Stargazers
“Sake
di prima qualità. Per tutti.”
“Anche
Mokona ne vuole!”
“Mokona
tace e va in cantina!”
Un
nastro di fumo si fece strada tra i rami, verso la luna. Le voci,
levigate dal vento, si calmarono.
“E
allora...”
Domeki
si voltò, lasciandosi scorrere addosso i
lembi
del kimono. Una voce
si snodava, con sottile ironia, dalle labbra dell'essere mollemente
sdraiato lì a
fianco.
“Deve
fare un bell'effetto” soffiò Watanuki dalla pipa.
“Essere
padre.”
Lo
sguardo blu lo trafisse con infantile diletto, nel consueto tentativo
di stringergli i pensieri in pugno – finché, senza
batter ciglio,
la sua mente cambiò direzione, alzandolo ad osservare la
stanza
aperta sulla veranda.
“Di certo essere madre lo
fa” osservò pacifico,
seguendo le
morbide linee della chioma che gli sorrideva.
“Kohane-chan è
davvero graziosa”.
Domeki
sollevò appena la mano destra, in risposta al
sorriso della
giovane.
“Lo
è sempre” rispose, senza distogliere lo sguardo da
lei. “Ma
quando è felice lo è ancora di
più”.
Watanuki
guardò la trapunta stellata del blu, domandandosi in quale
delle sue
regioni, in quale dimensione, i loro destini stessero ancora
giocando. Intrecciò le dita ai petali di magnolia caduti sul
legno,
fissandovi gli occhi con ostinazione – e
tornò, irresistibilmente attratto, a leggere i lineamenti
del bimbo
acciambellato fra le braccia di Kohane.
“Mph”
sbuffò ancora, avvolto dal tabacco. “È
proprio
uguale al padre. Be'...”
Si
tese verso il vassoio, imprigionato dallo sguardo inflessibile di
Domeki. Un musicale scorrere riempì l'aria, e i due
bicchierini,
trasparenti e soli, si riempirono presto del riflesso della luna.
“Speriamo
che almeno lui sia capace di sorridere”.
Il
vetro dei bicchierini si sfiorò in un battito d'ali.
“Alla
salute”.
Domeki
bevve fino in fondo, senza fiatare, il tenue sapore dell'alcol.
E
poi, come in un gioco senza scopo né fine,
continuò a guardarlo.
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Potete immaginarlo - il finale di Holic mi ha uccisa. Watanuki mi ha
uccisa. Come tutti, credo.
Tuttavia, nel completo cambiamento di un personaggio che tanto amavo,
ho amato per contro il modo di essere di Domeki come non avevo mai
fatto. In quello scenario quasi di distruzione, la sua
personalità si inserisce nel più azzeccato
contesto possibile. Credo che sia proprio lui a salvare Watanuki dal
completo degrado, dalla totale perdita del proprio essere; ed
è per questo che ritengo la loro
amicizia una delle più belle mai incontrate.
A farla breve, insomma, Domeki è il mio personaggio
preferito, assieme a Yuuko e forse anche di più.
Voglio dedicare questa storia non solo a Fede, verso la quale
ho ormai un debito più lungo di una vita, ma a Nina
soprattutto, alla mia Nina che ha trovato in Holic qualcosa di
così importante. Anche per me lo è stato, davvero
- ed è per questo che vi voglio mostrare quanto abbia amato
questo frammento del finale, per quanto piccolo.
Grazie mille dell'attenzione.
Elisa
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