Please, Tell Me That Is True

di Blue Flower
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Damon fissava la parete davanti a lui.

Era immobile e pensava che avrebbe dovuto dirle la verità dal principio. Doveva dire che l’amava, che l’aveva sempre amata con tutto sé stesso e che avrebbe solo voluto averla tra le sue braccia per sempre.

Se era diventato un vampiro dopo la morte della ragazza, era solo perché non aveva potuto proteggere Bianca con le sue forze umane e sentiva il bisogno di proteggere Katherine con una potenza in più, che avrebbe voluto anche prima, quando il suo unico amore era ancora vivo.

 

Sentì Stefan che rientrava in casa.

Per fortuna aveva ancora lui: quel fratello che aveva disprezzato per tempo immemore, ma al quale sentiva di essere legato più di quanto pensasse prima.

“Ciao Dam…” aveva una voce strana. “Cià” rispose lui, senza dargli tanta importanza.

“Va meglio?” “Ovviamente no” Stefan sospirò. “Ti va di sfogarti?” “Non lo so” probabilmente gli andava, ma non voleva far vedere quel lato del suo carattere a nessuno.

 

“Cosa diresti a Bianca se in questo momento lei ti stesse ascoltando?” Damon sospirò, con lo sguardo perso nel vuoto cercando di concentrarsi sull’immagine di Bianca da umana.

“Le direi che la amo più di quanto abbia mai amato me stesso o qualsiasi altra persona. Le direi che senza di lei, per me non avrebbe senso vivere o continuare ad esistere, ma mi basta sapere che lei sta bene. Se è felice senza di me, va bene ma nessuno si deve azzardare a farla soffrire, perché lei è stata la mia nascita e in seguito la mia rinascita. A questo punto potrebbe essere anche uno schifoso licantropo con cinque zampe pelose, ma io continuerei ad amarla, perché è sempre lei: Bianca” silenzio.

 

Bianca sentì il suo cuore battere all’impazzata, come se si fosse alzato in volo e fosse diretto proprio sul divano dove era seduto Damon.

Damon.

Damon.

Damon.

Il suo nome, la certezza che lui l’amasse riempiva tutti gli spazi vuoti della sua vita e del suo essere, che sin dall’albore dei tempi era stato incompleto. Lui era il suo mare, l’aria che respirava, il suo prato fiorito dove andare a rifugiarsi, il suo porto sicuro.

Lui era il sangue che nutriva la sua anima.

Il sangue della sua anima.

 

“Purtroppo non mi sono trasformata in uno schifoso licantropo con cinque zampe… Spero che tu ti possa accontentare di una mediocre vampira di soli quattromila anni” Damon si voltò verso di lei e i suoi occhi si fecero grandi e lucidi mentre le correva incontro.

Le sue braccia circondarono il corpo esile ed etereo di Bianca.

Ora lui sentiva di poter amarla, di poterla proteggere.

Lei sentiva la sicurezza sotto quelle grandi spalle fredde e capì di aver trovato il suo posto nel mondo, per sempre.

“Grazie al cielo, mio piccolo amore!” la voce del grande vampiro spaventoso era rotta dal pianto. “Avevo paura di averti persa per sempre” rimasero avvinti in quell’abbraccio per diverso tempo.

“A quanto pare staremo insieme ancora per molto tempo” disse lei dopo un po’. “E abbiamo così tante cose da raccontarci ora che tu ricordi” concluse lui baciandola teneramente a fior di labbra.





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