Come l’unica
necessità
Santana
è continuamente scocciata e se non lo è,
bè, allora è annoiata o irritata. E’
sempre dietro a sospirare o sbuffare, e quando non lo fa bisogna
preoccuparsi perché
significa che sta progettando qualcosa, altrimenti sta attuando uno dei
suoi piani.
Qualsiasi
persona può andare da lei e dirle ciò che vuole,
in qualsiasi caso poi riceve una
tipica risposta Lopeziana, cinica e sprezzante, ottenendo come bonus
una presa
in giro.
Poi
c’è lei e
Santana muta, diventa
docile e amabile, ma solo nei suoi confronti, poiché solo
lei ha quel potere.
Brittany
è un’altra cosa
, è il fiore tra le
erbacce, la rosa del deserto, è tutto ciò che le
serve, poiché il resto del
mondo non è adatto a Santana.
Tra
tante persone che non la capiscono, la odiano, non la vedono veramente,
Brittany è il suo spiraglio di luce. Il suo arrivo, la sua
presenza, sono come
la quiete dopo la tempesta; lei è l’arcobaleno
dopo un grosso temporale, uno di
quelli che ti fa sbattere gli occhi dalla bellezza, uno di quelli che
ti
trasmette tranquillità e ti fa sorridere; è
un’ancora a cui aggrapparsi in una
tempesta in pieno oceano.
Perché
Brittany è l’unica che l’ascolta, che si
preoccupa di vederla sorridere tutti i
giorni, l’unica a cui interessa se è triste quando
prende una D, l’unica che le
asciuga le lacrime e fa di tutto per non farle più scendere
sulle sue gote.
Brittany
è la sola che le mostri ancora quanto divertente sia ogni
giornata, portandola
al lago per guardare le papere e finire a seguire a gattoni Mamma
Papera con i
cuccioli; la sola che si stupisce ogni volta che piove e le da una
versione
tutta sua sull’origine delle precipitazioni; quella che si
preoccupa di non
pestare le formiche per terra poiché anche loro hanno una
famiglia da cui
tornare; quella che la fa ancora commuovere costringendola a vedere con
lei
tutti i classici Disney; quella che vede un giorno di neve come la cosa
più
bella del mondo e si lancia a fare pupazzi di neve con tanto ti carota
e
cappello, si sdraia sul prato per creare forme di angeli e dichiara
guerra a
chiunque le si avvicini, tirando palle di neve fresca.
E
Santana ha bisogno di tutto ciò, di svegliarsi in piena
notte per controllare
che non sia entrato il mostro invisibile, di aspettare ora in una
scomoda
posizione e in silenzio per vedere schiudersi uova di tartaruga e
attendere che
le tartarughine raggiungano il mare, di festeggiare il compleanno di un
gatto
obeso con una torta ipercalorica, di dover aiutare Ken a farsi
perdonare da
Barbie per essersi dimenticato del loro anniversario, di farlo con un
broncio
perché pensa sia sciocco per poi essere rimproverata da due
incantevoli occhi
azzurri, di vedere Brittany impegnarsi ore per preparale un
po’ di caffè e
doverla poi consolarla perché non è importante se
ha messo del sale al posto
dello zucchero, e berlo lo stesso, strizzando gli occhi, solo per farla
sorridere
di nuovo.
Per
questo ed altro a Santana occorre Brittany. Perché lei
è la sua droga
preferita, la sua acqua quotidiana, il suo ossigeno vitale.
E’ semplicemente il
motivo per cui si sveglia ogni giorno. Perciò non
può lasciarla ad Artie o a
chiunque altro, non può perché Brittany
è la sua unica necessità.
***
Oddio
quanto sono melensa, scusate per la dose massiccia di zucchero che ho
messo in
questa shot, ma è venuta così. Diciamo che in
questa raccolta passo da
malinconia a fluffosità fino a ciò. Bah!
Non
so bene cosa sia uscito stavolta, nemmeno il titolo ha senso, so solo
che è
diabetico.
Per
le tartarughine, quello è un mio sogno *-*
Spero
la prossima sia meglio.
Besos,Miky
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