The TriwizHeart Tournament.
Capitolo Uno:
Return and Restart [In Hogwarts].
-Devo
ammetterlo, Albus, sono un pò preoccupata-.
Era una giornata piuttosto fresca, per essere il Primo di Settembre.
Un vento gentile spazzava i campi attorno ad Hogwarts, e il sole
infuocato iniziava a tramontare nel Lago Nero.
Minerva McGrannit, la figura sottile fasciata in un abito scozzese,
percorreva nervosamente la circonferenza dell'ufficio del preside.
Il proprio ufficio.
-Cosa ti turba, Minerva?-
Un sorriso gentile illuminò gli occhi azzurri di Albus
Silente.
Dalla cornice del proprio ritratto appeso sulla scrivania,
osservò con sommo interesse la professoressa McGrannit.
La donna sospirò.
-Non so Albus. Mi riempie di gioia, ovviamente, essere responsabile di
Hogwarts. Ma siamo tutti ancora piuttosto scossi. La caduta del Signore
Oscuro... Tutte quei lutti...-
Silente annuì lentamente.
-Vedi Minerva, è proprio per questo che dovrai impegnarti.
Hogwarts è finalmente tornato ad essere un luogo di pace. La
casa di tutti gli studenti. Sarà tuo compito
riportare l'ordine naturale delle cose, e so benissimo che adempierai
egregiamente al tuo compito!-
Le guance un pò scavate di Minerva McGrannit si
imporporarono.
-Non mettevo in dubbio il mio naturale talento per la presidenza,
Albus- osservò con un sorrisetto.
-E' che mi domandavo... non è un pò presto per...
Quella Cosa? Voglio dire, siamo tutti frastornati e...-
-E proprio per questo vi farà bene- la interruppe Silente.
-Vedrai Minerva, i ragazzi reagiranno con gioia alla notizia.-
Minerva McGrannit annuì, un pò incerta.
Lanciò un ultimo sguardo al ritratto di Albus Silente e
uscì impettita dal proprio ufficio.
Silente si abbandonò comodamente sulla propria poltrona.
-Sai sempre come essere persuadente, Albus- osservò Armando
Dippet dal proprio ritratto, con un sorriso.
Gli occhiali a mezzaluna di Silente scintillarono.
-Ho i miei buoni motivi, Armando. Sento che sarà un grande
anno, per Hogwarts. Un nuovo, meraviglioso inizio.-
*
-Miseriaccia, quanto pesa!-
Con uno strattone, Ron Weasley
tirò giù dal treno il proprio baule stracolmo,
che per poco non precipitò su Harry Potter.
C'era la solita sottile nebbiolina alla stazione di Hogsmeade, la
stessa di tutti gli anni.
-Ron, fa attenzione- lo riprese gentilmente Hermione Granger, la folta
chioma bruna frustata dal vento -Stavi per decapitare Harry.-
Ron spalancò gli occhi.
-Davvero?! Accidenti, scusami amico...-
Fece per avvicinarsi e calpestò un piede di Harry.
Il ragazzo gli diede una bottarella sulla nuca. -Sai Ron,
accetterò le tue scuse da lontano!- ghignò.
Con un sorriso, Hermione voltò le spalle alla scena.
Lasciò correre lo sguardo lungo la banchina.
Sembrava che nulla fosse cambiato, che tutto fosse rimasto immutato.
La gran folla di studenti che chiacchierava concitata, scaricando i
bagagli; le nuvolette di vapore dell'Espresso per Hogwarts; le montagne
attorno, maestose...
-Primo anno! Primo anno da questa parte!-
Quel ruggito famigliare li fece voltare tutti e tre: Hagrid si
sbracciava, nella nebbia, cercando di radunare i minuscoli nuovi
studenti.
-Hagrid!- urlò Harry, salutandolo con la mano.
L'omone spalancò gli occhi, incredulo, e si
avvicinò abbattendo una mezza dozzina di ragazzi.
-Harry!- urlò -Ron, Hermione! Siete qui! Che mi venga un
colpo, mi credevo che non tornavate mica! Che cosa...-
-Te lo spiegheremo poi, Hagrid- rispose Hermione, massaggiandosi le
costole dopo un suo abbraccio stritolante di benvenuto.
Hagrid sorrise nella barba nera.
-Be', sono proprio contento di avevi qui! Un altro anno insieme, ah! E
poi quest'anno...- si interruppe, ridacchiando -Ah, vedrete, vedrete!
Sarà fantastico!-
Non aggiunse altro e si allontanò, urlando -Primo anno, da
questa parte!-
I tre si lanciarono sguardi perplessi.
-Che cosa voleva dire?- domandò Harry curioso, trascinando
il baule verso le carrozze attaccate ai Thestral.
Ron scosse il capo.
-Non ne ho idea. Fa sempre così, Hagrid! Lancia il sasso e
nasconde la manica...-
-La mano, Ron!- lo corresse Hermione con una risatina -Non la manica!
Oh guardate, ecco Ginny...-
In uno svolazzare di capelli rossi, Ginny li raggiunse, le gote
arrossate per il vento.
-Un moccioso del secondo anno aveva infilato una bacchetta di
liquirizia nel naso di un compagno- annunciò scuotendo il
capo -Che razza di idiota...-
Hermione le lanciò uno sguardo comprensivo, ma Harry e Ron
scoppiarono a ridere.
-Onori e oneri dell'essere Capo scuola, sorelina!- le sorrise Ron.
Ginny spalancò la bocca per ribattere, ma una carrozza si
fermò davanti a loro e la porta si spalancò.
-Dai, saliamo- disse Harry.
Solo una volta a bordo i quattro si accorsero di non essere soli.
-Luna!- strillò Hermione emozionata, guardando la compagna
-E... Neville! Non ci posso credere! Ci sei anche tu?!-
Con un gran sorriso, Neville salutò i compagni.
-E' bello vedervi, ragazzi!- disse -Sono proprio felice di vedervi! Non
sapevo che sareste tornati anche voi!-
-Già!- disse Ron prendendo posto -Siamo stati un
pò indecisi fino all'ultimo... Io e Harry, per lo meno-
aggiunse in fretta, cogliendo un'occhiata di Hermione.
-Ma le signorine, qui, sanno essere piuttosto convincenti!- aggiunse
Harry con un sorriso, indicando Ginny e Hermione.
Quest'ultima sollevò le sopracciglia, piccata.
-Be', scusate tanto se ho ritenuto importante completare la nostra
istruzione scolastica!- disse.
-E poi vorrei vedere come avreste fatto per un anno senza di noi!-
aggiunse Ginny, sporgendosi in avanti per dare un buffetto affettuoso
ad Harry.
Luna, che fino a quel momento era rimasta in un sorridente silenzio,
puntò gli occhi su Ron ed Hermione, seduti l'uno accanto
all'altra.
-Ho saputo che vi siete messi insieme- annunciò con la sua
voce sognante.
Ron ed Hermione arrossirono di botto.
-Naturalmente ho sempre saputo che sarebbe finita così-
continuò Luna con leggerezza -L'ho capito dalla prima volta
in cui vi ho visti.-
Sempre più imbarazzati, Ron ed Hermione si lanciarono
un'occhiata rapida.
-Oh, non siate ridicoli!- sbottò Ginny alzando gli occhi al
cielo -Siete stati tutta l'estate a pomiciare e adesso fate i timidi!-
Harry e Neville scoppiarono a ridere, ma Ron diventò
verdognolo ed Hermione lanciò uno strillo di protesta.
-E' strano, non è vero?- disse Harry dopo qualche minuto,
osservando il sentiero fuori del finestrino -Adesso siamo tutti quanti
al settimo anno. Sia noi, sia Ginny, Luna e tutti gli altri un anno
più piccoli di noi.-
-Be', meglio così- decretò Ron -Siamo di
più, e sarà più difficile tenerci
sott'occhio durente i M.A.G.O.!-
Hermione gli lanciò un'occhiata esasperata, poi si rivolse a
Neville.
-Sai di qualcun'altro che è tornato per terminare l'ultimo
anno?-
Neville annuì.
-Oh, sì! Dean Thomas! E poi Ernie MacMillan di Tassorosso,
Terry Steevel di Corvonero... parecchi ragazzi, a dir la
verità!-
-Sono contenta- disse Hermione con un sorriso -Sarà bello
poter vivere veramente il nostro ultimo anno ad Hogwarts!-
Ron stava per dire qualcosa, ma fu interrotto da uno scossone della
carrozza.
Harry sbirciò fuori e annunciò -Ci siamo!-
Scesero dalla carrozza in silenzio.
Poi, ben stretti nei mantelli, alzarono lentamente lo sguardo.
Hogwarts era lì, davanti a loro, ancora una volta.
Si stagliava maestosa contro il cielo trapuntato di stelle, del tutto
ignara del forte vento che la sterzava.
Le finestre illuminate brillavano, quasi volessero dar loro il
bentornato.
-Cara vecchia Hogwarts- mormorò Ron con affetto.
Non si dissero nulla, ma tutti avevano il cuore gonfio, ed erano sicuri
che gli altri si sentissero nello stesso modo.
-E' così bello essere di nuovo qui- disse piano Hermione
mentre attraversavano il prato ventoso -Però è
anche un pò strano... Voglio dire, è impossibile
non pensare a quello che abbiamo vissuto l'ultima volta in cui ci siamo
stati...-
Lanciò un'occhiata sbieca alla fiancata destra del castello.
Era stata completamente riparata e ricostruita.
Non sembrava affatto che lì dentro, solo qualche mese prima,
si fosse svolta la più grande guerra che il mondo dei maghi
avrebbe mai potuto ricordare.
Harry seguì lo sguardo di Hermione e annuì.
-E' rimasto tutto immutato...- disse lentamente.
Ron si fermò di botto, accanto a loro.
-Non proprio tutto- mormorò -Guardate lì!-.
Indicò un punto alla sua destra, poco distante da loro.
Nel prato, a un centinaio di metri dalla scalinata d'ingresso della
scuola, si ergeva un monumento, scintillante anche
nell'oscurità.
I sei ragazzi si avvicinarono curiosi.
Quando furono abbastanza vicini trattennero il fiato: Era una lastra di
marmo molto alta, di un bianco madreperlaceo.
In alto, incise in oro, le seguenti parole:
Alla memoria di chi ha
combattuto con onore e ha contribuito con coraggio a liberare il mondo
magico dal dolore e dalla disperazione.
A seguire, un lungo elenco di nomi. Troppo lungo.
-E' un monumento ai caduti- sussurrò Hermione con gli occhi
lucidi.
Harry scorse l'elenco, in silenzio.
Silente... Piton... Tonks... Lupin... Sirius... Quanti nomi famigliari,
quante identità intrappolate in quella pietra fredda.
Quante persone coraggiose che avevano combattuto.
Per lui.
Ogni nome era una morsa allo stomaco.
Accanto a lui, i suoi amici avevano la stessa espressione di dolorosa
gratitudine.
Poi Ron fece un passo avanti.
Un nome scintillante aveva catturato la sua attenzione più
di qualunque altro.
Fred Weasley.
Il nome di suo fratello.
In silenzio, con un grosso groppo in gola, osservò quel
nome, quasi incredulo.
Si sentiva stordito.
Era talmente surreale, che per tutta l'estate il dolore per quel lutto
aveva aleggiato attorno a lui senza però penetrargli dentro.
Ora, leggere quel nome sulla pietra fredda l'aveva colpito come una
stoccata in pieno petto.
Deglutì a fatica.
Come si può tornare a star bene dopo una perdita del genere?
Pensieri orribili iniziavano ad affiorare nella sua mente, quando una
mano si infilò delicatamente nella propria.
Una mano piccola e fredda.
Senza aver bisogno di guardarla, seppe che era di Hermione.
Gliela strinse, sentendosi un pò meglio, e lei
intrecciò le dita con le sue.
Si voltò e le fece un sorrisetto minuscolo, quasi
impercettibile.
Lei lo guardò dal basso, con gli occhi scuri un
pò lucidi.
Non disse nulla, ma Ron sapeva benissimo cosa significavano quello
sguardo e quel tocco:
Io sono con te.
Fu molto piacevole assistere allo smistamento.
Per la prima volta dopo molti anni, il Cappello Parlante
cantò di pace e armonia, anzichè metterli in
guardia contro pericoli e minacce.
Quando con -Evanna Wilkinson!- la lista dei nuovi arrivati si chiuse ed
ognuno prese posto al tavolo della propria casa, i tavoli si riempirono
d'incanto.
-Ah, ecco la cosa che ho sempre amato di più in questo
posto!- esclamò Ron allegro, nuovamente di buonumore.
Si riempì il piatto di patate fritte e pasticcio di rognone
e prese a mangiare di gusto.
-C'è una nuova insegnante- osservò Hermione
versandosi del succo di zucca.
Ginny ed Harry seguirono il suo sguardo: Una bella donna coi capelli
scuri sedeva tra la professoressa Sprite e il piccolo professor Vitious.
-Probabilmente insegnerà Difesa Contro le Arti Oscure- disse
Harry -Sembra abbastanza giovane, no?-
Passarono buona parte della cena a fare previsioni sulla nuova
insegnante, interrotti spesso da qualche compagno che veniva a
salutarli e dargli in bentornato.
Quando anche gli ultimi residui di budini e torte furono spazzolati via
(Ron se ne occupò con particolare premura), la McGrannit si
alzò in piedi.
-Buonasera a tutti!- disse con un sorriso.
Il chiacchiericcio si spense immediatamente e tutti si voltarono a
guardarla.
-Oh, è così strano che ci sia lei seduta al posto
di Silente.- sussurrò Hermione.
La preside si schiarì la voce.
-Vorrei anzitutto dare il benvenuto a tutti coloro che per la prima
volta hanno avuto il piacere di varcare le soglie della nostra scuola!
Ma voglio anche, senza dubbio, dare un caloroso bentornato a tutti gli
altri. Come tutti ben sapete, la nostra scuola, così come il
resto del mondo magico, è da poco uscita dalle tenebre di un
periodo oscuro.-
Fece una piccola pausa, osservandoli.
-Ma adesso, finalmente, potremo godere della pace e dell'equilibrio che
per tanto tempo ci sono mancati! E questo è solo grazie a
voi! Sì, a tutti voi, che vi siete impegnati e avete lottato
con coraggio!-
Un grande applauso si levò dagli studenti e dagli insegnanti.
Hagrid si soffiò il naso, facendo trasalire chiunque fosse
nel raggio di tre metri.
-E poi vorrei dare, naturalmente, il bentornato ai nostri
più vecchi amici. Gli studenti che hanno deciso di ritornare
per completare la loro istruzione magica!
Bentornati a tutti voi! E infine, anche se probabilmente mi
odierà, sento proprio di doverglielo: Grazie, signor Potter!-
Un altro lungo applauso percorse la sala.
Hermione vide che Harry era arrossito, e gli sorrise incoraggiante.
Ron gli battè poderose manate sulla schiena.
-Ora- riprese la McGrannit alzando la voce -C'è una cosa che
vi vorrei dire, prima di congedarvi. Una cosa che, devo ammetterlo, mi
ha resa scettica fino all'ultimo, ma che spero vivamente possa sortire
positività in voi.
Come senz'altro molti di voi ricordano, quattro anni fa la nostra
scuola ha ospitato il più importante evento internazionale
di incontro tra scuole di magia: Il Torneo tre maghi!-
Un mormorio si diffuse nella sala.
-Alla luce di quanto è successo ultimamente-
continuò la preside -Il Comitato per la cooperazione
internazionale tra maghi e l'Ufficio per gli sport e i giochi magici
hanno ritenuto una buona, ma che dico, un'ottima idea...-
Fece una pausa in cui tutti la fissarono, attoniti.
-...Proporre nuovamente il Torneo tre maghi!-
Il boato che tuonò dai tavoli fu molto simile ad
un'esplosione.
Tutti presero a urlare eccitati, qualcuno iniziò subito a
parlare col vicino, qualcuno si abbracciava.
-E' meraviglioso!- ruggì Ron.
Ma c'era anche qualcuno che rimase u pò interdetto, e
qualcun'altro che sembrava decisamente contrariato.
Come Hermione.
-Ma... e i M.A.G.O.?!- domandò sconcertata a nessuno in
particolare -Sarà una distrazione! E poi non è un
pò troppo presto? Che cosa gli è venuto...-
Con uno schiocco di dita la preside richiamò l'attenzione su
di lei.
-Sono certa che molte domande vi frullano per la testa, in questo
momento. Be', cercherò di darvi qualche spiegazione in
più. E' stata opinione comune che il Torneo tre maghi possa,
quest'anno, in qualche modo premiarvi per ciò che avete
affrontato fino all'anno scorso. Inoltre, ora che regna la pace,
sarebbe molto bello incontrare di nuovo i nostri amici provenienti
dalle altre scuole! E perchè no, stringere nuovi legami!
Per il momento, non avete bisogno di sapere altre se non che la durata
del torneo è stata un pò ridotta,
terminerà a maggio per non interferire con gli esami...-
(Quasi tutti borbottarono, mentre Hermione tirò un sospiro
di sollievo)
-...E che i nostri ospiti arriveranno ad Hogwarts il primo di ottobre!
Ed ora, buonanotte a tutti!-
Con un gran tramestio di sedie, tutti si alzarono velocemente.
-Non è una forza?- domandò Ron con sguardo
sognante -Il torneo tre maghi! Di nuovo qui ad Hogwarts! Credo che
tenterò, sapete? Diciassette anni li ho compiuti da un
anno...-
-Non è quello il discorso, Ron- ribattè Hermione
salendo le scale -E' che... oh, insomma, non c'è bisogno di
ricordarvi cosa è successo l'ultima volta...-
-L'ultima volta c'era Tu-Sai... c'era Voldemort- affermò Ron
con sicurezza, stupendo Harry -Ora non c'è più
alcun pericolo. Zuccotto
di Zucca!- aggiunse
poi rivolgendosi alla Signora Grassa.
Questa sorrise e balzò indietro, lasciandoli entrare nella
Sala comune di Grifondoro.
-Comunque sarà pazzesco- continuò Ron
instancabile -Tu che ne dici, Harry?-
L'amico alzò le spalle e fece un sorrisetto.
-Io dico che me ne è bastato e avanzato uno di Torneo tre
maghi!- disse, con uno scintillio divertito negli occhi verdi.
-E dico anche che muoio di sonno! Vado a letto, ragazzi, buonanotte!-
-Buonanotte- gli risposero in coro Ron ed Hermione, guardandolo salire
le scale per il dormitorio maschile.
Poi si voltarono l'uno verso l'altra.
-E così, rieccoci qua- disse piano Ron, scrutandola.
Hermione fece un sorrisetto.
-E' come essere a casa, vero?- disse con affetto, guardandosi attorno.
Il fuoco scoppiettante, gli stendardi alle pareti, le poltrone, tutto
sembrava dir loro 'Bentornati!'.
-L'ultima volta che siamo stati qui- continuò Ron
prendendole la mano -Non eravamo... insomma, non stavamo...-
Hermione arrossì un pochino e lo guardò.
-Adesso sì, però.- disse piano, sorridendo.
Le orecchie di Ron si tinsero e le sue labbra si aprirono in un sorriso
enorme.
-Me l'ero dimenticato quant'eri carina con l'uniforme- le
sussurrò.
Poi le prese delicatamente il viso e la baciò sulle labbra.
Hermione si alzò in punta di piedi e rispose al bacio con
trasporto.
Sentendo le mani di Ron scivolarle nei capelli, non potè
fare a meno di sorridere.
Sì, non aveva alcun dubbio.
Era di nuovo a casa.
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Hello there! :)
Eccomi di nuovo tra voi.
Voglio dirvi subito alcune cose. Anzitutto, questa è ovviamente Ron/Hermione,
ma stavolta sarà un pochino diversa.
Stavolta non sarà incentrata solo e soltanto su di loro, ma
spazierà anche sulla vita ad Hogwarts.
Come avrete notato, la storia si svolge dopo la Guerra, e li ho fatti
tornare tutti e tre.
E' che penso gli manchi davvero tanto Hogwarts. E manca anche a me.
L'idea del torneo mi è balenata in mente un caldo pomeriggio
in compagnia della mia Cuginissima Ada Wong ^^
Se tutto va come spero, ne vedrete delle belle ;)
Be', che dire.
Felicissima di essere di nuovo tra voi :) Spero l'idea vi piaccia. E
spero vi sia piaicuto il primo capitolo :)
PS: Il titolo, TriwizHeart Tournament, gioca col nome inglese del
Torneo Tre Maghi.
TriwizHeart, tre cuori, o giù di lì.
Presto capirete perchè ;)
Un abbraccio grande, aspetto i vostri pareri!
Miza.
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