Freedom

di kappinias
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Libertà. Cos’è la liberta veramente? Kurt si era posto tante volte quella semplice domanda, senza mai riuscire a trovarvi una risposta soddisfacente. Lui aveva creduto di essere libero, ne era stato fermamente convinto. Si era illuso di poter raggiungere un giorno la completa autonomia, e non dover più rispondere a nessuno delle sue azioni, se non a se stesso. Poi era cresciuto, e ai suoi occhi tutto era cambiato. Non era libero, non lo era mai stato in quell’angolo di mondo chiamato Lima. E forse non avrebbe mai potuto esserlo ovunque andasse, forse la libertà era solo un’illusione, un concetto astratto inventato dagli uomini per ingannare i loro simili e, chissà, anche loro stessi. Erano proprio loro, gli uomini, a precludersi ogni possibilità di libertà, e al tempo stesso ne erano l’ostacolo maggiore, con i loro numerosi giudizi su ciò che fosse giusto o sbagliato. Forse nell’utopia di una società perfetta sarebbe stato davvero possibile essere liberi, ma non nel mondo reale. Lui per esempio era prigioniero del pregiudizio ma, ancora di più, di uno dei concetti ritenuti alla base della natura umana. Gli uomini s’innamorano di donne, questa era la normalità, la verità universalmente riconosciuta. Fin da quando era piccolo Kurt aveva potuto vedere in televisione, e più avanti leggere nei libri ,bellissime storie di amore etero, ma mai aveva sentito parlare di uomini che amano altri uomini, nessuno sembrava prendere in considerazione questa possibilità. Quando aveva capito di essere gay, per lui era stato uno shock. Era sempre stato differente dagli altri ragazzi, non condivideva gli stessi interessi, ma mai avrebbe creduto di essere tanto lontano da loro. Ormai era cresciuto abbastanza da capire quanto non fosse ben vista la diversità, così aveva deciso di tenere quel segreto per se. Per anni aveva vissuto nascondendo la verità a tutti, a volte persino a lui, fino a quando era entrato nel glee club. Là aveva sentito di poter essere finalmente accettato, ma fare outing non gli aveva restituito la sua libertà, non gli aveva permesso di poter essere se stesso, come avrebbe sperato. Non era mai stato libero, e anche ora che aveva Blaine,non poteva girare per Lima mano nella mano con lui, non poteva baciarlo sul prato dei giardini pubblici. Eppure fin da piccolo avrebbe potuto giurare di vivere per la libertà, per quella sensazione inebriante che porta con sé, e per la promessa di un futuro migliore, senza nessuno che lo discriminasse per quello che era. Ma tutto questo, il sospetto che non esistesse, avrebbe dovuto fermarlo, trattenerlo dall’inseguire il suo più grande ideale? No, certo che no, forse la vera libertà stava nella ricerca della libertà. O forse anche quello era un vuoto gioco di parole, ma Kurt non avrebbe mai potuto esserne certo, e nel dubbio, valeva la pena rischiare. Baciò il suo ragazzo, lo avvicinò a se con un gesto deciso, e le loro bocche rimasero a lungo unite, nella piazza principale di Lima di una domenica pomeriggio, mentre grandi e piccini si giravano a osservarli. Alcuni lo avrebbero visto come un bellissimo gesto d’amore, altri si sarebbero lamentati per la scena poco educativa che i loro bambini erano stati costretti a vedere, ma Kurt in quel momento ne ebbe la certezza: la libertà esisteva, e aveva il dolce sapore delle labbra di Blaine.




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