Solo una cotta estiva!
Ron, Harry e Hermione
solevano trascorrere ogni estate insieme dall'anno in cui
terminò la guerra contro Voldemort.
Continuarono questa
tradizione anche quando i loro nuclei familiari si espansero e i
pargoli, da loro generati, raggiunsero l'adolescenza.
Ogni anno era
abitudine cambiar luogo, nell'intento di accontentare i desideri di
tutti.
L'estate in cui,
però, la piccola Rose, ormai non più tanto
bambina, compiva 16 anni, Fleur e Bill, insieme ai loro figli minori,
Dominique e Louis, invitarono i suddetti cognati a trascorrere le
vacanze dai genitori della francese.
Victoire Weasley e
Teddy Lupin erano convolati a nozze l'anno prima, preferendo passare da
soli la loro prima estate da coniugi.
Hermione era contenta
di poter visitare nuovamente la Francia, senza contare che uno dei suoi
più grandi desideri era sempre stato quello di
scoprire il luogo in cui si ergeva Beauxbatons.
In tutti quegli anni
Fleur si era sempre rifiutata di rivelarglielo, così come la
sorella Gabrielle.
-Francesine altezzose-
si ripeteva Hermione nella sua testa.
Dal momento
dell'invito, bastò solo un giorno per preparare tutto
l'occorrente e , grazie a una passaporta, raggiunsero la loro meta
estiva in meno di cinque minuti.
I saluti con il
signore e la signora Delacour sembravano non finissero più e
quest'ultimi invitarono gli ospiti a rimanere in Francia fino al
termine delle vacanze estive.
"Ma è
magnifico!!!" esclamò Albus, che non vedeva l'ora di
tuffarsi nell'acqua limpida del Mediterraneo.
"Facciamo a chi arriva
prima alla spiaggia?" chiese James con un sorriso a trentadue denti.
"Solo
perchè hai passato l'esame di materializzazione non
è che devi smaterializzarti ogni cinque secondi!"
replicò l'altro, sbuffando.
"Questa frase l'ho
già sentita..." disse Ginny, sorridendo in direzione di suo
fratello Ron.
Il trio rise di gusto.
"Fred e George
facevano la stessa cosa, un'invidia..." confessò Ron "ma non
ti preoccupare Albus... quando anche tu passerai l'esame ti renderai
conto che è una sciocchezza!"
"Certo, dopo essere
bocciato per mezzo sopracciglio!" disse Harry simulando dei colpi di
tosse.
"Ehi!! Sai che
è stato totalmente ingiusto!!"
Mentre Ginny e
Hermione ridevano delle scuse di Ron, James si materializzò
e, nel contempo, Albus e Rose, seguiti da Lily e Hugo inforcarono un
manico di scopa e arrivarono volando alla spiaggia.
"Potevano almeno
aspettarci!" disse Bill guardando i figli che, solitamente, non
andavano di loro iniziativa da nessuna parte se non fosse stato loro
concesso dai genitori.
"Sono ragazzi...
lasciali andare!" replicò la signora Delacour
ragionevolmente.
"Se volete potete
andare anche voi..." concesse Fleur, facendo un sorriso ai suoi figli.
I due sorrisero
riconoscenti alla madre e corsero verso la spiaggia senza prendere le
scope, di cui avevano il terrore. Solo Victoire, infatti, aveva
ereditato la passione per il Quidditch come suo padre.
Quando James
arrivò sulla spiaggia stabilita la trovò
affollata, ma se non altro era sicuro che in quel posto ci fossero solo
maghi.
Era uno dei tanti
luoghi protetti dal Ministero della Magia, attraverso incentesimi
respingi babbani.
In pochi istanti,
James si ritrovò in costume e si tuffò in acqua.
Rose, Albus, Lily e
Hugo arrivarono poco dopo alla meta e videro James intento a immergersi
in quell'acqua limpida e trasparente.
I ragazzi lo
raggiunsero subito, mentre le due ragazze posizionarono i propri
asciugamani sotto un ombrellone che James si era premurato nel far
apparire ( solo lui infatti, avendo compiuto 17 anni poteva praticare
la magia al di fuori di Hogwarts).
Quando si levarono i
vestiti, rimanendo in costume e posizionandosi sopra i propri
asciugamani, iniziarono a spettagolare.
"Certo Louis sta
diventando proprio carino!" commentò Lily, ormai
quattordicenne, intavolando una conversazione.
Rose sorrise.
"Non iniziare anche tu
a fare queste osservazioni! Abbiamo già in famiglia chi si
è innamorato di un proprio cugino..."
Lily sorrise maliziosa.
"Secondo te il mio
caro fratellone si è accorto della cosa?"
"Non saprei... James
è abbastanza sveglio su questi argomenti, ma quando si
tratta di qualcosa che lo riguarda personalmente è ben lungi
dall'esserlo!" rispose Rose con un sospiro.
"Povera Dominique,
è da un anno che gli sta dietro!"
"Ho cercato di dirle
che sono cugini, ergo, la cosa non è fattibile, ma niente!
Forse per i francesi è diverso!" ipotizzò Rose.
"E' nata e cresciuta
in Inghilterra! Comunque lei difende il suo sentimento dicendo che
anche i nonni Arthur e Molly sono cugini!"
"Si, ma loro non sono
cugini di primo grado!!" precisò Rose, caratteristica che
aveva preso decisamente dalla madre, Hermione.
Improvvisamente,
un'ombra coprì il sole a cui le due ragazze si erano esposte.
Le due cugine
interruppero la conversazione all'istante e un ghigno, che nessuna
delle sue si aspettava di sentire, arrivò inconfondibile
alle loro orecchie.
"Bene bene bene...
Potter e Weasley... che piacere incontrarvi!"
Rose alzò
lo sguardo all'istante e, quando si rese conto che davanti a lei c'era
davvero Scorpius Malfoy in costume da bagno, quasi le prese un infarto.
"Ciao Malfoy... che ci
fai qui?" chiese lei con voce flebile.
"Beh... è
la stessa cosa che stavo per chiedere a voi... noi veniamo in vacanza
qui tutti gli anni!"
Scorpius non era mai
stato scortese con nessuno della famiglia Weasley e Potter.
Nonostante questo,
adorava fare a gara con Rose su chi avesse i voti migliori.
Inutile dire che
entrambi bravissimi, si compensavano: se Malfoy era più
bravo di lei in Pozioni, Rose era più brava di lui in
Erbologia. La stessa cosa valeva per le materie più futili:
Rose era una schiappa a giocare a Quidditch (anche se sapeva benissimo
inforcare un manico di scopa), ma era senz'altro riuscita a ingraziarsi
la professoressa Cooman e quindi prendere voti alti dove Scorpius era
manchevole (solo perchè Divinazione era una materia molto...
astratta).
Tra l'altro Rose
teneva nascosto alla madre quanto adorasse la professoressa Cooman per
paura di essere diseredata o disconociuta.
"Noi siamo qui in
vacanza con i nostri cugini..." rispose Lily con noncuranza.
"Ah si... i cugini
francesi... come scordarseli!" disse Scorpius con un sorriso ironico.
"Cosa vorresti dire?"
La domanda in
questione non fu posta da nessuna delle due ragazze che Malfoy aveva di
fronte, bensì da James Sirius Potter che era appena uscito
dall'acqua.
Lo seguivano tutti i
coetanei Weasley più suo fratello Albus, compresi Louis e
Dominique che non si erano fermati sotto l'ombrellone, troppo ansiosi
di godere delle onde e della compagnia dei cugini.
Scorpius, dapprima
sorpreso, sorrise sereno.
"Intendevo dire che
non si scordano facilmente perchè, se non vado errato, sono
gli unici della famiglia Weasley a non essere capitati a Grifondoro,
bensì a Corvonero!"
James, a quelle
parole, si rilassò.
"Allora Malfoy? Come
stanno andando gli allenamenti di Quidditch estivi?" chiese Albus con
tranquillità.
"Bene Potter, grazie
di avermelo chiesto... comunque stasera, se volete, siete tutti
invitati alla mia casa estiva... ci sarà da divertirsi!"
"Emh... non per essere
scortese Malfoy, ma non credo che nostro padre" disse Hugo
indicando lui e Rose "sarebbe molto d'accordo se noi frequentassimo...
ecco... come dire..."
"Diciamo che zio Ron
ha un po' di pregiudizi!" gli venne in soccorso Lily.
Scorpius si
avvicinò a Rose e Lily e abbassando la voce disse loro: "Lo
potete trovare un modo di venire se vi informo del fatto che ho sentito
buona parte della vostra precedente conversazione?"
Le due sbiancarono,
immaginando la scena di Malfoy che rivelava a James la cotta che
Dominique aveva nei confronti di quest'ultimo.
"In fondo nostro padre
non è poi così... caparbio, no? Potremmo
convincerlo!" disse Rose con un sorriso falsissimo ai suoi cugini.
Hugo la
guardò scettico.
"Do a te l'onore di
chiedergli il permesso allora, sorellina!".
"Ti darò
una mano io..." disse Lily stringendole il braccio per rassicurarla.
"Anch'io ti aiuto a
convincere lo zio!" disse Albus con un sorriso.
"Mi unisco a voi,
allora!" disse Dominique, solitamente così timida.
Lily guardò
stupita la cugina, ma Rose no: in fondo sapeva che voleva loro bene.
"Certo che
è proprio una bella giornata, oggi!" sentenziò
Hermione tranquilla.
"Non vedo l'ora di
prendere un po' di sole!" disse Ginny sbuffando, indicando la propria
pelle lattea.
"Sei bella
così come sei, amore!" disse Harry, meritandosi un bacio da
parte della moglie.
"Oddio ma voi ancora
con queste smancerie?" chiese Ron scorbutico.
"Più che
altro mi stupisco che, dopo tutti questi anni, tu non ti ci sia ancora
abituato!" rispose Ginny inacidita dalle parole del fratello.
"Miseriaccia Ginny,
sei mia sorella!" disse Ron, nel mentre raggiunsero la spiaggia.
"E tu sei mio
fratello! Non mi sembra che ti abbia mai detto niente! Neanche quando
stavi con quell'oca della Brown!"
"Già...
quell'asina giuliva" commentò Hermione, dicendo mentalmente
addio alla bella giornata.
"Ci rendiamo conto che
stiamo parlando di una cosa accaduta più di vent'anni fa?
Che vuoi che ce ne importi della Brown?"
"Effettivamente
Potter, proprio niente!"
Ginny e il trio si
girarono di scattò verso la figura pallida e conosciuta.
"Guarda guarda chi si
rivede... il nostro caro furetto bianco!" disse Ron , alludendo alla
trasfigurazione che il finto Malocchio Moody aveva esercitato su Malfoy
al quarto anno.
"Sei ripetitivo
Weasley... non credevo che l'avrei mai detto ma... Potter ha
ragione: sono cose passate... accadute decenni fa!"
Le orecchie di Ron si
tinsero di uno sgradevole rosso porpora.
"Non ci presenti tua
moglie, Malfoy?" chiese Ginny cercando di cambiare discorso.
La donna chiamata in
causa sorrise alla rossa, che ricambiò prontamente.
"Piacere... io sono
Astoria Greengrass..."
Le due si strinsero la
mano e così fecero tutti quanti, persino Ron che dovette
ammettere a se stesso che, perlomeno, Malfoy non aveva cattivi gusti in
fatto di donne.
"Perchè
stasera non venite a casa nostra? Sarebbe bello poter conoscerci
meglio!" propose Astoria affabile.
Draco
sghignazzò ironico.
"Non credo che Weasley
sia molto felice all'idea di trascorrere una serata con dei Serpeverde,
o sbaglio?"
Ron stava per
rispondere che aveva perfettamente ragione quando Harry gli
pestò un piede.
"No, dai, in fondo ha
ragione Harry... è passato tanto tempo..."
Malfoy
inarcò le sopracciglia sorpreso, ma al contempo lieto.
"D'accordo allora,
venite da noi stasera alle dieci... casa nostra è proprio
dietro l'angolo!"
Dopo aver racimolato
tutto il coraggio Grifondoro che aveva in corpo, Rose chiese a Ron il
permesso di andare da Scorpius, sostenendo che il ragazzo aveva
invitato anche tutti gli altri suoi cugini e che, sicuramente, Harry e
Ginny avrebbero mandato i loro figli.
"Ti prego... solo per
questa volta!"
Rose non si aspettava
certo che lo stesso Ron sarebbe andato quella sera dai Malfoy, cosa che
il padre aveva tenuto volutamente nascosto.
"Certo... ma non fate
tardi!"
In fondo lui sarebbe
stato lì a controllarli a suo piacimento, senza che loro lo
sapessero.
I ragazzi avevano
appuntamento alle nove: Scorpius si fece trovare fuori casa sua e
lì accompagnò all'interno, un lusso sfrenato che
lasciò sorpresi la maggior parte dei ragazzi.
"Sai già
come trascorrere la serata?" chiese James.
Scorpius si
voltò verso di lui sorridendo.
"Certo"
"In che stanza...?"
Rose non sapeva come continuare la domanda.
"In camera mia...
mamma e papà stasera hanno ospiti, non voglio disturbarli."
Nessuno
parlò mentre raggiungevano la stanza del Serpeverde.
Quando Scorpius
aprì la porta della camera, i ragazzi rimasero a bocca
aperta: la stanza era grandissima, senza contare un bagno personale e
una specie di ripostiglio.
Il letto era a due
piazze e Scorpius fece cenno agli latri di mettersi a sedere sopra di
esso.
"Allora... cosa avevi
in mente?" chiese Albus curioso.
"Conoscete "il gioco
della bottiglia"? E' essenzialmente babbano."
Quasi tutti fecero di
"no" con la testa, tranne Rose e Hugo.
Scorpius
spiegò le regole, aggiungendo delle varianti.
"Voi potete scegliere
tra "baciare", "parlare" e astenervi. Potrete usufruire della terza
scelta solo una volta, mentre se sceglierete le prime due dovrete
andare dentro quello sgabuzzino. Tutto chiaro?"
"Come "baciare"?!
Siamo tutti cugini!" commentò James, facendo arrossire
Dominique.
Scorpius
ghignò.
"Non per forza
"baciare" in quel senso! Anche un innocente bacio sulla guancia."
Tutti furono
rincuorati da quelle parole.
Scorpius
posizionò la bacchetta, che fungeva da bottiglia, e
iniziò a farla girare con la bacchetta di James.
Il primo che
capitò fu Albus.
"Parlare" disse
tranquillo.
"Vai nello
sgabuzzino..."
La
bacchettà girò di nuovo e Lily si
ritrovò a seguire suo fratello.
In cinque minuti, Lily
fu costretta a rivelare qualcosa che Albus non sapeva.
"A Dominique piace
James!"
Lily si
tappò la bocca, rendendosi conto di cosa avesse detto.
Non sapevano, infatti,
che Malfoy aveva stregato lo sgabuzzino e all'interno di esso si poteva
dire solo la verità.
"Cosaaa? Ma sono
cugini!"
Lily lo
pregò di non dire niente a James e lui, suo malgrado,
giurò di non farlo.
"Cosa hai fatto a
quello sgabuzzino, Malfoy? Sei proprio una Serpe!!" inveì
Lily acida.
"Perchè
c'è qualcosa che non va, Potter?"
Lily si morse la
lingua per non rispondere, mentre Rose iniziò ad avere uno
strano presentimento.
La bacchetta
girò di nuovo e questa volta toccò
Louis, che si astenne.
"Dai, non sai proprio
divertirti!" lo schermì James.
Scorpius sorrise e
stavolta toccò a Dominique.
"Parlare" disse lei
con voce tremante.
Si avviò
verso il ripostiglio e, quando James la seguì al suo
interno, pensò di morire.
Albus, Lily e Rose si
guardarono a metà tra il terrorizzato e l'impaziente.
Dominique
guardò il bel cugino arrossendo.
"C'è
qualcosa di cui vorresti parlarmi Domy? Sinceramente non vedo il senso
di questo gioco, comunque..."
"Sono innamorata di
te, James!"
Dominique si
portò le mani alla bocca come aveva fatto la cugina poco
prima.
James rimase
sconcerato, pensando che lei lo stesse prendendo in giro.
"Stai scherzando,
vero?" disse lui sull'ironico, con occhi giocosi, cosa che fece ancora
più impazzire la mezza francese.
"Sei così
bello quando fai così..."
"Lo so, lo so..."
rispose l'altro, facendosi passare una mano tra i capelli, sfoggiando
uno sguardo seducente per scherzo.
Dominique, intanto,
voleva uscire di lì il più presto possibile e, al
contempo, rimanere in quella posizione in eterno.
Gli occhi color
nocciola di James erano incollati nei suoi.
"Tu... stai facendo
sul serio?" disse dopo un po' il ragazzo, vedendo che lei non rideva.
"Si" disse Dominique
nuovamente, incapace di mentire.
James
abbracciò la cugina, non sapendo come comportarsi.
"Ti voglio bene,
tanto, ma sai che non può esserci niente tra di noi..."
La ragazza
annuì: si aspettava quelle parole, anche se avrebbe
preferito non sentirle.
Era molto
più facile illudersi che accettare la realtà.
Quando uscirono da
quello sgabuzzino, si accorsero dello sguardo preoccupato di tre dei
presenti.
Ron e Hermione assieme
a Harry e Ginny arrivarono puntuali a casa Malfoy.
Astoria
aprì loro la porta con uno dei sorrisi più
accoglienti che potesse elargire.
"Accomodatevi pure!"
"Grazie" dissero
Hermione e Harry contemporaneamente.
Li
accompagnò in salotto e questi si sedettero su una delle
poltrone sfarzose presenti nella stanza.
Draco Malfoy li
raggiunse poco dopo e, per la prima volta da quando si conoscevano,
regalò loro un sorriso sincero.
"Dato che i nostri
figli sono amici... credo che dovremmo provarci anche noi, o no?"
Malfoy era sulla
difensiva, ma, al contempo, avendo lui stesso proposto la cosa, fece
trasparire la voglia di lasciarsi buona parte del passato alle spalle.
Al turno di Hugo
questo si astenne e, nell'occasione di ciò, James non fece
nessun commento.
Ora che tutti tranne
Louis, Hugo e Rose erano consci di cosa succedesse all'interno di quel
piccolo spazio, nessuno era così desideroso di entrarci di
nuovo.
La
bacchettà girò un'altra volta e uscì
Scorpius.
"Baciare" disse lui
sicuro di sè.
Quando
entrò nello sgabuzzino sapeva chi gli avrebbe fatto
compagnia.
Aveva truccato il
gioco per tutto il tempo e, quindi, non si sorprese di vedere entrare
una Rose Weasley rossa fino alla radice dei capelli.
"Quale gioia averti
qui, Weasley!" disse Scorpius, suo malgrado costretto alla
sincerità.
"Grazie..." rispose
lei senza pensarci.
"Allora... dove vuoi
che ti baci?"
Rose si
sentì strana, come se non avesse il controllo delle proprie
parole.
"Sulle labbra!"
Scorpius sorrise quasi
ghignando.
Si stava divertendo
troppo.
"Quindi ti piaccio?"
chiese ancora lui, ben sapendo che la Grifondoro avrebbe risposto
contro la sua volontà.
"Si... " disse Rose
"tu ricambi?"
"Ovvio!" rispose,
prima di catturarle le labbra in un bacio mozzafiato.
Rose si
aggrappò alla schiena di Scorpius, mentre lui le infilava le
dita tra i capelli.
"Quindi lavori al San
Mungo, Astoria? Un lavoro impegnativo, ma anche gratificante!"
constatò Hermione affabile.
"Si, decisamente!"
rispose lei sorridendo.
"Non per
interrompervi, ma non è che potremmo vedere cosa stanno
combinando i nostri figli?" chiese Ron in ansia.
"Cos'hai paura che
succeda? Sono tutti in camera di Scorpius!" rispose Draco.
"Non lo so..
però insomma credo che sia meglio controllare...ahi!!
Hermione, perchè mi pesti il piede??"
Astoria rise: "E'
normale essere preoccupati in veste di genitori! Vi accompagno nella
camera di Scorpius!"
"Da quanto ti
piaccio?" chiese Scorpius mentre continuava a baciarla sul collo.
"Da due anni...mmh!"
Scorpius le
accarezzava la schiena mentre, infervorato, alternava baci sulle labbra
a baci più intensi.
"Che strano
però... insomma... ci siamo trovati nello stesso luogo di
villeggiatura! Che fortuna!" disse lui tranquillo.
Lei, invece,
arrossì di botto.
"Non è
proprio "fortuna"..." ammise Rose.
Scorpius si
staccò da lei per guardarla in faccia.
"Cos'è
stata, allora?"
"Sono stata io" ammise
Rose.
"In che senso?" chiese
lui strabuzzando gli occhi.
"Dominique viene qui
tutti gli anni e sa che tu fai lo stesso. Le avevo detto che mi piacevi
e allora ha convinto sua nonna e sua madre a farci venire tutti qui
quest'anno!"
"Vuoi dire che se
siete qui è grazie al fatto che ti piaccio?"
"Beh, direi di si!"
Lui la
guardò con dolcezza.
"Anche tu mi piaci da
parecchio!" disse infine, per poi riniziarla baciare.
La mano del ragazzo
scese sul fianco di Rose e stava per spostarsi verso i glutei quando...
"COSA STATE FACENDO???"
Ron aveva visto con i
suoi occhi sua figlia e Scorpius Malfoy baciarsi, per poi
appropinquarsi a fare altre cose!
Rose, ancora dentro lo
sgabuzzino rispose la verità.
"Ci stiamo baciando!"
A quella inutile
conferma, Ron si premette una mano contro il cuore pensando di subire
un infarto da un momento all'altro.
"Vuoi dire che anche
loro...?"
Ron si girò
con aria spaesata verso suo figlio e i nipoti.
"Beh, a Dominique
piace James, quindi non so se si sono baciati!"
A quelle parole non
solo Dominique pregò Merlino che il pavimento la
inghiottisse seduta stante, ma anche James arrossì senza
alcun motivo apparente.
Ron si girò
lentamente verso i due con sguardo sconvolto.
"Ma... ma... ma voi
siete CUGINI! E' INCESTO!!!"
Quando si fu calmato,
James raccontò allo zio la vera versione dei fatti.
"E' stata solo una
cotta estiva per Dominique... le passerà!"
Ron volle credere a
quelle parole e la notizia che si era sparsa per tutta la famiglia
Weasley, su una possibile realzione tra i due cugini, fu subito messa a
tacere.
Hermione
cercò di calmare Ron sulla questione "Rose e Scorpius":
indovinate con quale frase?
"E' solo una cotta
estiva!"
In realtà
era ben lungi dall'essere semplicemente una "cotta estiva" e questo si
riscontrò con il passare degli anni.
Rose e Scorpius si
misero insieme e si sposarono, due anni dopo aver finito Hogwarts.
Ogni volta che
ripensavano a come era iniziato tutto, non potevano fare a meno di
riderne.
Senza
l'estate,QUELL'ESTATE, forse non avrebbero mai trovato il coraggio di
dichiararsi.
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