Now turn away
Ero seduto sulla sedia del mio ufficio a
controllare alcune cartelle cliniche mentre mi preparavo
psicologicamente a dare brutte o belle notizie a pazienti visitati il
mese prima. Ad un tratto bussarono alla porta e così
andai ad aprire .L' infermiera di turno apppariva assai concentrata nel
suo sguardo e provabilmente stava cercando le parole giuste per
interpretarmi ciò che voleva dirmi. Mi
guardò nuovamente, respirò profondamente e mi
disse:
"Dottor Sarvi devo parlarle"
Mi tolsi gli occhiali da vista e mi accomodai nuovamente sulla mia
sedia girevole:
"Mi dica"
L'infermiera, nervosa respirò nuovamente e cercò
di nuovo di spiegarmi:
"Ricorda il paziente Ludovico Ponti?"
"Certo, è un mio caro amico, è stato operato da
me qualche giorno fa alla prostata" dissi io sorridendo.
"Beh, Dottore. Il paziente è deceduto poche ore fa"
Sobbalzai e l'infermiera sentendo il mio sguardo spegnersi
andò via. Mi misi la testa fra le mani e provai a calmarmi
ma una lacrima mi divise il viso in due metà.
Il cancro lo stava uccidendo tanto da dire addio alla su fragile vita
.. Ero colpevole! Mi sentii morire mentre, provabilmente Ludovico mi
guardava da lassù.
Cos'era andato storto? Io.. Io.. Ho ucciso il mio migliore amico.
Piansi per ore ed ore,fino a quando venni interotto dai pazienti da
visitare che mi guardavano attoniti non avendomi mai visto in questo
stato pietoso.
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