LE MIGLIORI INTENZIONI
Disclaimer: tutti i
personaggi e i luoghi appartengono a JKR.
Questa fic e
dedicata a Elena. - Grazie per tutti quello che hai
fatto per me. -
- Non immagino neanche cosa potremmo regalargli!!! – Bellatrix, agitatissima, camminava avanti e
indietro per la stabza. – Già è
difficile trovare un regalo adatto! Quest'anno poi fa cifra tonda!
- Mmh, sì. – disse Lestrange pensoso. -
Settanta anni, è una bella età.
- Non lo dire a me. – Lucius Malfoy si lasciò
cadere nella poltrona. - Non sono stati certo gli anni migliori.
- Gli ultimi settanta proprio no…- convenne Avery.
- Beh? Cosa sono questa facce da funerale? – Piton era
appena entrato nel salotto dei Malfoy. – Allora, Lucius?
- Bella ha una crisi isterica. Dice che tra una settimana
l’Oscuro Signore compie gli anni, e dobbiamo fargli un regalo.
- In effetti…E’ difficile accontentarlo
ultimamente. – Anche Piton si fece serio.
- Quando mai è stato facile? – Macnair sorrise
sarcasticamente. – Da quando è risorto non pensa che a Potter e
Silente!
- Diciamo che Silente, lo ha avuto ancora
quest’estate. – Lucius guardo Piton che sorrideva soddisfatto. -
Come anticipo. E Potter…
- Potter… - fece eco Piton. – E perché
no? Non è una cattiva idea. Abbiamo una settimana intera per catturare
il ragazzino.
- Ma come? – fece Avery sorpreso. – Ti da la
caccia non solo il Ministero della Magia ma anche quel loro Ordine. Per
tradimento.
- Me ne sono accorto. - Piton sorrise acido e guardò
Lucius. – Mister Malfoy, qui, non fa che ricordarmi che se mi avesse
consegnato agli auror, con la ricompensa sarebbe riuscito
a riparare il tetto della casa che perde.
- E allora cosa aspettiamo? – Gli occhi di Bellatrix
brillarono di avidità.
- Il capo non vuole. - disse Malfoy piano. – Dice che
‘senza Severus sono come senza un braccio’.
- E allora? Io a quel bastardo non gli credo lo stesso!
– Bella ricominciò ad agitarsi.
- E’ da pronto soccorso psichiatrico, tua moglie.
– sussurrò Avery all’orecchio di Rodolphus.
- In ogni modo, se più di tutte le cose su questa
terra Lo farà felice Potter, noi abbiamo il
dovere di portargli la sua testa! – disse Rodolphus con decisione.
- Sono d’accordo.
- Rudi, sei un genio, - Bellatrix abbracciò
teneramente il marito.
- Sev, perché non dici niente? – chiese
cautamente Lucius.
- Il vostro fantastico piano ha due piccoli difetti.
- Solo due? – Avery era sorpreso. – Allora non
è tutto perduto.
- Non fa ridere. – Bellatrix fissò Piton con
sguardo truce. – Sentiamo, cos’è che non ti piace?
- Innanzitutto non possiamo uccidere il ragazzo. Solo il
nostro Signore può farlo. Hanno non so che legame astrale, e se Potter
improvvisamente muore, al nostro Signore può capitare qualcosa di
spiacevole. Me lo ha spiegato l’anno scorso. Era preoccupato.
- Questo è un problema. – convenne Lucius. -
Bisognerà catturarlo intero.
- Nel senso di vivo. – precisò Macnair con un
ghigno. – Che sia intero non è poi
necessario. Ma come?
- E questo è il vostro
secondo problema. Lo sorvegliano giorno e notte. Non riuscirete mai ad
avvicinarvi.
- Proprio mai? – Lestrange fece incredulo.
- In una settimana sicuramente no. – tagliò il professore.
- Bene, – annunciò Lucius alzandosi. –
Allora so io cosa gli regaliamo. Come minimo lo facciamo divertire un
po’.
I dettagli minori furono discussi da Malfoy e Macnair, con
Avery che continuava a ridacchiare, per tutta la notte. La mattina dopo, a
colazione, anche Piton approvò.
La sera dei festeggiamenti l’Oscuro Signore ricevette
dai suoi più fedeli seguaci un vassoio d’argento con un grande coperchio ovale.
- Cos’è? – chiese il Signore con un
brutto presentimento.
- Sorpresa… - disse dolcemente Lucius sollevando il
coperchio.
Sul piatto c’era la testa di marzapane di Harry Potter, estremamente simile all'originale,
che sorrideva amichevolmente.
- Cosa avete fatto!!! –
urlò con voce strozzata l’Oscuro Signore portandosi le mani alla
gola. – Aagh! Severus… io, io ti avevo
avvertito!!! Non dovevate ucciderlo!!! Io ti avevo...
Severus!
- Volevamo solo farvi un regalo! – Bellatrix lo
guardava terrorizzata. – Avevamo le migliori intenzioni!
- Non sono riuscito a fermarli. – disse Piton in tono
teatrale. –Ma vi assicuro che ho tentato.
Dopo qualche altro grido soffocato, il Signore
cominciò ad accasciarsi a terra. Tremò per
pochi secondi, poi rimase immobile.
- Ecco, bravi! – Malfoy guardò seccato per
terra. – Non ditemi che è morto di nuovo!
- Che ci vuoi fare? –
sogghignò Piton. - Era anche il suo compleanno, forse l’emozione
alla sua età…
- Mah, stano… - Lestrange toccò il corpo che si
stava raffreddando con la punta dello stivale. – Però,
settant’anni, sono anche un’èta di tutto rispetto.
Macnair si avvicinò al tavolo, stacco alla testa
sorridente sul vassoio un orecchio e se lo mise in bocca. Gli occhiali
scivolarono da un lato.
- Tra l’altro è venuto anche buono, - disse
assaporandolo lentamente. – Manca un po’ di brandy, forse.
- Torniamo a casa? – chiese in tono
annoiato Avery staccando l’alto orecchio e mettendoselo in bocca.
Gli occhiali cadderò sul vassoio. –
Sì, un po’ di brandy effettivamente manca.
- Ma quasi quasi…
Macnair guardò con esitazione Lucius.
- Dobbiamo chiamare gli auror. – disse Piton. – E consegnate il corpo. Devo farlo io?
- No, lo faccio io. – disse Lucius velocemente.
– Voi andate, ci penso io.
- Ricordati di dire che abbiamo avuto l’idea
tutti insieme. – disse Rodolphus prima di uscire, e abbracciò
Bellatrix che piangeva sulla sua spalla.
- Sì, bravi, andate. –
disse Lucius quando tutti erano già usciti. – Forse
riesco ancora a rifare il tetto.
Fine