NOTE INIZIALI:
Salve a tutti! Bene, sono di nuovo qui per presentarvi una nuova storia
su Glee. Una long, molto long aggiungerei. Per ora sono pronti i primi
due capitoli, il terzo è circa a metà. Inizio
subito a mettere le mani avanti dicendo che io il 7 Luglio
dovrò fare gli esami orali per la maturità...
quindi sono so quanto potrò scrivere fino ad allora.
Tuttavia, per questo capitolo e per il secondo, ho preparato un piccolo
trailer. Le scene sono prese appunto dalle puntate del letefilm, ma a
grandi linee è quello che succedera in questo e nel prossimo
capitolo. Ah, vorrei anche aggiungere una cosa. Ho creato una Pagina
Facebook, dedicata esclusivamente alle mie fanfiction. Nella pagine
scriverò quando ci sarà il nuovo aggiornamento,
anteprime e anche questi piccoli trailer. Ebbene si, dopo la
maturità non ho nulla da fare e rompo le scatole a voi. Se
volete fateci un salto: Andy
In Fanfictionland
Trailer
Chap. 1 &2
I
Kurt appoggiò la cartella ricolma sul
letto, sedendosi poi a
sua volta sul materasso. Con sguardo impaziente controllò
nuovamente l’ora. Le
8 e 20. Aveva appuntamento con Blaine alle 8 e 30, per poi andare a
scuola
insieme. Era rimasto sorpreso quando il suo ragazzo, ancora non gli
sembrava
vero poterlo chiamare così, invece di arrabbiarsi alla sua
decisione di tornare
nella sua vecchia scuola, lo aveva seguito. Blaine gli aveva raccontato
che si
era trasferito alla Dalton a causa dei bulli che lo infastidivano nella
sua
vecchia scuola, e Kurt era rimasto sia perplesso che in un certo modo
lusingato
da quella decisione. Blaine sapeva che seguendo Kurt sarebbe andato
nuovamente
in contro a forme di bullismo, ma pareva non importargli. Finn lo
chiamò dalla cucina,
intimandogli di muoversi a scendere le scale. Si alzò dal
letto, afferrano
l’iPhone lasciato sul comodino. Notò una chiamata
persa da parte di Blaine che,
talmente perso nei suoi pensieri, non aveva sentito arrivare. Si mise
la
cartella in spalla, scendendo di corsa le scale. Finn lo aspettava
appoggiato
al muro, gli occhi ancora pesti di sonno.
-Il tuo ragazzo si rifiuta di entrare- gli disse,
passandogli le chiavi della macchina. Kurt inarcò le
sopracciglia curate,
raggiungendo in pochi passi la porta di ingresso. La aprì
rivelando Blaine,
appoggiato alla sua macchina.
-Hey- lo salutò, raggiungendolo poco
dopo. Blaine gli
sorrise, avvolgendolo con un braccio intorno alla vita, quando gli fu
davanti.
Gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra sottili, mentre
l’altra mano andava a
posarsi sulla sua guancia. Quando si separarono, entrambi i loro visi
erano
illuminati da un sorriso. Finn tossicchiò, facendoli voltare
verso di sé. Burt
guardava quella scena imbarazzato, massaggiandosi il collo con una mano.
-Oh papà… ehm…-
-Passate una buona giornata ragazzi…
Buongiorno Blaine-
salutò, guardando l’ex Warbler con fare
intimidatorio. Blaine deglutì
rumorosamente.
-Buongiorno, Signor Hummel- riuscì ad
articolare, tormentandosi
le mani. Kurt sorrise, posando sulla guancia rasata del suo ragazzo un
tenero
bacio, che lo fece arrossire ancora di più. Burt fece un
altro cenno con la
mano, prima di tornare in casa. Finn ridacchiò, salutando
Blaine con una pacca
sulla spalla.
-Signori, guido io- decretò il
quarterback, rubando
letteralmente le chiavi dalle mani di Blaine.
-Finn, perdonami, chi ti dice che ti
farò guidare la mia
macchina?-
-La faccia di Kurt che non vede l’ora di
salire sul sedile
posteriore con te- Finn sorrise imbarazzato al suo fratellastro. Stava
cercando
di sciogliersi, contento che finalmente Kurt avesse trovato una persona
a cui
stare accanto in quel senso. Kurt
divenne bordeaux sedendosi, come aveva suggerito Finn, sui sedili
posteriori.
Blaine si sedette al suo fianco, circondandogli le spalle con un
braccio. Non
passarono tutto il tempo a baciarsi, come probabilmente Finn pensava.
Kurt
guardava il sedile di fronte a se con sguardo perso, i pensieri che gli
scorrevano veloci nella mente. Aveva paura. Paura di entrare a scuola e
vedersi
arrivare contro una granita prima che chiunque potesse dirgli
“Bentornato
Kurt”. Blaine, sentendolo irrigidirsi contro il suo fianco,
lo abbracciò più
forte posandogli un bacio sui capelli perfettamente acconciati. Kurt
non gli
strillò contro, come avrebbe fatto con qualsiasi altra
persona avesse osato
toccargli i capelli. Gli sorrise, baciandogli le labbra per la seconda
volta
quella giornata. Finn parcheggiò troppo presto per Kurt, che
abbandonando le
labbra del suo ragazzo si accorse che si, erano arrivati. Fece un lungo
sospiro, e dopo un altro bacio a Blaine scese dalla macchina. Il suo
ragazzo
prese al volo le chiavi che Finn gli stava lanciando, mettendole nella
borsa.
-Andiamo?- gli chiese, prendendogli una mano
tremolante.
Kurt annuì, ricambiando la stretta dell’altro. Non
dovettero camminare molto
dato che Mercedes e Rachel, vedendoli avvicinarsi, avevano cominciato a
correre
verso di loro. Le due li travolsero, abbracciando stretto Hummel.
Blaine gli
lasciò la mano, lasciandolo nelle braccia delle amiche.
-Sei davvero qui! Non ci posso
credere…- Mercedes versò
qualche lacrima, proprio come aveva fatto quando Kurt aveva deciso di
andare
via.
-Non cominciare a piangere sennò inizio
anche io- le disse
lui, abbracciandola ancora. Rachel non sapeva se ridere o piangere, ma
quando
Kurt la abbracciò, optò per ridere. Contenta che
il loro amico fosse di nuovo
lì.
-Blaine, ciao!- salutò Mercedes,
abbracciando brevemente
anche lui. Rachel gli sorrise soltanto.
-Ciao ragazze-
-Ragazze, vi devo dire una cosa-
annunciò Kurt, prendendo di
nuovo la mano di Blaine nella sua, così che fosse visibile
alle sue amiche.
Entrambe sgranarono gli occhi prima di saltargli nuovamente a dosso,
questa
volta abbracciando entrambi.
-Era ora!- esclamò Mercedes,
staccandosi. –Io lo avevo detto
che sareste finiti insieme. E tu che ti facevi tanti problemi mentali
quando ha
fatto quel “Gap Attack”-
-Ti sei fatto dei problemi mentali?- gli chiese
Blaine, con
tono quasi malizioso. O forse solo Kurt lo aveva interpretato
così.
-Si, va bene? Ricordi quello che ti dissi da
Starbucks?
Ecco, moltiplica quei pensieri per dieci- Blaine sorrise, dandogli un
bacio
sulla guancia. Le ragazze sospirarono intenerite, mentre Kurt si
voltava per
baciare il ragazzo sulle labbra. Poi fu il gelo. Non seppe con
esattezza da
dove arrivò, se dall’alto, o da davanti, o da
dietro. O da tutte e tre le
parti. Sentì solo gelo, e odore di fragola. E un eco di
“Bentornata Lady”. Inspirò
dal naso, togliendosi un po’ di granita dagli occhi per
poterli aprire. Si
voltò verso il moro, che lo guardava incredulo. Da dove
diavolo erano arrivati?
Kurt notò sulla propria spalla un pezzo di granita ancora
intero. Girandosi,
vide i suoi assalitori in attesa della sua reazione. Con un piccolo
sorriso
prese il pezzo di granita, mettendolo in bocca. Masticò per
un po’, facendo poi
una faccia schifata.
-La prossima volta se proprio volete lanciarmi una
granita,
lanciatemela all’uva. Mi piace di più- Mercedes
rise, attingendo anche lei alla
granita sulla giacca dell’amico. –O alle
ciliegie… no, no uva. Meglio uva-
decise Kurt, voltandosi verso Blaine che lo guardava con un misto di
dispiacere, rabbia e sconforto.
-Tesoro? Vieni qui fatti abbracciare!-
cercò di abbracciare
il ragazzo, che ripresosi cominciò a correre. –Non
mi vuoi? Potrei offendermi!-
-Oh, vatti a togliere quello schifo da dosso e poi
ne
riparliamo!- entrambi risero, quasi dimentichi dell’intera
scuola che li
guardava con occhi sgranati. Kurt continuava a rincorrere Blaine
finchè
quest’ultimo venne raggiunto da Hummel. Kurt lo
abbracciò stretto,
impiastricciandolo di bibita appiccicosa.
-Ah Kurt! Sei tutto… appiccicoso!- rise
Blaine
abbracciandolo a sua volta, ormai consapevole di doversi sporcare.
-Ora che stiamo insieme dobbiamo condividere tutto
no? Ecco,
condividiamo l’appiccicume della granita alla fragola-
l’ex Warbler fece una
faccia schifata, sorridendo poi quando Kurt posò le labbra
sulle sue.
-Credo mi piaccia la fragola sai?- gli
sussurrò in un
orecchio, anche quello appiccicoso. –Ora penso dovresti darti
una lavata…-
-Sì, ho anche i vestiti di cambio.
Sapevo mi avrebbero
tirato addosso la granita.-
-Ah grazie per non aver avvertito anche me!
Dovrò stare
tutto il giorno con questa roba addosso!-
-Oh non ti lamentare fringuello, devi imparare a
sopportare!-
-Sopportare? Vieni qui ti faccio vedere io che
devi
sopportare!- ricominciarono a rincorrersi, mentre la campanella li
informava
che era ora di andare in classe. Mercedes e Rachel risero, vedendo la
neo
coppia rincorrersi qualche altro attimo, prima di decidere che era
meglio
entrare.
***
Dave camminava tranquillamente per i corridoi, lo
zaino
sulle spalle. Sentì delle risate dietro di lui, che lo
portarono
inevitabilmente a girarsi. Kurt Hummel era tornato. Ma non era solo. Si
era
portato dietro il suo amico hobbit, e per giunta camminavano
abbracciati. Dave
sentì una strana fitta a quella vista, senza saperne la
ragione. Fitta che
divenne insopportabile quando il ragazzo riccioluto posò un
bacio sulla guancia
ancora appiccicosa dell’altro, facendolo ridacchiare.
***
-Senti non è che la dentro hai una
camicia anche per me?-
chiese Blaine al suo ragazzo, dall’altro lato della porta del
gabinetto dove
Kurt si stava cambiando di abiti.
-Aspetta, ora guardo. Blaine levati dalla porta
che non
riesco ad aprire!- il moro si allontanò, lasciando Kurt
uscire dall’angusto
spazio dove si era chiuso poco prima. Ora indossava un maglioncino blu
leggero,
con lo scollo a V. I jeans erano sempre gli stessi dato che
fortunatamente non
erano stati inzaccherati dalla granita. Si tirò su le
maniche della maglia,
sciacquandosi le mani delicate. Se le asciugò, cominciando a
rovistare nella
borsa che aveva tirato fuori dall’armadietto di Finn.
Conteneva dei vestiti di
ricambio, che il più grande aveva portato il giorno prima,
sotto ordine del
fratellastro. Kurt tirò fuori una polo nera, sorridendo
soddisfatto. Gli passò
l’indumento, facendogli segno di entrare nel gabinetto e
cambiarsi. Blaine
eseguì, sfilandosi la sua maglia chiazzata di rosso. Si
infilò la polo, notando
la lunghezza eccessiva.
-Kurt, mi sa che mi sta un po’ troppo
grande…-
-Esci, fa vedere- uscì, allargando le
braccia eseguendo poi
una piccola giravolta. Kurt lo guardò pensoso, poi
annuì.
-E’ di Finn, hai le spalle troppo larghe
per metterti una
delle mie magliette. Di maniche va bene, per la lunghezza non ti sta
male dai-
gli sorrise. Blaine ricambiò, baciando il suo ragazzo sulle
labbra.
-Grazie-
-Figurati- Kurt prese la maglia
dell’altro, riponendola in
una busta di plastica insieme ai suoi abiti zuppi. –Te la
lavo- gli disse,
chiudendo la borsa e facendo per prenderla. Blaine fu più
veloce, mettendosi la
borsa in spalla per portarla al suo posto. Il castano sorrise ancora,
uscendo
dal bagno con l’altro ragazzo al suo fianco.
NOTE
FINALI: Non la metto un'anticipazione del prossimo
capitolo... Massì la metto.
[...]
Un
leggero bussare interruppe la risposta che Mercedes stava per dare al
professore, mentre la porta della choir room si apriva. David Karofsky entrò,
senza la solita giacca che portava con sé.
-Scusatemi- disse, guardando poi
Kurt –Posso parlare
un attimo con te?- chiese, mantenendo un tono gentile. Kurt
guardò Blaine che
lanciò un occhiata al difensore dei Titans.
[...]
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