Proteggendoti

di crownless
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Piccola cosetta. Merlin è adorabile, alla fine <3
Un saluto a tutti.


Proteggendoti


La mente di Merlin disegna ombre colorate sul viso del Principe.
Durante la notte, mentre il sonno inghiotte la sua anima, può concedersi di abbracciarlo - di proteggerlo, catturando i propri sospiri per donarli al sonno, che avvolge e respira nelle sue vene - e la magia ricama benedizioni e scudi sul corpo di Arthur, quando la luna acceca il buio, avvolgendolo per gettarlo nelle fauci delle stelle più ingorde e splendenti.
La morte sfilaccia ogni pensiero coerente di Merlin, e lui ne è terrorizzato. La morte di Arthur ha un suono acido che raschia le viscere del mago, e ne calma gli scatti tremanti con il suo dono.
Aiutami a proteggerlo.
E gli occhi di Merlin diventano calice di un’energia intrinseca a ciò che è totalmente; ed il protettore che viene a sua volta protetto si traveste da mago per acciuffare il respiro di Arthur, e tenerlo stretto al petto quando il ronzio della battaglia interna che combatte quotidianamente lo scuote, lo lacera facendolo sanguinare - disperdere magia bandita tutt’intorno, in sbuffi sinceri e spregiudicati capaci di afferrare la vita e premergliela sul cuore, lunghe sorsate di vita nei polmoni di Arthur.
La menzogna lo preme contro il materasso, e Merlin trattiene per sé il suo nome sussurrato tra i denti.
Le mani vibrano e si fanno calde - ed allora mordersi le nocche a questo punto non gli importa, perché poi sulle labbra e nella bocca ha il bacio e benedizione della magia, ed anche quel giorno Arthur è sano e salvo - anche quel giorno i suoi azzurri, vivi, intensi occhi gli hanno sfiorato con insistenza e prepotenza un punto caldo dentro di lui.
Arthur sta bene e fuori finalmente la pioggia cade e rotola dal cielo, e lo fa per lui che non può.
Quando le impronte dei suoi stessi denti cullano la sua pelle, Merlin può chiudere gli occhi, redento - la magia a scaldargli perfino il sangue, Arthur a rivoltargli il cuore appiccicandoselo nello sguardo, la paura di non essere stato più veloce della morte oramai lontana - e dormire, più sereno, il respiro di Arthur mescolato al suo.


Fine




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