetta, cosa fai?”
“bevo!” disse Rachel rassegnata, Santana sorrise maligna,
e la ragazza bevve due volte, la faccia contorta in una smorfia di disgusto,
tutti risero, fu il turno di Alex, che impassibile non rispose, ma prese a riempire il suo
bicchiere, e di rigore assaporò la tequila, lasciando le ragazze senza parole:
“il posto più strano dove avete fatto l’amore?” chiese
San maliziosa richiamando su di se l’attenzione:
“una casa sull’albero!” rispose Brit:
“sulla lavatrice!” disse San stingendo la mano della sua
bionda sotto il tavolo:
“nell’idromassaggio!” disse Quinn, di sicuro non si
riferiva a quella volta con Finn:
“bevi Berry!” disse San maligna, Rachel poté solo bere:
“tu Alex?” chiese Quinn un po’ troppo curiosa:
“il posto più strano dove ho fatto l’amore?” Alex ci
pensò su, poi indicò la pista da ballo:
“non vale Alex!” disse Santana:
“perché?” chiese divertita Alex:
“perché la pista quando è vuota vale come una camera!
Niente di che!” Alex sorrise maliziosa:
“e chi ha mai detto che fosse vuota?!” San strabuzzò gli
occhi, non poteva credere di aver sentito davvero, quelle parole, Quinn osservò
Alex, alzò un sopracciglio un po’ sconvolta e poi disse:
“complimenti!”
“grazie! prossima domanda?” Rachel aveva iniziato a
ridere, l’alcol le aveva fatto perdere la lucidità:
“ora tocca me! Avete mai baciato una ragazza!” chiese,
poi scoppiando a ridere:
“si!” disse solo San:
“pure io ho baciato una ragazza!” trillò Brit osservando
San:
“ovviamente si!” disse Alex ridendo:
“pure io!” ripose Quinn:
“ma davvero miss santarellina?!” disse scherzosa San:
“si ad una festa!” disse solo Quinn:
“io no invece!” disse Rachel ridendo:
“è così bello?” chiese curiosa la ragazza:
“decidilo da te!” Brit si alzò e si avvicinò, prima che qualcuno, potesse anche
solo pensare a cosa stesse succedendo, la bionda baciò Rachel davanti a tutti,
la mandibola si San si spalancò e per poco non le cadde per terra, attirò a se
la bionda staccandola con violenza da quelle labbra:
“che diavolo fai!” le disse San stizzita:
“Rachel non aveva mai baciato una donna, e voleva sapere
com’era! Io l’ho solo accontentata!”
“che discorsi fai? È come se io baciassi un’altra
ragazza!” Alex afferrò la bottiglia di tequila e iniziò a scolarsela da sola:
“non mi darebbe fastidio!” disse la piccola bionda,
bevendosi la tequila che era nel suo bicchiere, aumentando così la sua ilarità, Quinn e Rachel discutendo per non si sa che
motivo:
“ma davvero Brit?” fece maliziosa San, per poi osservare
Alex e strappargli delle mani la bottiglia, e con passione appoggiare le sue
labbra su quelle dell’altra ragazza, Alex rimase dapprima in mobile, senza
ricambiare quel bacio, ma quando Santana le si sedette in braccio, non poté
fare altro che ricambiare il bacio, quando si staccarono a San girò la testa,
prese la bottiglia e iniziò a bere senza sosta, ritornando al suo posto:
“com’è stato?” chiese Rachel divertita:
“fantastico!” disse San sistemandosi i capelli:
“allora voglio provare anche io!” disse Quinn fiondandosi
su quelle labbra, Alex rimase interdetta, ma divertita, da tutto quello che
stava succedendo, Quinn si staccò ansimando dalla mora, prese la bottiglia e
finì l’ultimo goccio, poi andò in pista, trascinando Rachel urlando, Brit diede
un bacio a stampo alla sua latina e la portò a ballare, lasciando Alex da sola
al tavolo, che si mise a ridere.
Ballarono per tutta la serata, Brit incollata al corpo di
San, baciandosi, sembrava che il loro rapporto stesse tornando normale, ma era
solo perché li San, si sentiva protetta.
Quando tornarono al tavolo, Alex non c’era più, c’era
solo un biglietto
Non buttare al
vento quello che c’è, non sprecare un attimo a pensare cosa sia meglio fare,
pensa solo a cosa ami di più, la vita è troppo breve per essere qualcun altro.
Alex…
“ sei ancora arrabbiata con Rachel?” chiese Brit
avvicinandosi all’armadietto dove stava Santana:
“la somiglianza di questa bambola voodoo con Rachel è
abbastanza perché funzioni?” disse San mostrando una piccola bambola di pezza:
“dai, non possiamo essere arrabbiati con Rachel per
sempre!” disse Brit:
“si che possiamo!” disse la latin appoggiandosi al suo
armadietto:
“come fai ad essere così calma?” chiese infine la mora:
“non lo so. Non mi è piaciuto perdere, come agli altri,
ma quest’anno ciò che mi importava, non era vincere..!”
“già perché ci hanno fatto il culo!” disse la latina
amareggiata:
“si!” rispose soltanto la bionda Brit:
“scusa….cosa ti importava allora?” chiese girandosi per
vedere la ragazza che più amava in quel mondo:
“l’accettarsi l’un l’altro!tutti i ragazzi del glee si
rubano il ragazzo o la ragazza, e minacciano anche di lasciare il club una
settimana si e l’altra no, ma questo è quello che succede nelle famiglie!”
“si ma questo è un club, non una famiglia!” disse
stizzita San:
“oh bhe….la famiglia è un posto dove tutti ti amano, e ti
accettano per quello che sei!” disse l’ingenua bionda staccandosi dall’armadietto:
“so che sarò la damigella al matrimonio di Mike e Tina, e
vorrò vedere se anche i loro figli saranno asiatici….quando troveranno una cura
per le gambe di Artie, io sarò li per vedere i suoi primi passi. li voglio
bene, voglio bene a tutto i ragazzi del glee, e sono felice perché potrò
passare un altro anno con le persone che amo!” disse tutta allegra:
“e di noi che mi dici?” chiese San avvicinandosi alla sua bionda chinando la
testa davanti al suo meraviglioso sguardo:
“ti amo Santana, ti amo come non ho mai amato nessuno
altro al mondo…. Tutto ciò che so su noi…è che con i sentimenti….credo che
tutto sia possibile!” San abbracciò la sua amata, stringrndosi in un abbraccio
che valeva più di mille parole:
“sei la mia migliore amica!” le disse alla fine, non
seppe nemmeno perché lo disse, non era la verità, lei voleva di più dalla sua
bionda, ma forse non era ancora pronta:
“anche tu!” disse la bionda stringendosi a Santana, gli
occhi della latina si velarono di lacrime amare, ma non le fece sfuggire, non
voleva mostrare il suo dolore, si sciolse da quel abbraccio caldo come il sole,
porse il suo mignolo, e la bionda lo afferrò con un sorriso:
“da quando sei così brillante?” chiese San allontanandosi
con la bionda, spalla a spalla.
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