Angelica Stein: la voce delle anime

di Selene_DW
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Angelica Stein: la voce delle anime

 

Prologo

 

Avevo sempre pensato che da grande sarei diventata una rispetta e famosa veterinaria. Fin da piccola ho sempre sognato di poter lavorare in una clinica oppure in uno zoo; amavo gli animali più di ogni altra cosa, adoravo pensare che un giorno avrei potuto aiutarli ed ero totalmente certa di quello che sarei diventata. Un sogno normale per una bambina altrettanto normale.

Ecco perché, ora, sono così sconvolta da quello che il fato mi ha riservato per tutti questi anni. Scoprire che le voci così umane e confuse che affollavano la mia mente, i volti efferati che a volte scorgevo negli angoli più bui di casa mia e i corpi trucidati di persone sconosciute, esistevano realmente; scoprire che quello che vedevo e sentivo ogni volta che restavo sola non era solo frutto della mia mente innocente, ha sconvolto ogni mia aspettativa e ogni mio sogno.

E' per questo che odio ciò che sono, forse perché per colpa di questa tutta faccenda mi sto allontanando dai miei migliori amici, li sto ignorando. Non posso raccontare loro il mio segreto, mi prenderebbero per pazza.

Odio tutto questo perché in parte c'entra con la scomparsa dei miei genitori; ha portato alla morte mia madre e spinto mio padre al suicidio.

Per questo ho dovuto lasciare l'America e venire qui, a Venezia, per stare con i miei nonni. Mi hanno sempre trattata bene, coccolata e, in un certo senso anche viziata.

Quando sono morti ho sentito il mondo cadermi addosso; i miei zii non potevano prendersi cura di me e dei loro quattro figli. Sono finita in un orfanotrofio gestito dalla chiesa e, anche se all'inizio ero riluttante all'idea di rimanere confinata in quel luogo, mi sono dovuta rassegnare. E' qui che ho conosciuto i migliori amici che avrei mai potuto trovare: Alessandro e Julie.

Nonostante l'odio profondo verso questo crudele segreto, non posso fare a meno di apprezzarlo. Ravviva la mia vita nell'orfanotrofio quando non ci sono con me Ale e Jugy.

Tutte queste nuove emozioni che provo sono altamente contrastanti e niente può confondermi più così. Inoltre, grazie a questa potere o maledizione che sia, ho svelato un' infinità di segreti sulla nostra città. Ho scoperto una facciata di Venezia totalmente diversa da quella romantica che conosciamo, piena di misteri e apparizioni misteriose.

Purtroppo non posso nemmeno coltivare il mio dono poiché sono sempre confinata tra le mura dell'orfanotrofio che mi ospita. Il luogo in cui trascorro ogni singolo attimo della mia giovane vita, il posto in cui inizia il racconto del mio nuovo futuro. 





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