Pokémon
Journeys
Cap.1:
Comincia il viaggio
Una nuova giornata di
sole stava iniziando nella pacifica cittadina di
Borgo Foglianova, ma non era una giornata come le altre, infatti era il
giorno in cui alcuni giovani del posto cominciavano il proprio viaggio
come Allenatori di Pokémon, e uno di quelli era Alex, un
ragazzo dall’aria allegra, i capelli neri a spazzola e gli
occhi verdi. Era da quando aveva solo 10 anni che aspettava quel
momento, e ora che era diventato quindicenne, poteva finalmente
cominciare, e il primo passo era quello di andare al Laboratorio del
Professor Elm, il quale il giorno prima aveva annunciato che avrebbe
fatto una sorpresa ai primi ragazzi che si fossero recati da lui. Non
volendo farsi sfuggire una simile occasione, quella stessa mattina si
alzò abbastanza presto, si fece una bella doccia e si
vestì, indossando un paio di pantaloni leggeri e una
maglietta nera a mezze maniche, per poi scendere le scale e fare
colazione insieme alla madre
-Non sei contento,
tesoro? Oggi è il gran giorno- chiese la
madre.
-Certo che lo sono, mamma- rispose il ragazzo, mangiando con gusto i
suoi biscotti preferiti -E sono anche curioso di vedere in che cosa
consisterà la sorpresa del Professore- aggiunse, per poi
scuotere un attimo la testa -Ah, quasi dimenticavo! È
arrivato il mio PokéGear?-
-No, non ancora, mi dispiace, ma mi hanno detto che lo consegneranno
appena possibile, forse nel pomeriggio-
-Oh… va bene, vorrà dire che
aspetterò- ribatté il giovane, alzandosi da
tavola e prendendo il suo giubbotto di jeans -Ci vediamo- disse infine,
salutando la
genitrice e dirigendosi cosi verso il Laboratorio
Il Laboratorio non era altro che un semplice edifico a due piani, di
costruzione semplice ma anche bello da vedere. Nel piano superiore si
poteva trovare l’abitazione della famiglia del Prof, mentre
in quello inferiore il Laboratorio vero e proprio, dentro il quale lo
stesso Elm passava gran parte delle giornate conducendo varie ricerche
e studi importanti. Da bambino, Alex l’aveva visitato
parecchie volte, alcune anche per studiare le basi su come diventare un
bravo Allenatore, ma non si sarebbe mai aspettato di doverci andare per
qualcosa di importante, specie se era richiesto dallo stesso Professore
“Sono cosi emozionato…” pensò
Alex, avvicinandosi davanti alla porta dell’edificio e
tenendosi pronto a bussare…
-Oh… cosi sarebbe questo il Laboratorio del Prof. Elm- disse
una voce a lui sconosciuta, attirando all’improvviso la sua
attenzione
-Uh? Ma chi è stato?- disse a bassa voce Alex, cercando di
capire da dove venisse quella misteriosa voce
Istintivamente, il ragazzo girò l’angolo e
notò un ragazzo che stava spiando il Laboratorio da una
finestra. Tale ragazzo era alto più o meno come lui, portava
dei pantaloni color blu scuro e indossava una giacca nera dai bordi
rossi, aveva gli occhi castani e i suoi capelli erano lunghi fino alle
spalle e neri come l’ebano, fatta eccezione per qualche
ciocca rossiccia. Incuriosito, Alex fece come per avvicinarsi per
chiedergli che cosa stesse facendo, ma come incrociarono gli sguardi,
il misterioso ragazzo non disse nulla e lo spinse via, dandogli infine
un’occhiata gelida e feroce, come per dirgli di andarsene e
girare al largo. Consapevole che forse non era giornata per attaccare
briga con qualcuno senza motivo, Alex seguì alla lettera
l’avvertimento e ritornò all’entrata, e
dopo aver bussato, sentì una voce dire
“avanti” dall’altra parte della porta, e
una volta entrato vide come un sacco di archivi, macchine e computer
messi in ordine preciso e rigoroso, oltre a quelle che sembravano
pratiche e documenti molto importanti. E in mezzo a tutto questo, oltre
a qualche assistente al lavoro, vi era un uomo dall’aria
abbastanza giovane, anche se si poteva notare un accenno di
barbetta sul mento. Portava un paio di occhiali e un camice da
laboratorio sopra i suoi abiti di tutti i giorni, e dal sorriso che
aveva sul volto, sembrava molto contento di vedere Alex. Egli non era
altri che il Professor Elm, famoso ricercatore nel campo dei
Pokémon
-Oh, salve Alex- lo accolse calorosamente il prof -È da
tanto che non ci si vede. Come stai? Va tutto bene?-
-Beh, non mi posso lamentare, tutto bene- rispose il ragazzo con
tono sereno -E credo che lei sappia perché sono
venuto qui, vero?-
-Non sbagli, mio giovane amico. E infatti, ho intenzione di darti un
incarico da svolgere per mio conto-
-Incarico? E sarebbe questa la sorpresa?- il ragazzo sembrava perplesso
dal sentire tali parole
-Si, ma non è un incarico qualsiasi- disse l’uomo,
prendendo da un tavolo vicino un curioso apparecchio elettronico di
colore rosso e dandolo ad Alex -Questo è un
Pokédex, una piccola enciclopedia portatile creata per
raccogliere dati sui Pokémon visti e/o catturati-
-E cosa dovrei farci con questo?- domandò il ragazzo,
incuriosito.
-Ma è semplice, dovrai completarlo per me-
-Eh? Ma… ma ne è sicuro? Che io sappia potrebbero
esserci chissà quante specie di Pokémon sparsi
per il mondo-
-Ed è per questo che ho bisogno del tuo aiuto…
più Pokémon registri e più
possibilità avremo per studiarli e forse saperne qualcosa in
più sulle loro origini- spiegò Elm, cercando di
mettere la faccenda su un lato più ottimistico -E poi, non
sarai solo per l’avventura che ti aspetta-
-Ah, no?-
-Certo che no, perché sarai accompagnato da uno dei tre
Pokémon che possiedo qui, e ora te li mostrerò-
Detto questo, il professore si avvicinò ad una macchina, e
dopo aver pigiato un pulsante, essa attivò un meccanismo che
fece aprire una piccola cupola trasparente, nella quale vi erano tre
Poké Ball, e vicino ad esse era collegato un piccolo
computer, che trasmetteva delle brevi informazioni sui
Pokémon dentro le sfere. Il primo era Chikorita, un tipo
Erba che il computer definiva “facile da
allenare”, il secondo era Totodile, un tipo Acqua
“buon alleato”, e infine Cyndaquil, un tipo Fuoco
“di cui avere molta cura”. Dopo aver sentito le
informazioni dal computer, ora Alex doveva scegliere uno di quei tre ed
era fatta, ma il problema era… quale dei tre?
-Hai qualche dubbio, Alex?- chiese il professore
-No, nessuno… è solo che non so decidermi,
perché a prima vista mi sembrano dei buoni elementi tutti e
tre-
-Non preoccuparti, perché sono sicuro che chiunque
sceglierai, sarà stata comunque una buona scelta-
-Se lo dice lei…-
Ora un po’ più risollevato dalle parole del prof,
il ragazzo guardò ancora un po’ le sfere
rimuginandoci sopra, e alla fine, senza più alcun dubbio,
prese la sfera alla sua destra, ovvero quella che conteneva Cyndaquil,
il quale uscì subito da essa e, dopo essersi guardato un
po’ intorno, rivolse gli occhietti verso Alex e lo
salutò emettendo un allegro squittio, che il ragazzo
ricambiò con un piccolo saluto
-Molto bene, Alex- disse Elm soddisfatto -Ora che hai ottenuto il tuo
primo Pokémon sei pronto per partire all’avventura
e diventare un Allenatore forte e capace… ti senti pronto?-
-E me lo chiede? Certo che si… è da 5 anni che
aspetto questo momento, e non vedo l’ora di iniziare- rispose
fieramente Alex
-Questo è lo spirito giusto. Ah, se non ti dispiace, ho
anche un altro incarico molto importante da affidarti-
-Di che si tratta?-
-Nulla di difficile, devi solo andare da un mio amico, Mr.
Pokémon-
-Mr. Pokémon?-
-Esatto, è un ricercatore di Pokémon molto famoso
per le sue scoperte, ma anche per l’orgoglio con cui ne
parla, e in più sembra che voglia affidarmene una per
analizzarla-
“Una persona molto importante, quindi”
pensò Alex -Dove posso trovarlo?-
-Lo puoi trovare nella sua casa al Percorso 30, subito dopo
Fiorpescopoli, non ti puoi sbagliare- spiegò il prof -Ora
però credo di averti detto abbastanza, e per il resto puoi
finire di prepararti e partire anche subito, ma prima accetta questi-
aggiunse, dando al ragazzo prima una Pozione e cinque Poké
Ball, che mise subito nelle tasche apposite dello zaino, e poi un
foglio con sopra un numero di telefono -Cosi
potrò contattarti nel caso succeda qualcosa di importante e
viceversa-
-Oh… grazie prof- fu l’unica cosa che disse Alex,
per poi avviarsi insieme a Cyndaquil verso l’uscita -A
presto, professore- aggiunse, salutandolo e uscendo dal Laboratorio
contento come non mai
Una volta tornato a casa, Alex raccontò alla madre tutto
ciò che gli aveva riferito il professore, e lei non
poté che essere contenta del proprio figlio, nonostante la
grande responsabilità affidatagli e anche per il fatto che
forse non l’avrebbe rivisto per un bel po’.
-Non preoccuparti, mamma- gli disse Alex -Ti prometto che appena
risolverò questo incarico tornerò a casa-
-Mi fa piacere sentirtelo dire- rispose la genitrice, che poi scosse un
la testa -Oh, già, è arrivato il tuo
PokéGear- aggiunse, prendendo una sorta di cellulare e
dandolo al ragazzo -Ora è tutto per te, tesoro, e ho
già aggiunto il mio numero nella rubrica, cosi potrai
chiamarmi quando ne avrai bisogno-
-Ottimo! Allora posso partire tranquillo-
-Aspetta un attimo, devo dirti un’ultima cosa-
-Che cosa, mamma?-
-Se non ricordo male, se un Allenatore vince una lotta, alla fine vince
anche un po’ di soldi dall’avversario-
-Si, ricordo anch’io una cosa simile, e quindi?-
-Volevo chiederti se potevi mandarmi un po’ dei soldi che
vincerai, cosi potrò farti qualche regalo utile per la tua
avventura-
-Uhm… se la metti cosi…- il ragazzo ci
pensò un po’ su, per poi sorridere e rispondere
-Ok, nessun problema-
E una volta sistemate un
paio di cose riguardo ai soldi, Alex alla fine
poté tranquillamente uscire di casa, seguito fedelmente dal
suo nuovo amico Pokémon, per poi cominciare a dirigersi
verso la sua prima tappa, ovvero la città di Fiorpescopoli.
Ora, la sua grande avventura come Allenatore poteva avere inizio
Fine Cap.1
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