storia del mondo emerso-come tutto ebbe inizio

di ambher
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Prologo

Leish cantava, più che un canto era una lenta melodia che si ripeteva all’infinito. Teneva la braccia alzate e strani lampi partivano da esse e andavano a fondersi con la statua.Era tutta la notte che recitava quell’incantesimo, ogni lampo di energia che scagliava su quel blocco di marmo informe lo modellava in una figura umana .I muscoli delle braccia iniziavano a dolergli da impazzire,aveva la voce roca per il troppo salmodiare e le energie iniziavano a venire meno eppure continuava spinto da un’ossessione quasi maniacale.


Era almeno il ventesimo esperimento che faceva,attorno a lui c’erano i resti in frantumi delle sue precedenti opere andate distrutte a causa dei suoi tentativi  falliti.Stavolta però non avrebbe sbagliato.Nell’ultimo esperimento,prima che l’ennesima statua andasse distrutta l’aveva vista muoversi come una persona in carne ed ossa. Certo poi era esplosa ma,stavolta Leish sapeva cosa fare,aveva studiato per mesi e mesi il sigillo che avrebbe imposto alla scultura,stavolta era sicuro,ce l’avrebbe fatta,avrebbe donato la vita a quel pezzo di roccia inanimata.

Stava definendo il voltò della figura quando accadde. Sentì un cinguettare allegro provenire dalla finestra,unpasserotto entrò nella stanza buia e si mise a svolazzare attorno a lui. Si sentì infastidito, osservato da quella creaturina che lo scrutava con i suoi occhietti vispi.Cercò di ignorarlo continuando la sua oscura melodia. Quell’uccello maledetto però non ne voleva sapere di andarsene. Cercò allora di mantenere la concentrazione e inizio a sudare per lo sforzo di non distrarsi da quel che stava compiendo.

Fu un attimo,il passerotto si posò sulla sua spalla continuando il suo trillare allegro. Per un attimo si distrasse,guardò il passerotto spiccare il volo dalla sua spalla per iniziare a svolazzare per la stanza e tutto fu perduto.La statua a causa della pressione magica non controllata esplose in una miriade di pezzi.Fu investito in pieno da quell’onda di schegge che gli graffiarono il volto e si conficcarono nella carne. Urlò e urlò ancora gridando al mondo la sua disperazione.Gli dei si beffavano di lui! << è stato shevraar a mandarlo lo so! >> gridò rabbioso. Aveva dolore al volto e il sangue che gli colava gli annebbiava la vista eppure notò lo stesso un movimento sotto il suo tavolo da lavoro. Prese un fazzoletto e inizio a tamponarsi il viso mentre si avvicinava. Quando si accovacciò vide che l’essere che si muoveva altri non era che l’uccello che aveva causato il suo fallimento.

Provò una gioia folle vedendolo a terra agonizzante,ferito da una delle tante schegge. Lo prese in mano,e porto il corpicino al volto,l’odore metallico del sangue lo fece quasi impazzire.Strinse il pugno stritolandolo e l’uccello cessò di vivere. Per tutta una vita aveva cercato di elevarsi al grado degli Dei cercando di infondere la vita proprio come Loro facevano.Era stato visto come una folle,un visionario eppure ora tutto aveva un senso.Voleva essere come un Dio,voleva poter creare esattamente come un Dio e gli Dei lo avevano beffato per questo suo desiderio.<< Non mi hanno concesso di dare la vita,me la prenderò da solo.Mi eleverò al grado degli Dei uccidendo e distruggendo ogni cosa creata da Loro >>Leish rise come un folle. Il suo volto sfigurato dalle schegge si apri in un ghigno.Buttò per terra il corpo dell’uccello poi si passo le mani imbrattate di sangue sul viso ridendo laido,attorno a lui la sua magia agiva libera da ogni freno distruggendo quello che era stato per molto tempo il suo laboratorio.Leish uscì nella notte urlando agli Dei la sua sfida.





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