And if I go insane, will you still let me
join in with the game?
-Ho portato una chitarra, pensavo ti andasse una
suonatina insieme…-
-Per me va bene, ma la chitarra è una e noi
siamo due, Syd.-
-Oh.-
Il giovane chinò il capo, coprendosi lo
sguardo di folti ricci scuri.
-Hai ragione, che sciocco sono!- rise, la voce
un po’ incrinata.
E David, in quella risata isterica, riconobbe le
risatine che Syd faceva da piccolo, quando aveva
paura dell’uomo nero, quella figura oscura che vuole venire a
prendermi, sai?
-Non è successo niente, Syd. Non fa nulla.-
Gli si avvicinò, ma l’altro quasi
gli sbatté la cassa acustica sullo stomaco.
David si svegliò di soprassalto, complice
un raggio di Sole che filtrava dispettoso dalle persiane e che lo colpiva in
pieno volto.
Syd, la chitarra,
il nulla… Era tutto un sogno?
Si rigirò tra le lenzuola, in cerca del
coraggio per tirarsi su da quel letto sfatto, ma con la testa andò a
cozzare contro qualcosa di duro.
Si portò una mano alla fronte imprecando,
cercando con sguardo assassino la fonte di tanta sofferenza.
Non appena ebbe incrociato il suo sguardo, il
legno spagnolo parve sorridergli.
E David non fu da meno.
-Suona anche per me, David. Suona per
noi.-
Angolo autrice.
Non
chiedetemi cosa sia ‘sta cosa, perché non saprei dirvelo nemmeno
io.
L’ho
scritta tempo fa e abbandonata nei meandri della mia USB, dimenticandomene in
fretta.
Due
minuti fa l’ho ritrovata e niente, ho deciso che si meritava un attimo di
visibilità pure lei.
Teoricamente,
è ambientata nel giorno 07 luglio 2006, data che tutti voi conosceranno.
Mi
ha sempre incuriosito questo fatto: 07/07/06, una data quasi perfetta, quasi
magica, ma rotta da quell’ultima cifra estranea a tutto.
Secondo
me è una data molto adatta all’animo di Syd:
lui, che la perfezione l’ha quasi rasentata, e che eppure non è
mai riuscito a raggiungerla… Secondo una mia
stupida congettura, credo quasi che l’abbia fatto apposta a lasciarci
durante quel giorno un po’ sconclusionato, quasi a dire “Hey! Guardatemi! Potevo morire in un fottuto giorno
inusuale e invece me ne sono andato in un giorno anonimo, anche se anonimo non
lo è per davvero.”
Seriamente,
non fate caso al mio squilibrio mentale: due ore ininterrotte d’inglese
danneggiano anche i cervelli più sani (e quando mai il tuo è
sano? *POV altri*),
figuriamoci quelli già debilitati come il mio! (ah, ecco! Ci pareva
strano! *POV altri*).
Che
altro devo dirvi?
Amo
Syd e David, li amo davvero molto, e questo mio
scritto non vuole essere altro che un breve omaggio a loro due.
Saluti
e baci *schiva i pomodori*
Dazed;