Titolo:
Our life together
Autore:
Tifawow
Fandom:
Axis Power Hetalia
Rating:
Arancione
Genere:
Generale(c'è un po' di tutto)
Avvertimenti:
Shonen-ai, Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing:
Lituania/Toris Lorinaitis, Polonia/Feliks Łukasiewicz
Note:
questa raccolta è un totale esperimento! Ho provato a
chiedere ai miei amici più intimi di darmi tre parole a
testa, le prime che venivano loro in mente. Le ho poi elaborate in
varie drabble a seconda di quello che mi ispiravano, includendo nel
testo quelle stesse parole.
Ragazzi, a voi
dedico il risultato!
Sperando che non vi deluda, anche se alcuni di voi probabilmente non ci
capiranno niente.
In qualsiasi caso vi amo♥
Message
in the bottle – 151 parole
Bottiglia
~ Rosso ~ Cuore
Per
la mia Skiz.
Che anche con ambizioni da cassiera sarebbe formidabile.
Ritto, in piedi sul promontorio,
Toris aspettava.
Il vento, incessante,
sferzava il suo corpo e gonfiava le onde che si infrangevano sulla
scogliera, investendolo di mille freddi spruzzi, colmandolo di quei
mormorii che per tanto tempo aveva dato per scontati.
Avevano la stessa forza,
la stessa dolcezza, lo stesso tono di Feliks.
Con un sospiro
alzò la mano, reggendo quella bottiglia dentro il quale
aveva rinchiuso il suo urlo disperato, il lamento del suo cuore
sigillato da un nastro rosso.
Esitò.
Attese finchè
arrivò: l'onda che aspettava. Forte e alta si
schiantò sulla roccia e lui allora lasciò andare
la bottiglia, abbandonandola nelle spire dell'oceano sotto i suoi piedi.
Le lacrime gli
annebbiavano la vista.
Sapeva che era stupido,
che era impossibile che lui potesse ricevere le sue parole in quel
modo, che quando una nazione moriva smetteva semplicemente di esistere.
Ma Feliks amava il mare.
In qualche modo avrebbe
sentito.
Moment
for us - 220 parole
Lavanderia
~ Carattere ~ Mare
Per
il mio Astro.
Perché
trovi nel suo mare il pesce che lo renderà felice.
-Vai così, Liet...
non fermarti!-.
Un gemito acuto si
spanse per la piccola stanza, accompagnato dall'umido congiungersi di
due corpi stretti in un intimo abbraccio.
Feliks buttò
indietro il capo all'ennesima spinta, mordendosi il labbro inferiore
per non urlare, artigliando la schiena del compagno con tutte e cinque
le dita e spingendosi ancora di più contro di lui,
desideroso di un contatto maggiore.
–Ah... Liet..-.
Lo adorava. Adorava
sentirlo sopra e dentro di sè. Adorava essere seduto su
quella lavatrice, in quella piccola lavanderia a gettoni, le mani di
Liet serrate sui suoi fianchi mentre si spingeva nuovamente nel suo
corpo accaldato. Adorava quei movimenti ritmici e lenti che imprimeva
alla loro unione, simili al mare che si infrangeva e si ritirava sulla
spiaggia.
Perché
Lituania era come il mare: calmo e sereno in apparenza, ma in un attimo
capace di trasformarsi nella più pericolosa trappola del
mondo, scatenandosi con ira e furia, con quel briciolo di carattere che
prima di finire sotto il giogo della Russia aveva permesso loro di
vincere molte battaglie e che anche ora, nonostante tutto, sebbene
fosse nascosto sotto un'espressione timida e spaventata, in quei
momenti così intimi mostrava a lui soltanto.
Un nuovo gemito gli
sfuggì dalle labbra, incontrollato.
-Quanto ti amo, Liet...-.
C'era un motivo infondo,
se Feliks amava così tanto l'oceano.
Close tu sunset - 150 parole
Amore
~ Sole ~ Sera
Per
la mia Cri.
Che
noi amiamo incondizionatamente.
Toris non si era mai soffermato
troppo a pensare alla loro diversità.
Ai suoi occhi loro erano
Lituania e Polonia, nati per stare insieme a prescindere da tutto il
resto, due Nazioni legate non solo dalle carte ma anche e sopratutto
dall'amore che provavano l'uno per l'altro.
Però era
vero, erano diversi.
Feliks era caldo,
allegro e gioioso, esattamente come lui era serio, calmo e ansioso.
Erano diversi, ma non
come ghiaccio e fuoco o bianco e nero. No, quel paragone a loro non si
addiceva per niente. La loro diversità era qualcosa di
più sottile, qualcosa che si rimescolava rendendo
impossibile capire dove finisse uno e dove cominciasse l'altro.
E mentre la mano di
Feliks si stringeva attorno alla sua, mentre sentiva le dita tiepide
intrecciarsi alle sue, non potè che pensare che il loro
incontro fosse paragonabile ad un tramonto.
Il sole che si mescolava
con la sera.
Heartbreaking - 117 parole
Malinconia
~ Pensiero ~ Sentimenti
Per
il mio Alex.
La
metà della quale un giorno mi innamorerò
follemente a Parigi. E che comunque sempre adorerò.
Polonia conosceva il dolore.
Nel corso della sua vita
da nazione lo aveva conosciuto e sopportato in molte più
forme di quanto credesse possibile. Al pari di un fratello aveva
convissuto con lui in ogni istante da quando era stato separato da Liet
e ormai nulla più poteva scalfirlo: né la
spartizione, né la pietà, né
l'umiliazione.
Niente era abbastanza
forte da schiacciarlo.
Eppure ancora un
pensiero lo devastava: l'immagine di Liet, felice e sorridente, nel
guardare le proprie dita spezzate da Bielorussia.
Allora i suoi sentimenti
diventavano chiari, la malinconia lo avvolgeva e Feliks faceva qualcosa
che non credeva di essere più in grado di fare: piangeva.
Ma quelle non erano
lacrime in grado di curare.
Desire
for eternity - 188 parole
Stella
~ Morbido ~ Fresco
Per
la mia Maria.
Perché
troverà la sua stella. E quella stella sarà la
più luminosa di tutte.
Toris amava le prime sere
dell'estate. C'erano le lucciole, i grilli e i fuochi dei contadini che
festeggiavano in lontananza. C'era il vento fresco della sera che
scompigliava i capelli, il rumore del fiume in lontananza e,
sopratutto, c'era Polonia, sdraiato sull'erba al suo fianco.
-Liet! Guarda! Una
stella cadente! Esprimi tipo un desiderio!-.
Allora Toris chiudeva
gli occhi, allungava la mano verso quella di Feliks e la stringeva
forte, sussurrando al vento il proprio volere, la propria speranza
-Vorrei solo che Polonia e Lituania siano sempre un'unica
Confederazione. Così io e Feliks rimarremmo sempre
insieme...-.
E gli bastava voltarsi
di poco per scorgere gli occhi verdi di Feliks fissarlo con dolcezza,
leggendo nel suo sguardo il medesimo desiderio che lui stesso aveva
espresso.
Allora scoppiavano a
ridere, come due bambini intenti in qualche marachella, stringendosi
ancora di più l'uno a fianco all'altro. E alla fine finiva
sempre allo stesso modo: con Feliks appoggiato al suo petto,
addormentato in un caldo abbraccio.
-Come sei morbido,
Liet...-.
E allora Toris, passando
la mano nell'oro dei suoi capelli, si ritrovava a pensare che
sì, amava davvero le prime sere d'estate.
Apparent
death - 208 parole
Alba
~ Occhio ~ Abisso
Per
il Santo della Cri.
Benvenuto
in famiglia.
Tutti credevano che morire, per
una Nazione, significasse semplicemente sparire, smettere di esistere,
spegnersi come una fiamma di candela.
Ma Feliks conosceva la
verità.
La Polonia era stata
uccisa, cancellata, soppressa così tante volte, che ormai
Feliks non aveva più paura quando succedeva. Lui conosceva
la verità e non la temeva.
Era come se mille stelle
esplodessero in un mare di luce prima di spegnersi in un botto,
immergendolo nel buio più assoluto, un'oscurità
che aveva la consistenza del velluto e la delicatezza della seta. E un
abisso si spalancava ovunque attorno a lui, inghiottendolo nel nulla.
Allora chiudeva gli
occhi e si lasciava cadere con il sorriso, senza paura, con la fierezza
di chi si piega ma non si spezza, con la forza della brace che covava
sotto le ceneri.
Perché anche
se cadeva, alla fine si rialzava sempre.
Perché la
notte non era infinita.
L'alba prima o poi
avrebbe schiarito le tenebre e la fenice sarebbe risorta.
E Feliks sapeva che, al
suo risveglio, il cielo della sua Lituania sarebbe stato ancora
lì ad attenderlo, di nuovo, come se niente fosse cambiato.
Gli bastava solo aprire
un occhio per scorgerlo da lontano, in fondo al tunnel.
E per questo, a Feliks
la morte non faceva paura.
Naive
Desire – 119 parole
Sensualità
~ Amore ~ Desiderio
Per
la mia Ile.
Che
merita di sicuro tutto ciò che mi ha espresso in tre parole.
-Mi vuoi, non è vero
Toris?-.
Feliks era bello, questo
pensava Lituania ogni volta che lo guardava.
Più bello di
qualunque donna avesse mai conosciuto e non perchè
effettivamente lo fosse, ma perchè semplicemente
così appariva ai suoi occhi: di una sensualità
quasi disarmante, vero come lui mai sarebbe riuscito ad essere.
Splendido nel suo essere
così ingenuo.
Autentico nella sua
semplicità.
Bastavano poche parole,
uno sguardo limpido, una carezza a fior di pelle per risvegliare in lui
un desiderio folle, incontrollato. Perché tutto in Polonia
era desiderabile, tutto era assolutamente, splendidamente, totalmente
delizioso.
E, sopratutto, tutto era
suo.
-Sì... ti
voglio...-.
Una risata. E poi un
sorriso che sapeva di puro amore.
-E mi ami!-.
-E ti amo...-.
Murder
dolls – 103 parole
Distruzione
~ Bambola ~ Ghiaccio
Feliks non poteva fare altro che
guardare Liet, incredulo, domandandosi dove fosse davvero.
Era sparito.
Quel sorriso
così caldo da sciogliere la neve. Quella forza
così grande da spazzare via ogni nemico. Quella fiamma
così alta da essere ustionante.
Tutto sparito.
Niente di quello che
ricordava era rimasto in Toris, nell'uomo che amava. Di fronte a
sé c'era solo una fredda bambola di ghiaccio incapace di far
altro che rivolgere tremuli sorrisi, parole di sottomissione, sguardi
di paura.
Lituania era cambiato.
Distrutto. Devastato.
Lituania non era
più Liet.
Polonia strinse i pugni
con rabbia.
Non avrebbe mai
perdonato il responsabile di quella distruzione.
Return
from silence - 147 parole
Musica
~ Silenzio ~ Pettegolezzo
Per
Andrea.
Ci
conosciamo poco ma mi hai aiutato comunque con questo. Grazie!.
Il silenzio, per Toris, era
ormai prassi.
Nella sua infanzia vi
erano state risate, musica, giochi e parole d'affetto ma da tempo tutto
questo gli era stato tolto e ormai ci aveva fatto l'abitudine.
Poi qualcosa era
cambiato, di nuovo. Una voce si era alzata in tutto quel silenzio,
dapprima come un sussurro e poi crescendo sempre più in una
massa di voci che urlavano, eccitate e incredule.
Parlavano tutte della
stessa cosa.
E come ogni
pettegolezzo, girò veloce da una parte all'altra del Mondo,
da una bocca all'altra, portando quel messaggio che aspettava da tanti,
troppi anni.
-Toris! Toris!!- la
porta della sua stanza si spalancò, rivelando la figura
trafelata di Lettonia, sudato e leggermente tremante per l'eccitazione.
-Che succede, Raivis?-.
-E' tornato! Feliks
è tornato! La Polonia è risorta!-.
Un sorriso gli
increspò le labbra.
Lo sapeva che il
silenzio non era fatto per durare.
..::..Fine..::..
Grazie a tutti per
esservi soffermati a leggere questa raccolta e, sopratutto, grazie ai
miei amici che me l'hanno ispirata♥
Vi amo!!!♥
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