Mi è capitato di ritornare sui due signori in occasione del
Multifandom Drabble Fest, con due drabbline-prequel a Moonflow e
Macalania. Ve le propongo qui in coda. :)
Prompt: "Sai, quando si è molto
tristi si amano i tramonti..." (da "Il piccolo principe")
Sin ha aspettato a lungo, ma è
pericoloso fermarsi per strada qualche ora più del
necessario (sarà
il timore di non ripartire). Sert non ha la stoffa da Alto Evocatore,
ma fa del suo meglio per non venire meno ai suoi voti.
Quello che faccio, con qualche
rimpianto
“Potremmo...”
Sert si fermò sulla banchina
d'attracco dello shoopuf e gettò a terra la sua sacca,
guardando il
cielo. Era un caldo primo pomeriggio su Djose e sulle terre
confinanti, appena velato dalle nuvole.
“Ma suppongo che non possiamo.”
“Non ti seguo.”
Nemmeno lui sapeva perché avesse dato
voce a quella sciocchezza: il pellegrinaggio chiamava.
“Dovremmo avere un motivo per
fermarci.” Si voltò a fissare negli occhi il suo
guardiano.
“Dovrei avere un motivo per fermarci.
Non per un tramonto”, continuò piano.
“Non per una notte.”
Tornò a sentire l'inutilità che lo opprimeva e
l'aveva spinto a
fuggire via da Kilika fino a gettare la sua vita sull'altare di un
sacrificio in cui non aveva mai creduto.
Grion non distolse lo sguardo. “Esiste
un tale motivo?”
La domanda era onesta, come sempre. E
la tranquillità del suo guardiano era la sua
àncora, come sempre.
Chiedeva spiegazioni e si offriva di fornire rimedi, ma
“No”,
dovette rispondere con voce spezzata. Non c'era un singolo motivo
valido che avrebbe potuto anteporre alla speranza di tutta Spira.
Anche quando non era la sua.
“Dicono che quando si è molto tristi
si amino i tramonti”, disse quando si furono lasciati alle
spalle
la riva settentrionale del fiume. “E noi l'abbiamo appena
perso.”
“Forse non siamo molto tristi.”
“Forse.”
Prompt: Ho come l'impressione che il cuore diventi
sempre più debole in modo direttamente proporzionale a
quanto si desidera diventare forti (Hamasaki Ayumi, Fated)
Aveva sperato di non spezzarsi fino
alla fine.
Ghiaccio sottile rinforzato
Macalania è un punto di svolta per
molti. C'è quel fatto – quel tornare a battere
strada già
percorsa, quel bivio che indica la sicurezza di Guadosalam.
C'è il
calore di quattro mura in mezzo a una distesa ghiacciata e per molti
evocatori diventa uno specchio fin troppo fedele del deserto che si
sono scavati dentro. Tornano a casa per salvare l'ultima fiaccola
rimasta.
“Fermami”, chiese infine Sert,
sconfitto. Salutò l'ultimo straccio di dignità
che l'aveva
accompagnato in quel viaggio. E anche mentre si arrendeva
all'evidenza e con la voce supplicava il suo guardiano, e si odiava a
ogni sillaba, dentro di sé sapeva che non si sarebbe
fermato, non
fino a distruggersi alle porte di Zanarkand, forse oltre. Era stata
la sua scelta e il suo dovere, ma.
“Sorreggimi”, avrebbe
dovuto chiedere invece (non che Grion avesse mai fatto altro da
quando l'aveva conosciuto, ma non bastava più). Reggimi.
Sopportami.
Si sentì studiato. In silenzio. Sempre
in silenzio.
Grion gli porse infine una mano aperta
– che non era “Vieni, torniamo a casa insieme,
lasciamoci alle
spalle quest'incubo” e non era un abbraccio cui abbandonarsi
serrando fuori tutto il resto, d'altronde Grion non era nessuna delle
due cose. Quell'offerta era un sostegno e se la fece bastare.
Seguì docile le orme sulla neve fresca
e s'impose di non pensare né sentire fino a sera.
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