Conan cap nuovo
*Trama: Il (mitico, fantastico, atletico, affascinante... ehm,
insomma) creatore & disegnatore del manga Detective Conan aveva
appena sognato come finire la storia di Conan/Shinichi & Co.,
quando qualcuno suonò alla porta di casa sua, nel pieno della notte. Si
trattava di Minako, vecchia amica d'infanzia di Gosho Aoyama, che le
chiede il motivo del suo aspetto trascurato. Quando viene a conoscienza
dell'imminente fine del suo manga preferito, il disegnatore racconta
tutto all'entusiasta amica. Ad ora tarda Minako torna a casa,
raccomandando a Gosho di dormire, perchè sarebbe tornata la mattina
seguente a trovarlo. Però una volta svegliato, il nostro protagonista
si trova di fronte all'imprevedibile; i suoi personaggi, Conan/Shinichi
detto "il tonno" e il suo amico pettegolo di Osaka sono in casa sua, e
lo scambiano per uno dell'organizzazione. Come se non bastasse la
polizia si presenta a casa sua con un mandato di perquisizione, perché
Minako è inspiegabilmente sparita nel nulla e gli agenti sospettano che
il nostro disegnatore sia coinvolto.
Riuscirà a cavarsela Gosho?
Conan Edogawa & Gosho Aoyama
in:
Il mistero della fine di Detective Conan
Parte
4a: Tra amori proibiti & segreti svelati
-Kaito Kid, ti ordino subito di liberarci!-
-Tu non comandi nessuno vecchio!-
-Ah, tu non sai chi sono io!-
Sto urlando aggrabbandomi come una scimmia urlatrice alle sbarre, da
dentro quella prigione in cui Kaito Kid ha appena rinchiuso me, il tonno ed il suo amico.
Sto parlando proprio con colui che ci ha appena “ingabbiato”...
-A… Aspetta? Mi hai chiamato vecchio?-
-Sì, qualche problema vecchio?-
-Bhé, in questo senso Kid non ha tutti i torti, Hattori…-
Conan non fa in tempo a bofonchiare qualcosa alle mie spalle, che si
ritrova un mega bernoccolo sulla testa.
Da parte mia.
-Ahia!-
Strilla Conan, portandosi una mano sopra l’enorme montagna che ha ora in testa. Io
gliel'avrei disegnata ancora più grande.. Ma non sono più il
disegnatore di questo manga, ahimè. Almeno fino a quando sono chiuso
qui dentro.
-Questo conferma che tu sei un
vecchio, me lo faceva sempre anche Kogoro… Un altro vecchio!-
Sospiro, ormai privo di speranze. C’era qualcosa che poteva andare
peggio?
-Kid, mi vuoi almeno spiegare cosa o chi ti ha fatto mettere dalla
parte di questi farabutti?-
Indico Gin e Vodka, al suo fianco. Gin prese per primo la parola.
-Lasciate stare il ragazzo. Ora sta dalla nostra parte!-
-Lascia stare tu, caro Gin… Vorrei rispondere alla domanda di questo
signore…-
Ehi, mi ha chiamato solo signore!
-….vecchio signore.-
Ecco. Ci mancava.
-Io so tutto di te! Ti conosco meglio di chiunque altro e so che non ti
metteresti mai con tipi come loro, Kaito Kid... O meglio, Kaito
Kuroba.-
Kaito rimase colpito dal fatto che conoscevo la sua vera identità… Poi
però fece la famosa “faccia da Poker”, ed infine tornò come al solito
la sua espressione spavalda. Ma solo per un secondo, nel quale sentivo
i miei due sapientoni detective bisbigliare a bassa voce dietro di me.
Non capisco cosa si stiano dicendo…
-Questo conferma solo la mia tesi, Gosho
Aoyama.-
Abbassa il cappello con una mano, per celare lo sguardo e creare la
suspance.
-Sai il mio nome?- Bisbiglio incredulo…. Al suo fianco Gin e Vodka
sorridono in maniera davvero sinistra: che gli abbiano fatto credere
qualcosa di falso sul mio conto?
-Kaito, che fai!- In un impeto di rabbia, mi alzo ed afferro le sbarre
della cella nella quale mi trovo.
–Non lasciare che quelli ti facciano il lavaggio del cervello, capito?
Qualsiasi cosa ti abbiano detto, è tutto falso!-
-So che tu ne sai qualcosa, della morte di mio padre.- Disse,
freddamente.
-No, non è vero…- Bugia! Certo che so che fine ha fatto tuo padre… Però
solo perché ho scritto io quel manga!
-Mio padre era un grande uomo. Il fatto che tu sappia chi sono davvero,
non fa che confermare le mie ipotesi. Io non ti lascerò andare, finché
non mi dirai che ne è stato di lui!-
Finisce la frase alzando la voce, ad un palmo dalla mia faccia. Riesco
a vederne gli occhi, arrabbiati e furenti… Ehi, però… Mi fa
l’occhiolino e sorride?? Poi se ne va, spostando con eleganza il
suo mantello nero. Scivolo tenendo le mani sulle sbarre, accasciandomi
a terra. L’occhiolino me lo sarò sognato: Kaito Kid, il mio
personaggio preferito ed al quale sono più legato, in combutta con
questi tipi! Incredibile…
-Ehi, voi.- Dice Vodka, facendo un cenno con la testa. Nessuno di noi
tre risponde nulla, perciò continua a parlare.
-Tu, piccolo detective… O dovrei dire detective liceale Shinichi Kudo? Sappi che ciò che
dovrai patire è molto peggio della morte. Per quanto riguarda il tuo
amico dal Kansai, invece. Potrai scegliere tra due opzioni, ti verranno
comunicate. Ed infine, tu…-
Mi osserva silenziosamente, prima di parlare.
-Farai bene a disegnare un paio di cosette per noi. Il finale di questa
storia, così come ce lo ha raccontato la tua amichetta, non ci piace
granché. Hai un’ora per decidere se collaborare, o vedere la tua Minako
morta, signor Aoyama.-
Detto ciò, fa un cenno a Gin e si avviano insieme verso un corridoio
buio lì vicino, sparendo nelle tenebre. Gin e Vodka nascondono
qualcosa… Cosa significa che “devo disegnare”? Hanno rapito loro
Minako? Sanno quel che faccio?
-Cosa significa che “devi disegnare”? Hanno rapito loro la tua amica
Minako? Sanno quel che fai? Sarebbe così gentile da dircelo anche a
noi?- Chiede Heiji, avvicinandosi a me.
Eh, si vede troppo che sono le “mie creature”, arrivano persino a
pensare come me…
-Ok ragazzi, vi racconto ciò che sono e faccio, anche se vi sembrerà
incredibile.-
-Più incredibile di un bambino che in realtà è un liceale? Non penso.-
Aggiunge Conan, sbuffando. E’ visibilmente preoccupato del fatto che
abbiano scoperto la sua identità, anche se fa di tutto per nasconderlo.
-Certo, questo non è niente.- Aggiungo, prima di cominciare il mio
racconto.
Non ho ancora finito di spiegare chi sono, cosa faccio per vivere e
perché so così tante cose su di loro, che… torna Gin, in mano un mazzo
di chiavi.
-Cosa avete da borbottare qui dentro?- Ammutolisco subito.
Però inaspettatamente, prende le chiavi che ha in mano e fa scattare la
serratura, per poi entrare in quella piccola cella. Prima di fare
qualsiasi altra cosa, tira fuori una pistola e la punta contro di noi.
-Non fate sciocchezze, o la pagherete cara. Mi serve soltanto… Lui.-
Sta indicando Conan, dietro di me. Gin mi passa davanti, afferra il
braccio di Conan e sta per trascinarlo fuori… Quando il piccolo
detective fa una mossa come per scappare. Gin si volta verso di lui per
puntargli la pistola contro, però intanto gli cadono le chiavi di mano…
Recuperate al volo da Heiji.
-Ehi, non fate scherzi! Dammi le chiavi subito, oppure il tuo amico qui
fa una brutta fine.- Gin preme la pistola sulla tempia di Conan e
Hattori obbedisce come un cagnolino.
-Ok ok, non c’è bisogno di scaldarsi… Le ho raccolte per ridartele,
cosa credi?- Gin lo guarda storto, prima di dargli un calcio nelle
parti basse. Il detective di Osaka è raggomitolato in un angolo della
cella, semi-morente.
-Non avete la minima idea di cosa ti succederà, piccolo.-
Sghignazza Gin, trascinandosi dietro Conan che mi guarda con aria
sicura. E’ contento del fatto che morirà schiacciato come un topo?! E'
davvero il Conan combattivo e testardo che ho sempre disegnato? Mi giro
verso Heiji, ma è ancora a terra.
-Ehi, è già la seconda volta che agonizzi dopo un calcio preciso in
quel punto..!-
-Ahia ahia… Cosa dici? Se fosse la seconda volta che fossi in queste
condizioni, sarei già morto, mannaggia che dolore…-
Eh? Ci sono un paio di cose che non mi tornano di Hattori, in questo
momento. La prima è che non parla con l’accento tipico che lo
contraddistingue, mentre la seconda…
-Non ti ho chiamato “vecchio”, l’hai notato vero? Ebbene, questo è
perché non sono Heiji Hattori, bensì…-
S
i è rimesso seduto e sta sfilando dalla tasca un monocolo, posizionando
sull’occhio e sorridendo.
-Kaito Kuroba, o kaito Kid. Per te è lo stesso, suppongo… E poi non ti
chiamerei mai vecchio. Poteva
chiamarti così solo quel mezzo-detective
con il quale ho scambiato il ruolo, io mai.-
Mi brillano gli occhi per la felicità. Kaituccio mio, ti adoro sempre di
più! Cerco di contenere la gioia che mi pervade.
-Tu ti sei scambiato con Hattori... Per quale motivo?-
-Storia non lunghissima. Come
ben sai, è molto tempo che sono sulle tracce degli assassini di mio
padre… Ed infine ho trovato loro.
Bhè, non solo loro a dire il vero, ho trovato anche te. Ti ho spiato a lungo, non
capivo come avessi tante informazioni su di me e sui due detective.
Inizialmente pensavo avessi ucciso tu mio padre. Poi ho scoperto tutta
la verità sul tuo conto. Però era troppo tardi, in preda alla rabbia
avevo già contattato l’organizzazione, raccontandogli di un uomo (tu)
che disegnava e tesseva le nostre storie. Che poteva rivelarsi utile ma
pericoloso....
Lo so, lo so, ho commesso un grande sbaglio. Ad ogni modo. Quando
scoprii che tu non centravi nulla con mio padre, che i veri assassini
erano proprio gli uomini che mi avevano abbindolato con le loro belle
parole –l’organizzazione che ha anche rimpicciolito Shinichi-, rimasi
comunque al suo interno per spiare le loro mosse. Però volevo saperne
di più, e non avrei potuto farcela da solo. Perciò convinsi
l’organizzazione a rapirti. Prima però, girò voce Gosho Aoyama avesse
completato la sua opera, Detective Conan! Conosco tutto di te,
e visto che sono abile con i rapimenti… Per conto dell’organizzazione
mi presentai alla porta di casa tua, per sapere il finale della storia.
Tu me l’hai raccontato, ma la versione che ho riferito
all'organizzazione è un'altra, sbagliata. Prima di presentarmi a casa
tua ho spedito un biglietto con la vincita di una vacanza alla tua vera
amica Minako, che subito è partita. Ecco spiegati i poliziotti davanti
a casa tua. E i tuoi vicini non hanno visto la falsa Minako
allontanarsi. In realtà mi ero appostato in casa tua, non l'ho mai
lasciata. Poi sai tutto o... quasi.
Quando vi ho messi in cella Conan e Hattori si sono svegliati. Per
agire indisturbato, inizialmente avevo pensato di sostituirmi a te. Ma
non abbiamo proprio la stessa corporatura. Shinichi è un bambino,
quindi dopo aver raccontato il mio piano ad Hattori e Conan, il
detective di Osaka ha deciso di aiutarmi… creando questo effetto a
sorpresa.-
-Qual è esattamente il tuo piano?- Domando io, dopo aver ascoltato
silenzioso il racconto di Kaito.
-Evadere di qui , facendo saltare in aria l’intero palazzo
sotterraneo.-
-Eh?!- Sotterraneo a cosa? Non ebbi il tempo di dire altro, che Kaito
travestito da Hattori tirò fuori una copia esatta della chiave che Gin
prima aveva in mano. Come poteva avercela?
Ah, ma certo!
-Avevamo intuito che il primo che avrebbero preso sarebbe stato Conan.
Perciò gli ho chiesto di fare cadere accidentalmente le chiavi di mano,
in modo da copiare rapidamente quella che apriva questa cella…
un'inezia per un prestigiatore abile come me!-
Kaito aprì la porta silenziosamente, sorridendomi soddisfatto.
-Kaito, io… ti amo!- Sulla faccia di Kaito è sparito il
sorriso, per inarquare un sopracciglio e guardarmi di sottechi.
-Non c’è tempo per dichiarazioni amorose.-
-No, davvero! Fatti baciare!- Sono davvero al settimo cielo! Grazie al
cielo dalla mia matita è scaturito un genio come lui. Mi ci butto
praticamente sopra.
-Ehi, che fai? Sei pazzo? Ahhhh!!-
>>Questo paragrafo è stato censurato per la presenza di scene
troppo sconvolgenti, non adatte ai lettori sprovvisti di senso
dell’umorismo<<
Ohibò. E’ arrivata pure la censura!
Bhè, poco importa. Dopo queste scene con troppe effusioni d’amore, è
meglio tornare alla storia che vi sto raccontando. Subito dopo che
uscimmo di soppiatto dalla cella, sentimmo delle grida giungere da una
stanza aperta, in fondo al lungo ed oscuro corridoio.
Kaito (ancora un po’ sconvolto, devo dirlo!) mi fa strada, camminando
lentamente, senza far rumore.
-Ahhhhhhhh!! L-Lasciatemi stare, q-questo volevate dire q-quando
di-dicevato di voler-mi s-studiare? Che e-esseri ignobili!-
La voce di Conan! Chissà quali atroci sofferenze gli staranno causando…
Poi ascolto meglio la sua voce. Ma... Stava ridendo? Sbircio
dalla serratura della porta, chinandomi un poco.
Conan era legato ad un tavolo senza maglia ne calze, mentre… Mentre Gin
gli faceva il solletico con una piuma!
-Test uno, resistenza al solletico: negativa. Passo ora al secondo
test: resistenza al peperoncino piccante.-
Mi stavo difficilmente trattenendo dallo scoppiare a ridere; erano
questi i pericolosissimi test al quale avrebbero dovuto sottoporre
Conan? Anche Kaito, al mio fianco, sembra
molto divertito. Poi si apre un'altra porta di quella stanza ed
entra... Hattori nei panni di Kid!! Nemmeno io ero riuscito a
riconoscere Heiji; Kaito era un mago molto abile nei travestimenti.
-Ordini del capo; ti vuole subito al piano superiore. Qui continuo io
le torture.-
Hattori dopo aver detto queste parole con la voce di Kid, consegna un
foglio a Gin che lo legge velocemente, prima di lasciare la stanza
facendo un cenno d’assenso.
Ora Conan e Hattori travestito da Kid sono soli.
-Certo che potevi metterci meno tempo a venirmi a salvare, scemo! Mi
stavano facendo morire dalle risate, letteralmente!- -Cretino, credi
che mi divertissi di là?? Sai che i due “fratellini” Gin e Vodka sono
un po' troppo... intimi così
ho dovuto, per così dire, intrattenere Vodka?!?-
La faccia di Hattori è completamente arrossita, mentre io e Kaito
etriamo finalmente nella stanza. Io rido a crepapelle, lui resta in
silenzio.
-Ahh Heiji, come ti capisco…-
Kaito stava forse alludendo a me?
Non riesco a domandarglielo (o a picchiarlo), perché partono allarmi a
ripetizione.
-Siamo stati scoperti, dannazione!-
Hattori, ancora travestito da Kaito, commenta senza battere ciglio.
-Ma vaaa, probabilmente sono i superiori di Gin e Vodka che li stanno
cercando per eccesso di “effusioni in pubblico”!- Ride, il detective di
Osaka.
-Tu sei fuori di testa, Hei…-
Non faccio in tempo af finire di pronunciare la frase, che Gin e Vodka
aprono la porta, entrando nella stanza a grande velocità.
-Siamo stufi di non potere dichiarare il nostro amore! L’organizzazione
e le sue stupide regole… Niente
relazioni sul lavoro! Perciò… fuggiamo con voi.-
Per la seconda volta, non faccio in tempo a rimanere sorpreso, che
Kaito parla di già, azionando un pulsante di un telecomando che ha
appena tirato fuori dalla tasca dei pantaloni.
-Ok, andiamo via subito! Ho già azionato le bombe che ho piazzato in
giro per la base, tra poco tutto esploderà, quindi propongo di andare
via al più presto, amici!-
-Ehi, non lasciatemi quii!- Urla Conan, prima che io torni indietro a
liberarlo dal tavolo al quale era ancora legato.
Lo trascino via e cominciamo a correre.
Cercando una dannatissima uscita.
- - -
Commenti
dell'autrice:
Manco da tantiiissimo. E mi spiace davvero! Ma gli impegni di
quest'anno sono finalizzati a farmi rimanere meno tempo vitale
possibile... Tempo che io ero solita destinare anche alle Fan fiction.
Eh, la vita va così!
Però sono felice di aver completato anche questo capitolo, divertendomi
a rileggerlo e correggerlo (non credevo potessi scrivere tante cose
così sceme in passato XD)!
Ringrazio _Black Star_ che
continua a seguire la fiction e tutti quelli che commenteranno questo
"pazzo" scritto!!
Se siete arrivati/e fino a qui, meritate davvero i miei complimenti!!
Un abbraccio, a presto con l'esilarante capitolo conclusivo!! :)
_Diane_
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