MINUETTO
Ma poi ti vedo e
tanta forza non ce l’ho
Fuori
nevica.
Seduta
nella Sala Comune fingo di leggere un libro. Sono
sola, quasi tutti sono tornati a casa per le vacanze di Natale.
Sfoglio
distrattamente una pagina, sovrappensiero. So che
arriverai, ora abbiamo tutto il Dormitorio per noi; da te non
c’è nessuno,
perfino Blaise è da “mammina”.
Tic tac. Tic tac.
L’orologio
appeso al muro segna le sette, ma tu non sei
ancora rientrato; forse dovrei esserne felice, per una notte
potrò sfuggire a
questa tortura.
Ma
poi drizzo le orecchie, attenta ai tuoi passi, e un
momento dopo sei qui, poggi una mano sulla mia spalla e tacitamente mi
fai
segno di volermi con te.
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