E con questo ultimo pezzo, mi congedo dai miei incarichi e vi lascio, ed è Special Needs
dei Placebo’. Queste furono le ultime parole per quel giorno di lavoro di Madison, che
corse in macchina per andare a casa. Arrivò nel suo appartamento che erano circa le tre
di pomeriggio. Ebbe tutto il tempo di farsi una doccia e cambiarsi. Quel pomeriggio
sarebbe venuto Brian, e Madison aveva ogni intenzione di parlargli. Non sapeva bene che
reazione avrebbe avuto Brian, in fondo,dentro di se, sapeva che anche Brian provava le
stesse cose per lei, ma non ne aveva la certezza. Erano ormai le quattro e Madison era
sul divano a guardare la televisione. Era in perfetto ordine, aveva una camicia sfiancata
bianca e dei pantaloni attillati neri che le arrivavano fino alle caviglie. Aveva una leggera
linea di eye-liner e un brillante lucida labbra rosa. La sua posa
da camionista sdraiato sul divano venne rovinata dallo squillante suono del suo
campanello. Un brivido agghiacciante le percorse la schiena. Quella tranquillità che
sentiva poco prima era totalmente svanita e ora era nel panico. Erano anni che aspettava
questo momento, c’erano già stati tentativi in cui lei o lui si erano provati a parlare ma
erano andati miseramente falliti.
Madison si alzò velocemente e corse ad aprire la porta. Fu sorpresa nel vedere che alla
porta non era Brian, il suo panico si fece calmo e i suoi nervi si distesero. ‘ Ciao!
Disturbo!?! ‘ Chiese il Arin con quel suo faccino innocente e le mani legate dietro la
schiena. ‘ No, affatto’. Gli rispose Madison di primo acchito, mentre in realtà sperava
fortemente che il ragazzo se ne andasse al più presto. Se Brian fosse arrivato mentre
c’era Arin non sarebbero riusciti a parlare e probabilmente Brian poteva pensare di essere
stato invitato lì solamente per passare un po’ di tempo da amico, quando in realtà, non è
così. ‘Posso entrare? ‘ Chiese Arin gentilmente, scrollando Maddy dai suoi pensieri. ‘Oh
certo, entra pure.’ Disse Madison facendo cenno di entrare al batterista. ‘Siediti pure, vuoi
qualcosa da bere? Disse la ragazza facendo sedere Arin in una sedia della cucina. ‘ Una
birretta,grazie ‘ rispose il ragazzo, apparentemente un po’ ansioso. Madison aprì il frigo e
porse una Beck’s all’amico e si sedette anche lei. ‘Maddy, lo so che è un tasto delicato,
ma vorrei farti presente che non voglio assolutamente rubare il posto a tuo fratello nella
band e sappi che lo reputo il migliore batterista che ci sia mai stato e che ci sarà e non
credo di certo di essere meglio di lui e non sarò mai alla sua..’ Non riuscì a finire il
discorso quando Madison lo interruppe.‘Arin, lo so già. Jimmy sarebbe felice che un
ragazzo eccezionale come te lo rappresenti nella band’
Arin si alzò verso di lei e tese le braccia in segno di un abbraccio, che lei ricambiò di buon
grado. Fu uno di quegli abbracci sinceri, di quegli abbracci che ti fanno capire che non sei
sola, che hai qualcuno che ti vuole bene. Era incredibile come i due ragazzi in una sera
erano diventati così uniti.
Il loro abbraccio si sciolse definitivamente lasciando in loro un senso di tranquillità infinita.
Rimasero a guardarsi l’un l’altro per qualche istante fino a che
l’occhio di Arin cadde improvvisamente sul salotto della ragazza, e con un passo spedito
si diresse verso la sala. ‘Arin, che succede? ‘ Chiese la ragazza raggiungendolo con una
lieve corsetta. Arin si blocco improvvisamente puntando il dito verso il Twister che aveva
Madison nell’atrio‘ Oh mio dio, hai un Twister !?!’ disse lui, indicando l’oggetto in
questione, che era avanti alla finestra del soggiorno. Lo sguardo di Maddy si fece
interrogativo vedendo Arin osservare il gioco come un bambino che vede il proprio regalo
il giorno di natale, con la stessa luce negli occhi. ‘ Ti va di giocarci ? ‘ Disse di nuovo lui,
sembrando sempre di più un bambino alle armi con un suo nuovo gioco. Madison si mise
a ridere alla vista del ragazzo. ‘ Va bene!’ rispose lei, emulando una dolce mammina che
da finalmente il tanto atteso consenso al figlio.
Brian si stava sistemando i capelli in bagno quando il campanello di casa sua lo fece
sobbalzare. Corse ad aprire finendo di sistemarsi i capelli nel dovuto modo. Aprì la porta
con uno scatto veloce e deciso e si trovò davanti l’amico Matthew. ‘ Ehy matt, che ci fai
qui? ‘ Disse Brian ritornando alla postazione di pochi istanti prima mentre Matt si
accomodava da solo. ‘ Volevo sapere se venivi a farti una birretta con me e Jhonny, ci
stai? Matt conosceva bene la risposta, sapeva che l’amico quel pomeriggio sarebbe
andato a casa di Madison, le donne parlano tra loro e Val glielo aveva detto, ma glielo
chiese per arrivare a parare quell’argomento sul quale altrimenti ci sarebbe arrivato
difficilmente. ‘ No devo andare a casa di Madd’ Gli rispose Brian tornando dal bagno
perfettamente sistemato. ‘ Ma tu lo sapevi già, non è vero?! ‘ Aggiunse sedendosi poi
affianco all’amico sul divano. Brian conosceva l’amico come le sue tasche, Matt era così,
cercava sempre di aiutare tutti, era un amico con il quale si poteva parlare di tutto perché
avrebbe capito. ‘ Si, ma volevo parlarne con te. Questa volta è la vostra occasione, devi
dirglielo. Non fare come le altre volte.’ Disse schietto il cantante. ‘Lo so Matt, devo
dirglielo, ma se lei mi ha invitato lì solo per stare tra amici? E se per caso lei si fosse
innamorata di Arin? Li ho visti molto affiatati ieri sera ‘ Rispose Brian, come una ragazzina
dubbiosa. ‘ Brian, tra voi c’è sempre stato qualcosa, cogli l’attimo e diglielo al più presto.’
‘Va bene Matt, allora vado.’ Disse Brian alzandosi contemporaneamente all’amico
con il quale uscì dalla porta.
‘ Madison stai per perdere lo sai? ‘ disse Arin in una posa del Twister che era tutt’altro che
comoda. ‘Non reggo più, mi fa male la schiena!’Rispose Madison, in una posizione
altrettanto scomoda. In un secondo le loro posizioni concatenate insieme si spezzarono.
Madison si fece adagiare per terra emettendo dei lamenti che arrivavano all’orecchio
come: Che male alla schiena! Ecco perché non usavo più questo gioco infernale!
Mentre entrambi i ragazzi erano distesi a terra per riprendersi dal dolore il campanello
suonò. In un solo secondo il panico riprese a scorrere per le vene di Madison. Brian era
sempre in categorico ritardo, anche quando non c’era un orario preciso, non pensava
sarebbe arrivato a quell’ora. Madison cercò di alzarsi il più velocemente possibile per
andare ad aprire la porta. Mentre camminava cercava di trovare una soluzione a tutto ciò,
come fare andare via Arin e come riuscire a far capire a Brian che non era solo un incontro
da amici quello. ‘ Ciao Madd, sono in ritardo? ‘. Il sorriso di Brian piazzato lì davanti a lei
era troppo, la guardava con aria contenta e speranzosa, un’espressione che a breve, se
ne sarebbe andata. ‘ No, anzi sei in anticipo ’ Gli rispose la ragazza tenendosi una mano
contro la schiena, che le faceva ancora male. ‘ Posso entrare? ‘ Chiese il ragazzo un po’
tentennante. Si era accorto che qualcosa in Madison non andava.
‘Entra pure ‘ Gli rispose la ragazza, scostandosi dalla porta per farlo passare. Brian entrò
in casa e si diresse verso il salotto. ‘ Ciao Bri!’ Arin era ancora lì, questa volta in piedi
vicino al divano. Brian si sentì crollare il mondo addosso quando lo vide . Le sue paure
erano fondate,forse voleva solo passare del tempo con amici, o ancora peggio Madison
era attratta dal batterista. ‘ Ciao Arin,tutto okay? ‘ Chiese il ragazzo cercando di essere il
più cordiale possibile. La voglia di andarsene era fortissima, non voleva restare lì a auto
commiserarsi. ‘ A dire il vero ho un leggero male alla schiena, ma niente di preoccupante’
disse Arin rivolgendo un sorrisetto a Madison. Il silenzio calò improvvisamente nella casa.
Si sedettero tutti e tre seduti sul divano, in religioso silenzio. Il telefono di Madison
poggiato sul
tavolo della cucna iniziò a squillare rimbombando in tutto l’appartamento. Madison
ringraziò con tutto il cuore chi la stava
chiamando, stava interrompendo quei minuti di assoluta tensione. ‘ Pronto !?’
‘Allora, ci hai parlato?’. Era Allison al telefono. Maddy si scostò ancora di più per non
fare sentire ai due ragazzi la loro conversazione. ‘ Ally, è successo un casino!’ rispose di
fretta Madison. ‘ Ho capito, non ci hai parlato. Ma cosa è successo? ‘ chiese l’amica un
po’ confusa. ‘ Ti posso dire che qui in casa ci sono sia Arin sia Brian, e Arin non ha
intenzione di andare via. Non riuscirò a parlargli nemmeno questa volta.’ Disse Madison,
che come risposta dall’amica ebbe un semplice ‘ Ci penso io !’ e poi sentì agganciare.
Madison ritornò nel salone con una birra in mano e vide che i due ragazzi stavano
parlando. Madison pregò che Arin avesse spiegato a Brian il perché era lì. ‘ Brian, birra?!?’
Chiese Madison, passando la bibita all’amico senza nemmeno attendere la risposta e
sedendosi sul divano tra i due ragazzi,che stavano parlando di un’incontro al bar di
Jhonny. La ragazza si sedette e si tranquillizzò , approfittando di quei
momenti senza tensione. ‘ Pensavamo a una seratina al bar di Jhonny stasera,ci siamo
tutti, vieni anche tu ? Chiese Arin alla ragazza. Madison ci pensò su. Era una buona idea
andarci, magari poteva sistemare le cose con Brian e riprendere una certa confidenza,
che, negli ultimi istanti, sembrava essersi frantumata. ‘ Ci sto! Brian, vieni anche tu? ‘
chiese Maddy con la faccia da cucciolo. Prima che il ragazzo potesse rispondere un
suono lungo e assordante lo interruppe. Il campanello di quel appartamento suonava
ancora una volta. Madison si alzò di scatto per andare ad aprire. Davanti alla porta c’era
l’amica Allison. ‘ Non ti preoccupare Madd, ci penso io’ Allison non lasciò nemmeno
intervenire l’amica e si diresse subito verso il salotto. ‘Ciao ragazzi, tutto okay?’ Chiese
Allison, con una certa fretta. ‘ Si, tutto okay’ Le risposero all’unisono. ‘Arin, verresti
Un attimo a casa mia ? Ho un inconveniente che solo tu sapresti risolvere. ‘ Si certo,
vengo’ . Madison era rimasta in piedi accanto all’amica a guardare la scena. Ora sperava
solo che Brian rimanesse lì, ad ascoltarla.
Allison, Brian ed Arin si diressero verso la porta. Madison li accompagnò sperando di
riuscire a bloccare in tempo il chitarrista che sembrava volersene andare. ‘ Ne approfitto
per andare anche io’ disse Brian sul ciglio della porta mentre i due amici se ne erano già
usciti di tutta fretta senza nemmeno salutare.
Madison blocco Brian tenendolo stretto per il braccio. Cercava di trovare le parole per
chiedergli di rimanere e parlare con lei ma sembrava non trovarle. ‘ Madd, che hai??’
chiese Brian ancora tenuto per un braccio dalla ragazza. Madison tirò il ragazzo dentro in
casa e chiuse la porta con un calcio. Le sue labbra erano come attirate da quelle di Brian.
La voglia di avere quelle sottili labbra era irrefrenabile, e senza pensarci un attimo di più
attirò il ragazzo a se e iniziò a baciarlo. Le loro labbra erano unite come fossero un solo
corpo. I due, un momento prima tesi, iniziarono a sciogliersi e a godersi quel bacio che
desideravano ormai da anni. Il profumo dolce di Madison arrivava leggero alle narici del
ragazzo, mandandolo in confusione. Non sapeva cosa dire, quel bacio era inaspettato,
ma molto gradito. Le sue teorie su la presunta relazione di Arin e Madison vennero
definitivamente travolte insieme alle sue incertezze. Quel piccolo bacio ora valeva più di
mille parole per lui. Madison lasciò finalmente il braccio di Brian, che andò a cingerla sui
fianchi. Le loro lingue erano come assetate l’una dell’altra. Brian strinse la ragazza
sempre più a se, sempre senza interrompere quel bacio. Madison trovò la forza di
staccarsi,voleva chiedergli scusa, voleva chiedergli cosa provasse per lei. ‘Brian, cosa
senti per..’ non ebbe il tempo di finire che venne stoppata dal ragazzo. ‘ Ti prego, non
smettere di baciarmi’ Per Madison quelle parole bastavano a intuire cose li provasse per
lei. Le loro labbra si unirono nuovamente questa volta con più foga, con più desiderio di
unirsi. Brian alzò Madison e la prese in braccio. Le gambe della ragazza accerchiavano la
vita del chitarrista, che la reggeva per i fianchi. Quel bacio non si interruppe, quell’unione
sembrava infinita . Brian si spostò verso il divano che era nell’atrio.
Quel bacio si fermò per qualche istante, lei venne adagiata dolcemente sul sofà e lui vi si
pose sopra. ‘Come ho fatto tutto questo tempo senza di te?’ le sussurrò dolcemente Brian
tornando poi a baciarla. ‘Brian, dobbiamo parlare lo sai?’ Intervenne la ragazza di
malavoglia. Il ragazzo si staccò da lei e si mise a sedere meglio su quel divano, attirando a
se la ragazza. ‘ D’accordo, tanto al bar di Jhonny questa sera non ci si va!’ disse
ironizzando il ragazzo facendo ridere Madison. Li aspettava una conversazione che era in
attesa ormai da troppo tempo, che aveva visto i due star male e che ora veniva finalmente
affrontata.
**Ebbene sì, ce l’ho fatta a pubblicare il 5 capitolo!
Scusatemi davvero ma ho avuto molti contrattempi e per almeno una settimana ne avrò sicché il 6 capitolo aspettatevelo per gli inizi di agosto!. Date foga alle vostre critiche miei cari perché ce ne sarà da criticare. È stato difficile scrivere questo capitolo, l’ispirazione mancava e l’idee buone erano pochissime. Ho fatto il possibile ma non mi sento soddisfatta. Le critiche potrebbero essere che ho passato un intero capitolo a casa di lei senza che accadesse niente. Lo so che è brutto, ma non trovavo un’altra soluzione!! Se scrivete come posso cambiarla o cosa non è andato nelle recensioni, posso modificarla!! Ringrazio tutti quelli che ( anche se non recensiscono) mi seguono. Grazie mille e al prossimo capitolo ;) **
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