quinntana
eccomi qui col capitolo conclusivo,
ho fatto un esperimento un pò cinematografico
spero solo che non v'incasini la lettura...
ps ho messo accanto alle battute in spagnole la traduzione
che non è letterale.
Quinntana
-Buongiorno raggio di sole…- disse la bionda appena la latina aprì gli occhi.
Santana cercò di mettere a fuoco, poi si concentrò sul volto della bionda che la fissava con dolcezza.
-Buongiorno…-rispose in preda ad uno sbadiglio.
Richiuse gli occhi e si accucciò vicino a Quinn appoggiandone la testa sul petto.
La bionda allora la strinse forte e ne baciò i capelli.
Dopo qualche secondo la mora fece uno scatto e si staccò dall’ex capo cheerleader che la guardò confusa.
-Aspetta… Come mi hai chiamata?- Chiese seccata.
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-Santana…- disse la donna al volante.
L’ispanica si girò verso la bionda stando attenta che il
fumo della sigaretta accesa non entrasse in macchina e le regalò
un sorriso sincero sorretto da un'espressione curiosa.
Quinn ricambiò il sorriso e poi tornò a guardare la strada.
-Le zampe dal cruscotto…- l’ammonì scherzando -e
butta quella cosa!- aggiunse secca per poi cambiare espressione e
tornare a sorridere.
La mora sbuffò e si ricompose sul sedile, poi buttò la sigaretta e alzò il finestrino.
–Joder… Porqué no te pones diferente tia, eres previsible-(Cazzo, perchè non mi dici qualcos'altro, sei prevedibile)
-Non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola… Vero Lopez?-
-Porqué? no he hecho nada?… Tampoco te estoy mirando…- si giustificò la mora.(perchè? non ho fatto niente? Neanche ti guardo)
A quel punto Quinn sterzò il volante verso destra e una volta
accostata la macchina tirò il freno a mano e si
slacciò la cintura saltando addosso all’ispanica
cominciando a baciarla con foga.
-Maledetta tu e la tua salopette- la rimproverò la bionda mentre cercava di sganciare le bretelline.
A quel punto la latina le afferrò entrambi i polsi e la bloccò.
-Che cazzo stai facendo Quinn, siamo in ritardo…-
Allora la ragazza allungò il viso sul collo della mora
cominciando a leccare quei punti che sapeva essere fatali per
l’ispanica, che mollò la presa e allungò le mani
verso il sedere della bionda portandola totalmente sopra di lei.
A quel punto la bionda si avvicinò all’orecchio della mora –Guai a te se mi parli in spagnolo in pubblico-
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-Perché?-
-Perché poi allunghi le mani e mi fai imbarazzare- replicò la bionda guardando Santana in piedi di fronte a lei.
-Adesso sarei io quella che allunga le mani Fabray, devo
ricordarti…- la mora si fermò un attimo a pensare -lo que
ha pasado antes…- aggiunse alzando le sopracciglia.(quello che è successo prima)
L’ex cheerios la fulminò con lo sguardo.
-Ok, scusa- ridacchiò la latina allontanandosi dalla bionda.
-Torna qui-la richiamò Quinn.
-Pensavo che non mi volessi accanto- la schernì Santana sedendosi al piano forte dell’aula canto.
-Ti ho semplicemente detto che fino a quando non sarai pronta a fare
outing di tua spontanea volontà è meglio che quando siamo
in pubblico non stiamo appiccicate- replicò sincera alzandosi e
dirigendosi verso la mora –E’ difficile resisterti…-
aggiunse con malizia appoggiandosi al piano.
L’ispanica sorrise per un attimo, poi cominciò a premere a caso dei tasti del pianoforte.
-Non capisco come fate?-
La bionda la guardò interrogativa.
-Anche Brittany era tanto tranquilla, non le importava niente degli altri…-
Quinn perse battito a sentire il nome della bionda uscire dalla bocca
della sua mora, ma decise di non assecondare la sua gelosia.
-Perché ti voleva bene, e anche io te ne voglio…- disse
sedendosi accanto a lei –E non è vero che non
m’importa niente degli altri… Certo… Se mi fossi
messa con la Berry magari avrei evitato di farmi vedere in giro…-
-Dai Quinn perché l’hai detto? Adesso immagino te e l’hobbit fare sesso- disse con una faccia schifata.
-Idiota!- L’ammonì la bionda dandole uno spintone per poi ricomporsi -Ecco mi hai fatto perdere il filo-
-Dicevi che sei un etero confusa...- La schernì l'ispanica con un mezzo sorrisetto.
-Non sono confusa, e neanche etero...- Disse la ragazza fermandosi a
pensarci su -Oh San non so cosa sono, ma sicuramente l'ho accettato...
A differenza tua!-
La latina abbassò lo sguardo -Io l'ho accettato... Con
difficoltà, ma ho accettato di provare dei sentimenti per te...-
-Lo so amore mio- disse Quinn tirando su la testa dell'ispanica per
guardarla negli occhi -ma non accetti il fatto di essere lesbica-
-E tu cosa sei allora?-
-Ti ho appena detto che non lo so, devo per forza etichettarmi?- Replicò sorridendo.
La mora sorrise appena.
-E' merito tuo San e ti amo troppo per non mettermi in gioco...-
A quel punto la mora annullò le distanze baciandola sulle labbra.
Amava quella donna, amava la sua dolcezza e la sua intelligenza, ma soprattutto amava il fatto che si prendesse cura di lei.
Era assurdo come la bionda riuscisse a capirla prima ancora che lei le
spiegasse quale fosse il problema, ed era ancora più assurdo che
avesse già pensato alla soluzione migliore per risolverlo.
Ma la cosa più assurda era che quella donna così perfetta si fosse innamorata di lei.
Quinn la guardò sorpresa per il gesto inaspettato e per un
attimo si sciolse perdendosi in quello sguardo così fragile e
sensibile che la sua ragazza aveva deciso di regalarle dalla notte
precedente.
-Dicevi…?- Disse la mora tornando sul pianeta terra.
-Cosa?- Chiese la bionda con un sorriso da ebete.
-Finisci il discorso che tra un po’ arrivano tutti- l’esortò la latina.
-Si…- Disse ricomponendosi -volevo semplicemente dirti che non
m’importa quanto tempo ci vorrà io starò comunque
con te, però voglio che ci provi a iniziare con quelli del
glee…-
-Finirà come con Brittany, lo so…- disse preoccupata la mora.
-No Lopez, tranquilla... Se non lo fai tu lo faccio io… Sei la
più figa della scuola San, stare con te può solo che
giovare alla mia reputazione… Pensi che potrei farmi scappare
un’occasione del genere?- concluse la bionda sfoderando un
sorriso a quarantacinque denti.
-Che bastarda che sei Fabray, proprio una grande bastarda-
A quel punto Quinn si alzò e tese la mano alla ragazza che
l’afferrò per poi alzarsi pure lei.
-Già e ami proprio per questo…- la provocò la bionda con dolcezza.
-Potrei dire lo stesso di te- la schernì la mora rispondendo alla provocazione senza però lasciarle la mano.
-Dai San sono solo un paio d’ore…- disse dolcemente la
bionda notando la difficoltà della fidanzata a separarsi da lei.
La mora si avvicinò e le lasciò un bacio sulla guancia per poi
lasciare la mano della bionda e andarsi a sedere lontano.
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-Carina quella nuova- sussurrò Brittany seduta di fianco all'ispanica.
Santana squadrò dalla testa ai piedi la brunetta, di cui non
sapeva il nome, che era entrata in classe seguendo Mr.Shuester che
aveva appena dato il ben tornato agli studenti del glee.
-Non è il mio tipo- rispose vaga mentre il professore rispondeva alle domande insistenti di Rachel.
-Ah già a te piacciono solo le bionde…- disse la ballerina senza malizia.
L’ispanica raggelò per un attimo –Cioè?- Chiese ricomponendosi.
La ragazza si girò verso Quinn che, come incrociò gli
occhi della bionda, diventò paonazza cominciando a guardare da
un’altra parte.
Santana guardava la scena allibita.
-Riconosco la tua faccia post-scopata... E i capelli di Quinn non erano
così scombinati quando li abbiamo tagliati- disse semplicemente
accennando un sorriso.
Santana si girò verso l’amica con uno sguardo misto di stupore e dispiacere.
-Perché non mi hai detto che lo sapevi?- Chiese a bassa voce
dopo che il professore l’aveva appena ammonita con lo sguardo.
-Perché tu hai deciso di non dirmelo, e non volevo condizionare
la tua scelta… Quinntana- aggiunse la bionda tranquilla e
divertita dalla parola appena detta.
-Quinntana eh?- replicò la latina trascinando la bionda in una fragorosa risata.
-Santana, Brittany, la smettete o no?- L’ammonì seccato il professore.
Santana annuì al professore e poi si girò verso Quinn che
ovviamente la stava osservando stranamente poco divertita.
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-Devi stare più attenta quanto mi guardi Fabray, qualcuno
potrebbe pensare che sei innamorata di me- la schernì la mora
appoggiata al muro vedendo la bionda uscire dal piccolo bagno.
Quinn la guardò dallo specchio –non so di cosa tu stia
parlando Lopez- rispose l’ex cheerios continuando a specchiarsi.
-Sei Bellissima…- disse la latina che si avvicinò piano
alla ragazza per abbracciarla da dietro continuando a guardarla nel
riflesso dello specchio.
La bionda arrossì per un attimo –Cos’è mi
vuoi conquistare un’altra volta- disse lanciando
un’occhiata all’ispanica per poi continuare a specchiarsi.
-Certo che sei vanitosa- l’ammonì la latina cercando i suoi occhi nel riflesso.
-Sono previdente-
-A si?Guardarmi è così pericoloso?- Chiese con tono malizioso.
-Certo Lopez, anzi perché non ti stacchi? Inizi ad essere
veramente appiccicosa- disse la bionda continuando a non staccare gli
occhi dal proprio riflesso.
Istintivamente la mora cercò di staccarsi dall’abbraccio ma la bionda la trattenne a se fermandola per un braccio.
-Scherzavo-
-Però continui a non guardarmi… Sei arrabbiata per caso?-
disse maliziosa l’ispanica cercando ancora una volta i suoi occhi
verdi nel riflesso.
-Cosa avevate da dirvi di così urgente da farvi rimproverare da Shuester?-
-La mia piccola è gelosa…-disse con malizia la mora
cominciando a baciare il collo candido della bionda che
rabbrividì all'istante.
-Così non vale Lopez…-
Santana alzò le sopracciglia maliziosa, poi si staccò e
la cercò nel riflesso incontrandone finalmente gli occhi.
-Ha capito tutto…- aggiunse semplicemente.
A quel punto l’ex capo cheerleader si girò di scatto
ponendosi di fronte all’ispanica che teneva sempre stretta a se.
–Davvero?- Chiese stupita.
-E la persona più sveglia che conosca…- rispose guardando la bionda con tenerezza.
-Ne sei ancora innamorata San?- Chiese a brucia pelo l’ex cheerios.
Santana la guardò per un attimo per poi abbassare lo sguardo
–non so risponderti Quinn… Ma se non fossi stata sicura di
quello che provo per te… Adesso non saremmo qui- rispose sincera.
-Nel cesso del McKinley?- Domandò con una risatina sarcastica la bionda.
-Devo ricordarti dove ci siamo baciate per la prima volta…-
-Vuoi mettere un bagno di lusso in un grattacielo di New York?-
-Vogliamo provare dov’è meglio?- Chiese con malizia la mora.
Quinn sorrise sorpresa –Qui? Adesso?-
Santana annuì sorridendo, poi prese il volto della bionda tra le mani e annullò le distanze tra le loro labbra.
La bionda la strinse forte a se portando una mano sulla nuca della mora infilandone le dita tra i capelli.
L’ispanica rabbrividì, quel gesto la faceva letteralmente
impazzire, quindi insinuò con forza la lingua nella bocca della
compagna che l’accolse come se non stesse aspettando altro.
-Ops… Scusate…-
Le due ragazze si staccarono di bottò e guardarono verso la porta del bagno che oscillava velocemente.
-Ho sentito bene, vero?-
-Già il timbro è inconfondibile- rispose la bionda che
non capiva se l’ispanica fosse preoccupata –Se vuoi vado a
parlarci…- aggiunse svelta.
L’ispanica ci pensò un attimo guardando la porta, poi
spostò lo sguardo verso Quinn osservandola per qualche secondo.
-Fottiti Rachel Berry- disse sorridendo per poi riprendere a baciare con passione la sua fidanzata.
fine
o forse no...
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questa raccolta è nata come one-shot,
poi mi ha preso la mano trascindandomi in un vortice pericoloso chiamato
Quinntana...
non so come sia venuto questo cap.
ho provato a metterci un pò di elementi di tutta la storia,
gettando delle basi per un futuro e concludendo certi interrogativi.
Volevo ringraziarvi, per i commenti e suggerimenti...
sarebbe stato bello far interagire queste due con più personaggi,
ma per una volta ho voluto sperimentarmi in qualcosa di diverso.
Volevo ringraziarvi perchè se non fosse stato per voi non avrei scritto così tanto e velocemente...
GRAZIE GRAZIE GRAZIE
spero che questo ultimo cap vi sia piaciuto come gli altri, anche se so che è molto diverso...
alla prossima
un bacione
Chiara
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