Il posto dei bianchi

di Elizabeth_Tempest
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 Il posto dei bianchi
 
Sotto Natale sono tutti più buoni, l’aria profuma di biscotti e di freddo, un odore strano, che pizzica il naso.
Le gambe sono stanche, dopo aver passato tutto il giorno a lavorare. Sali sul bus, guardandoti attorno, e ti siedi. Un posto avanti, perché quelli dietro sonno occupati e chi ha lavorato tutto il dì, avrà diritto a sedersi, no?
Poi le dicono che si deve alzare.
Perché deve farlo? È stanca, non può star seduta?
No, è il posto dei bianchi.
Ma lei è stanca, ha lavorato.
Non importa, si deve alzare, i bianchi si devono sedere.
Perché?
Perché sono bianchi. Però lei non si alza. È stanca, perché deve farlo? Ha lavorato duro, non ha diritto a riposare un po’?
-No, ci sono le regole, da rispettare. Un negro non può stare nel posto dei bianchi. Si alzi.
-Non voglio farlo. Anch’io ho dei diritti.
L’autobus si ferma, con quel rumore ti ferraglia tipo del freno.
-Si chiama la polizia, ora.
-Perché la polizia? Una signora stanca non si può sedere?
-Non nel posto dei bianchi. Si sieda nel posto dei negri.
-Non c’era posto, signor poliziotto.
-E allora doveva stare in piedi. Si deve alzare, signora. Andiamo in centrale.
-Come si chiama, signora?
-Rosa Parks.
Corre la voce, corre come un furetto. La signora Parks se la sono portata via i poliziotti!
Perché?
Non ha voluto dare il posto ai bianchi.
Ha avuto fegato.
Ma ci sono le regole. Bisogna rispettarle.
I vigliacchi parlano così.
Ha fatto bene la signora, abbiamo dei diritti!
Bisogna chiamare il pastore, lui sa che fare!
Sì, il pastore, chiamate il pastore!
Si marcia, quella notte, in Alabama! Si marcia con pastore, si marcia con la gente di colore! Si marcia perché si vuole libertà.
Ma sono liberi, che vogliono di più, questi neri? Sedersi sull’autobus dove si vuole, senza dover passar poi la notte in una cella umida.
 
Rosa Parks (1913-2005) attivista statunitense afroamericana per i diritti civili della popolazione di colore, simbolo della comunità afroamericana per l’episodio che la vide protagonista, nel 1955, quando, rientrando dal lavoro, si sedette nella parte d’autobus riservata ai bianchi, dato che non c’erano posti a sedere liberi. Si rifiutò di alzarsi e cedere il posto ai bianchi, venendo così imprigionata.
Il caso Parks arrivò, nel 1956, alla Corte Suprema, che decretò l’incostituzionalità della segregazione raziale sui trasporti pubblici dell’Alabama.
 
Il pastore citato è l’allora sconosciuto pastore luterano e attivista afroamericano Martin Luther King.





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