*
Sbuffò, spazientita, per quella che doveva essere la
duecentoventisettesima volta, gettando il fiato sul viso della
rubiconda Madama Chips, così vicina da poter contare le
pagliuzze chiare nei suoi occhi azzurri.
«Signorina,
vorrebbe farmi la grazia di stare un po’ ferma?»
sbottò, allontanandosi di poco dalle sue sopracciglia e
gettandole uno sguardo severo.
La ragazza
annuì seccamente e impose una rigida postura al suo corpo in
fermento.
I minuti passavano
lenti, così come anche i secondi..
«SIGNORINA
ALICIA SPINNET!» gridò infuriata
l’infermiera, dopo che la suddetta giovane le ebbe sbuffato
nuovamente sul volto «LEI..»
Ma Alicia non seppe
mai veramente cos’era lei, visto che in quel preciso istante
due teste rosse fecero capolino sulla soglia dell’infermeria.
Alicia si sporse, cercando di guardare oltre la figura della Chips,
scostandosi dagli occhi i peli delle sopracciglia fatte crescere con la
magia.
«Fred e
George Weasley» li nominò allibita
l’infermiera, correndo ad aiutare Fred –o era
George?- nel portare il fratello ferito fino al lettino più
vicino.
La bocca di Alicia si
spalancò nel notare tante piccole ferite da taglio
disseminate per il viso del gemello, insieme ad un labbro spaccato e ad
una brutta macchia di sangue sul braccio sinistro. Cercò di
scendere dal letto ma l’infermiera –sempre detto
che quella non era umana-
l’ammonì stando si spalle.
«Non si
azzardi neanche, Signorina Spinnet»
Gelata sul posto, la
Grifondoro non ebbe altra scelta se non ritornare al proprio posto,
gettando a George –o Fred- uno sguardo preoccupato.
Incontrò gli occhi dell’altro fratello ed Alicia
ne approfittò per gesticolare. Indicò prima il
ragazzo ferito, poi disegnò un grande punto interrogativo
nell’aria. Il ragazzo sorrise malizioso, come al corrente di
una battuta che Alicia non poteva capire, e scrollò le
spalle ignorando le sua domanda.
La Grifondoro
gettò i capelli biondi all’indietro con un moto di
stizza, continuando a fissare il gemello ferito che si contorceva nel
lettino.
«Stia buono,
stia buono» cercò di calmarlo Madama Chips
«La rimetterò su in un baleno»
Poi si
voltò verso Fred –Alicia ormai era stanca di
chiedersi se fosse George- con cipiglio severo, le mani posate sui
fianchi.
«Cosa
diavolo è successo?»
Il gemello non parve
assolutamente in difficoltà, visto che con aria disinvolta
rispose «E’ caduto dalle scale»
La faccia
dell’infermiera dimostrava chiaramente ad Alicia che non se
la beveva affatto, ma d’altronde era con i gemelli Weasley
che stava parlando. Borbottando qualcosa di non chiaramente definibile
(«Ma tu guarda un po’..») filò
nella stanza segreta che nessuno studente aveva mai visto; si mormorava
contenesse tutti i medicinali che l’infermiera usava sui suoi
pazienti.
Approfittando della
sua assenza, Alicia si alzò e marciò velocemente
verso il lettino dove, quello che avrebbe dovuto essere George, muoveva
debolmente le gambe. Alzò il viso verso Fred ma, con
stupore, si accorse che quello si era letteralmente volatilizzato.
Si guardò
intorno, ma subito dopo Alicia sentì un caldo tocco sulla
mano destra e abbassò lo sguardo.
George Weasley le
sorrideva con una tenerezza nello sguardo mai vista prima.
«Gliel’ho
fatta pagare a quella mezza calzetta di Portiere..» un
attacco di tosse stroncò la sua frase, ma il sorriso allegro
non se ne andò.
Alicia, intanto, era
lo fissava con gli occhi sgranati «Tu mi vuoi dire che.. per me»
si indicò le sopracciglia, su cui il Portiere Serpeverde
aveva lanciato una Fattura Parruccona durante l’ultima
partita di Quidditch «Ti sei fatto pestare?»
George parve
estremamente indignato «Ehy, guarda che anche loro non sono
messi bene» un ghigno malandrino gli si disegnò
sul volto «Hanno fatto amicizia con i nostri sorci
verdi..»
Ma Alicia era talmente
stupefatta –piacevolmente
stupefatta- dalla semplice constatazione che George Weasley aveva
cercato di vendicarla, che non ascoltò alcuna frase di
riferimento ai sorci verdi. Sporse una mano e scostò
delicatamente un ciuffo di fiamma dal volto sereno del ragazzo, che
subito tornò serio e la fissò negli occhi. Gli
accarezzò con dolcezza una guancia, sfiorando un taglio
particolarmente profondo.
Sentì
appena le urla contrariate di Madama Chips («Ma cosa state
facendo voi?!» «Oh, se entrasse quel rospo della
Umbridge..»), totalmente concentrata su quegli occhi limpidi
e sul calore delle loro mani che non avevano mai smesso di stringersi.
«Non voglio
che tu ti faccia del male per me» mormorò.
George
tornò a sorridere, stringendole di più la mano ed
evitando di rispondere. Eppure, anche in quel silenzio, Alicia
percepì mille cose che George non le avrebbe mai detto, ma
che lei, in qualche modo misterioso e sconosciuto, potè
sentire sulla pelle.
*
Spazio
Autrice --
Salve. Okay, lo so,
tutto ciò è estremamente.. anormale.
CI RENDIAMO CONTO CHE
ALICIA SPINNET NON E' NELL'ELENCO DEI PERSONAGGI?
*riprende fiato*
Cioè, assurdo!
Dal primo momento che
mi è sorta in mente questa coppia -assurda, mai vista in
giro- l'ho amata. Non so perchè, ma
mi piace molto vedere George con Alicia (Ancora non posso pensarci che
lui si sia fatto una ex ragazza del fratello gemello morto .____. Ma
vebbeh.
Cooomunque, ecco colei
che ha letto la storia e l'ha definita accettabile TittiValechan91 <3
Grazie per aver letto <3
Gin
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