Virgin Love

di Hell Girl
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 Virgin Love

2° Capitolo

 

Non le conto più le notti passate a pregare perché il domani non venisse mai.
Ho perso sogni e amore, piango mentre la pioggia batte su di me
Voglio essere me stessa, ma come devo fare? In cosa credere, se non posso credere nemmeno in me stessa?
La risposta è troppo vicina perché possa vederla.
Verso lacrime nere, non ho nulla, solo tristezza inesprimibile a parole. Un dolore improvviso in tutto il corpo, non posso farcela da sola

 

~ ~
«Che cosa? Se voglio stare qui dovrei vivere da degli sconosciuti mamma?» chiese Nanako appena seppe che la madre doveva andare a lavorare all'estero per un lungo periodo indefinito. Logico che lei non volesse seguire la propria madre, qui aveva appena iniziato la scuola e poi c'era la sua amica Sakiko, di sicuro non sarebbe partita, ma non voleva dire che doveva andare ad abitare con degli amici di sua madre ma sconosciuti per lei. Era grande abbastanza per vivere indipendentemente. Non aveva bisogno di una balia, ma a sua madre non interessava, non poteva lasciarla vivere da sola in quella casa.
Ormai Nanako aveva capito che non poteva fare altro. Era inutile discutere con sua madre, infondo lei aveva preso dalla propria mamma la testardaggine.

Quel pomeriggio solare stava preparando le valige per abitare in un nuovo ambiente. Quella sera stessa si sarebbe trasferita, perchè l'indomani sua madre sarebbe partita.
In due valige aveva riempito ogni spazio che c'era con tutti i suoi vestiti primaverili ed estivi.
Ma continuava a chiedersi come potesse un genitore lasciar vivere una ragazza di sedici anni vivere in una casa in cui si trovavano tre maschi. Da cosa le aveva detto la madre, sarebbe andata a vivere con due ragazzi della sua stessa età e un'uomo che dovrebbe essere il padre di uno dei due ragazzi.
Chissà che le passava per la testa.
Non poteva evitare di pensarla così.
 

«Allora Nanako, io ti presento a loro e poi me ne vado che devo ancora preparare tutto per il viaggio» disse la signora davanti alla casa del suo amico in cui sua figlia avrebbe dovuto vivere.
«Ok mamma» rispose la ragazza.
Da una parte era elettrizzata di un nuovo cambiamento, una nuova routine, avrebbe conosciuto nuova gente, era una nuova esperienza.
Ma dall'alra parte, aveva paura che le cose non sarebbero andate bene. Non aveva nessuno con cui confidarsi siccome erano tutti maschi, avrebbe dovuto cambiare le sue abitudini e di sicuro non poteva starsene ferma senza aiutare. Le sarebbe sembrato troppo strano.
Suonato il campanello qualcuno di innaspettabile aprì la porta.
«Ma tu sei il ragazzo strano dell'altra volta!» esclamò Nanako appena lo vide. Era molto sorprese nel vederlo lì.
«Strano?» chiese il ragazzo arrabbiato.
Fukaao Shouji le stava davanti con in volto un'espressione non molto amichevole. Accanto a lui c'era Matsumoto Daiki che le sorrideva dolcemente. 





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