prologo
PROLOGO
“Che cosa?!”
Amber Riley era sempre stata classificata come una ragazza
dal caratterino facilmente irritabile.
Era vero, la maggior parte delle volte era molto dolce, ma
quel giorno aveva l’aria di essere una pantera incazzata.
“Amore platonico? Seriamente?” urlò ancora, affondando la
lama del coltello nel pomodoro che stava brutalmente affettando. “dove siamo,
nel Medioevo?!”
“Lo sapevo che non dovevo dirtelo…” borbottò un spavento
Chris Colfer, seduto sul ripiano della sua cucina, mentre la sua migliore amica
era intenta a uccidere quel povero pomodoro che serviva solo per un’innocua
insalata.
Amber lasciò andare il coltello, per afferrare la ciotola e
buttarci dentro la verdura, con un moto di stizza.
“Invece hai fatto bene!” esclamò, portando l’insalata a
tavola. “e sai perché?”
Chris sospirò e si portò le mani ai capelli, scuotendo un
po’ la chioma tagliata di fresco. “perché appena lo vedo, gli stacco le palle e
le do in pasto ad una iena che non mangia da giorni.”
Il ragazzo rabbrividì e raggiunse l’amica a tavola.
Si era quasi pentito di averla invita a pranzo quel giorno
per parlargli di quella situazione che da settimane non faceva che tenersi
dentro, ma doveva pur sfogarsi con qualcuno.
Non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Ashley o Lea.
“Non è come credi, Amber.” Cercò di rimediare. Iniziando a
giocherellare con le briciole di pane. “la colpa è sua quanto mia.”
“Tesoro, tu sei troppo buono.” Fu la sua risposta.
Chris chiuse un attimo gli occhi e sospirò. “Dopo questa so
che mi manderai all’altro mondo.”
“Che intendi dire?” borbottò Amber a bocca piena.
“Ho proposto io questa cosa.” Spiegò velocemente, sperando
nella grazia divina.
Forse Amber non l’avrebbe ucciso.
La ragazza deglutì e ci mise un sacco di tempo prima di
tornare a parlare.
Non era molto felice. “ti sei bevuto il cervello, zucchero?”
chiese, cercando di mostrarsi calma.
Chris però, con terrore, aveva notato il suo occhio destro
stringersi particolarmente minaccioso.
“E’ la cosa migliore, è tutto quello che posso avere e mi
sta bene.” Chris cercò di spiegare le sue ragioni, ma Amber non voleva sentire
scuse.
“Solo perché lui è un cagasotto.”
“Amber, ha la fidanzata!”
“Oh andiamo lo sa anche il mondo che è una copertura!”
“Stanno insieme, vogliono andare a vivere insieme.”
“Però lui ama anche te o sbaglio?”
Chris abbassò lo sguardo, colpito nel segno.
Non lo sapeva.
Non lo sapeva proprio.
“Q-questa è la mia decisione. Non torno indietro.” Ribattè
il ragazzo, stringendo le palpebre per evitare di piangere.
“Non l’approvo.” Fu
tutto quello che disse Amber, prima di alzarsi dal suo posto e correre ad
abbracciare il suo migliore amico. “ma ti starò vicino.”
Chris tirò su con il naso, contro il petto morbido della
ragazza, ma riuscì a versare nemmeno una lacrima.
“in che cosa consiste, questo piano geniale?”
“Oh beh, direi che stiamo più o meno insieme, ma senza baci
o sesso.” Spiegò Chris.
“Praticamente due amici che si sparano maratone di Guerre
Stellari che durano settimane, dico bene?” ridacchiò la ragazza di colore. Chris
annuì e sospirò.
“non facevate prima a lasciare tutto com’era?”
“C’è molto di più che un’amicizia Amber e non si può di
certo ignorare o accantonare e sperare che sparisca.”
“Tu però vorresti che fosse così?”
Christopher non rispose alla domanda e tornò a sospirare.
Se non mi fossi
innamorato di te, tutto sarebbe più semplice.
“E’ tutto così complicato…”
Il fatto che lui e Darren provassero qualcosa l’uno per
l’altro era, beh. palese.
Fare i conti con quel sentimento però fu più difficile.
Chris poteva ancora ricordare quando il collega, in un
normalissimo giorno di aprile, gli aveva rivelato di amarlo.
Era stato tutto così semplice!
Il minuto prima stavano discutendo su quanto fosse inutile
tentare di rifare colossal come Star Wars, e il minuto dopo Darren lo stava
guardando con serietà dicendogli che lo amava.
Chris non aveva risposto, ma aveva sorriso.
E tanto era bastato per Darren che si era limitato a
stringergli la mano per pochi secondi.
Quello che c’era tra loro era talmente forte, da rimanere
solido nonostante le insidie.
Darren però non voleva tradire la fidanzata e non si era
premesso di toccarlo neanche con un dito, nonostante i primi tentativi
d’approccio di Chris.
“Non voglio farla stare male. Non se lo merita.”
La scusa di ogni volta.
Chris capiva, ma non smetteva di cercalo in continuazione.
Per un abbraccio, o una semplice carezza sul viso.
Si era messo nei casini e il peggio era che non voleva perdere
quel poco che Darren gli dava.
Dio, era così da stupidi accontentarsi di così poco! E lui
finiva per impazzire.
Quella stessa sera, dopo un pomeriggio passato ad essere
rimproverato da Amber, Darren fece visita a casa sua.
Si presentò davanti alla porta di Chris con delle birre e
del gelato in vaschetta.
Chris rimase sorpreso di quella visita inaspettata.
Insomma era il giorno prima della partenza per il tour e
credeva che lo passasse insieme a lei.
A dargli quello che Chris non poteva ricevere… baciarla,
farci l’amore.
Per un attimo Chris strinse la maniglia della porta, fino a
farsi sbiancare le nocche e fece accomodare Darren in salotto, dove, dopo
essersi tolto le scarpe si era praticamente buttato scompostamente sulla
morbida pelle avorio del divano, ricoperto da un lenzuolo azzurro.
“L’ultima notte prima del delirio!” annunciò Criss, sorridendo
smagliante. “non potevo non passarla con te!” aggiunse, iniziando a cercare,
fra la pila di DVD vicino al divano, qualcosa d’interessante da guardare.
“Cos’hai detto a Mia?” chiese Chris, automaticamente, senza
avvicinarsi al ragazzo.
Darren sollevò il viso verso la figura del più piccolo e
notò quanto in tensione fosse.
Sbuffò. “Che Ryan ci voleva agli studios per gli ultimi
avvertimenti prima della partenza.” Raccontò. “mi aspetta a casa, questa
notte.”
Chris annuì e sparì in cucina, cercando di calmare il
tremore alle mani e di lasciarsi scivolare addosso la gelosia.
Prese due cucchiai dal cassetto e un cavatappi per aprire le
bottiglie di birra, mentre lottava per non iniziare ad urlare.
“Chris?”
“Che vuoi?”
Darren non disse altro e rimase a fissare il ragazzo che con
uno sbuffo appoggiava le mani al piano cottura.
“Non potevo dirle di no…” borbottò giustificandosi. “non ci
vedremo per più di un mese.”
“Perché ti giustifichi con me?” domandò Chris, girandosi a
guardarlo. “lo so che lei viene prima di tutto. Ed è giusto così.”
Darren alzò gli occhi al cielo.
Ci risiamo, pensò.
Non era la prima volta che affrontavano quel discorso.
“Non voglio litigare con te prima del tour.” Esclamò Darren,
mordendosi la lingua per evitare di dire cose di cui si sarebbe pentito.
Chris chiuse un attimo i suoi occhi chiari e rilasciò un
sospiro. “Amber ha ragione ho fatto uno sbaglio…” bisbigliò fra sé.
“Amber? Aspetta gli hai detto di noi?”
“Quale noi, Darren?!”
Il più grande fece un gesto eloquente con la mano e Chris
sbuffò una risata. “oh certo io e te! Sai una cosa? Non credo sia più una buona
idea.”
“Chris che stai dicendo?” la voce di Darren risuonò in preda
al panico e colse in ventenne impreparato.
“La verità.” Scrollò le spalle. “sono stato così stupido a
proporre quella cosa…”
Darren non rispose, ma abbassò lo sguardo. “non credi che
merito di meglio di questo rapporto così ingiusto?”
“Non voglio perderti.”
“Neanche io! Cosa credi? Che mi faccia piacere dirti queste
cose?”
“Così rischiamo di perdere anche la nostra amicizia…”
sussurrò, la testa bassa e l’espressione ferita.
“Non sei stato tu a dire di amarmi? Non sei stato tu a dire
che era meglio lasciare le cose come stavano?” sbraitò Chris agitando le mani,
in preda a un attacco di isterismo.
“Dovevo starmene zitto e reprimere i miei sentimenti?” lo
provocò, portando le braccia conserte e tornando a guardarlo.
“Sì! Avresti dovuto farlo. Almeno non ci saremmo esposti a
questa stupidata colossale!”
“Amarti non è una stupidata.”
“Come non lo è amare lei giusto?” ribattè. “Dio, Darren, non
puoi amare due persone contemporaneamente, lo capisci?!”
“Ma è quello che sento…” provò a dire, ma subito interrotto
dal più piccolo.
“… Quand’è che crescerai?!”
Per tutta risposta, Darren si sporse tanto quanto bastava per
posare rudemente le labbra su quelle di Chris.
Ecco.
L’aveva fatto.
Pensava di resistere e non tradire Mia più di quanto già non
stesse facendo e invece aveva mandato tutto al diavolo.
Chris rimase a occhi sbarrati per vari secondi, finchè,
risvegliato da una sorta di tepore, rispose al bacio, affondando le dita nei
riccioli corti del ragazzo.
Assaggiare quelle labbra era così diverso dalla prima volta,
che Chris non considerava nemmeno tale, visto che si trattava di Kurt e Blaine.
Riassaporò il suo sapore, mischiato a quello amaro della
birra e si lasciò spingere contro il tavolo della cucina.
Divorarsi le labbra in quel modo non avrebbe risolto
certamente il problema.
Anzi, l’avevano inevitabilmente complicato.
Darren cercò di ignorare quella fastidiosa vocetta nella sua
testa che gli ordinava di smetterla, ma come poteva?
L’aveva voluto così tanto che il desiderio gli faceva
prudere le mani e il sapore, il profumo di Chris attorno alle sue labbra era
esattamente come se lo ricordava.
Si staccarono giusto per riprende fiato e Chris boccheggiò
un po’, mentre Darren lasciava delicati baci lungo la sua mascella.
“Non… non tornare da lei…” sussurrò, riportando le labbra
sulle sue.
Il moro non rispose, ma sospirò nel bacio. “resta con me.”
“Non posso…”
Chris lasciò andare il ragazzo, con un’ultima carezza nei
capelli e annuì.
“ ti amo.” Disse ancora Darren, senza ottenere risposta.
“è finita Darren.”
***
Ehm ehm…. Non so di preciso cosa sia questa cosa… ma mi è
venuta un’idea e non sono riuscita a trattenerla!
La storia si svolgerà secondo le tappe del tour e ogni
capitolo avrà la data. (oddio non so se le faccio tutte xD)
Tralasciando il finale tragico, perché, si sa io sono per
gli happy ending anche nelle storia horror, non preoccupatevi. Lì farò un po’
soffrire, solo un poco, perché sono sadica xD
Spero di avervi incuriosito =) ditemi cosa ne pensate!!!
A presto,
Grè.
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