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Era una
bella giornata per il Quidditch.
«E’
proprio una giornata di
merda»
James Potter procedeva
verso il campo di Quidditch con aria depressa, le spalle basse. Era
affiancato dai suoi tre migliori amici; difficile vederne uno senza
l’altro. Sirius Black alzò gli occhi al cielo alle
parole del Cacciatore.
«Ma tanto
sappiamo che darai il meglio di te anche con queste brutte
nuvolacce» fece per incoraggiarlo, seppellendo il proprio
gomito fra le costole di Remus Lupin mentre Peter Minus dava man forte
all’amico.
«Sicuro. Sicurissimo»
Remus trattenne un
gemito di dolore e, fissando Sirius come volesse sbranarlo per lasciare
i suoi resti ai cani –che
interessante metafora!-, parlò:
«E poi non
sei solo, Jamie» annuì «Tutta la squadra
darà il massimo»
James Potter
borbottò qualcosa di non chiaramente definito, anche se gli
amici riuscirono ad estrapolare qualche parola sconnessa come
“è inutile” e “sicuramente
pioverà”.
Erano ormai in
prossimità dello stadio; ancora pochi passi e James avrebbe
dovuto girare a destra per entrare negli spogliatoi. Lentamente, gli
amici lo videro inforcare gli occhiali in una tasca della divisa da
Quidditch per poi sostituirli con gli occhialoni protettivi.
«Buongiorno
ragazzi!»
I quattro si girarono
al suono della voce femminile; Mary McDonald si affiancò a
Sirius Black e gli circondò la vita con un braccio, mentre
lui le scompigliava affettuosamente i capelli. Dietro la Grifondoro
spuntò un viso pallido incorniciato da folti capelli color
rubino. Lily Evans sorrise a James Potter, e rimase parecchio perplessa
quando questi non ricambiò.
Storse appena il naso
e abbassò la voce per rivolgersi ai tre senza farsi sentire
dal Cacciatore.
«Che
cos’ha?» domandò sorpresa, poco abituata
a vedere James così’ a terra.
Remus scosse il capo
«Il brutto tempo l’ha annichilito. Temo che oggi
non sia una buona giornata per i Grifondoro»
Sirius si
inserì «Non l’ho mai visto
così giù di corda, giuro. Dev’essere di
sicuro successo qualcosa»
Lily scoccò
uno sguardo furtivo alla schiena del Cacciatore. Beh, a quanto ne
sapeva lei qualcosa non
era successa. Il giorno prima si era svolto il loro quarto
appuntamento, uno dei più divertenti.
Avevano preso una
Burrobirra dai Tre Manici di Scopa, fatto scorpacciata di dolci da
Mielandia e comprato qualche piuma nuova da Scrivenshaft. Avevano fatto
ritorno a scuola verso sera, continuando a ridere e appoggiandosi
l’uno all’altra per la stanchezza. Si erano,
infine, salutati davanti all’entrata dei rispettivi Dormitori.
Lily guardò
la punta delle proprie scarpe, riflettendo. Si era chiesta
più volte quella notte, sotto le calde coperte, se non fosse
stato il caso di.. beh.. insomma, quello.
Guardò
nuovamente James, con aria timida ed imbarazzata.
Oh accidenti, Lily
Evans! Si rimproverò, cercando di riacquistare un contegno.
Intanto, erano
finalmente arrivati al bivio. Lei, Mary, Sirius, Remus e Peter
avrebbero continuato in linea retta, mentre James avrebbe svoltato per
gli Spogliatoi.
Il Cacciatore si
schiarì la voce e, con espressione decisamente poco
convinta, alzò una mano per salutarli.
«Ci vediamo
dopo» fece dando tutta l’impressione di essere un
condannato a morte che si dirige verso la forca.
Lily rimase immobile a
vederlo allontanarsi, una macchia scarlatta sullo sfondo innevato del
parco.
Cosa fare?
Gli altri si erano
già avviati, scherzando fra loro e incrociando le dita per
l’esito della partita contro i Corvonero. La Grifondoro
però non riusciva a schiodarsi da lì. Si rigirava
fra le dita guantate la spilla a forma di farfalla che James le aveva
preso al secondo appuntamento e che –non l’avrebbe
mai ammesso ad anima viva- teneva sempre con sé.
Il suo respiro
accelerato creava svariate nuvolette di condensa davanti al suo viso
pallido con due schiocche rosate sulle guance.
«..Lily?»
si sentì chiamare da Mary, che si era fermata una volta
accortasi che la sua migliore amica era rimasta indietro.
Lily lanciò
uno sguardo verso gli amici fermi ad aspettarla, poi guardò
nuovamente verso James.
Mary le
scoccò uno sguardo intenditore, districandosi
dall’abbraccio di Sirius ed incrociando le braccia.
C’erano tante cose non dette nel tono in cui la
richiamò.
«Lily..»
E Lily Evans
borbottò «Al diavolo» prima di dirigersi
decisa verso il ragazzo che andava allontanandosi verso gli Spogliatoi.
Sentì
distintamente un “Finalmente”
pervadere l’aria prima che lo facesse il suo urlo.
«James!»
Il suddetto ragazzo si
voltò con aria sorpresa, individuando immediatamente la
ragazza che correva verso di lui. Per favorirla, le venne incontro.
«Ehy, che
stai..?»
E Lily Evans
baciò James Potter.
Quel
giorno, i Grifondoro vinsero 310 a 60.
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Io stavo facendo un video su
Lily e James, non una storia.
Poi ho avuto il comando di aprire Word da un essere superiore -chiamasi
Ispirazione- e ho scritto. Tutto qui.
A leggere questa fic prima di tutti voi è stata nolove_
Andate a vedere le sue fic.. o
meglio, la Sua fic xDD Quella dei JB ignoratela.
E..
Okay, basta.
Cruciociao!
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