farfalle
Appena Chuck vide Blair in lontananza sentì quelle maledette
farfalle scombussolargli nuovamente lo stomaco. Era inutile, non
volevano proprio saperne di lasciarlo in pace.
Quando la vide passare accanto a lui, senza degnarlo di uno sguardo, gettò a terra la sigaretta fumata a metà.
-Non è necessario Bass. Disse lei con fare sprezzante.
-Il fumo potrebbe fare male al...
-Lasciami in pace! Esclamò esasperata ma lui, dapprima la
trattenne per un braccio, poi la seguì fino ad una panchina
appartata del cortile.
-So della proposta di Nate. Esordì tutto d'un tratto cercando di rimanere impassibile.
-Sai cosa? Avveva improvvisamente catturato tutta la sua attenzione. La voce le uscì stridula.
-So della proposta di Nate. Ripetè Chuck con tono piatto.
-Allora saprai anche che ho deciso di non accettare. Ribattè lei cercando di riprendere la calma.
-Ma...
-Ma cosa? Se questo bambino non potrà avere accanto suo padre
preferisco crescerlo da sola! Ribattè ostentando rabbia e sicurezza insieme.
-Mu tu e Nate...Insistette.
-No, io e Nate non l'abbiamo fatto, sei contento ora? Era esasperata. -Lo
desideravo davvero, ma poi, dopo quello che è successo tra di
noi io non ce l'ho fatta. Ammise sconfitta.
-Allora perchè lui...Sentì la voce tremargli: tutte quelle farfalle stavano facendo un gran casino.
-Mi vuole bene, come ad una amica.
Chuck si accorse di quanta fatica dovsse
esserle costato pronunciare la parola amica e sentì una tenerezza
infinita.
-Non voleva lasciarmi sola. Terminò.
-Non sarai mai sola, se mi permetterai di restarti accanto. Rispose
Chuck, baciandola sulla fronte, con una dolcezza che non credeva
sarebbe mai stato capace di esprime nei confronti di una ragazza.
Ma lei era Blair, la sua Blair: lei era diversa da tutte le altre.
Lo guardò negli occhi, sembrava sincero. Ripensò alla
sera del suo compleanno, alle farfalle che gli aveva intimato di
uccidere.
Quella parole erano la prova che lui non l'aveva fatto.
-D'accordo paparino. Lo canzonò prima di posare le sue labbre su
quelle di lui e rendersi conto di quanto infinitamente le fossero
mancate.
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