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{Faberrittana
is the way} ~That's how we
do it in Slytherin!
-Ma
gli ha strappato metà capelli?- domandò Rachel
prendendo in mano la ciocca. -Non
rompere, ne ho presi un po’- mormorò
l’altra
strappandoglieli e rimettendoli nel sacchettino –piuttosto
passami le corna di
Bicorno..in fretta- farfugliò, spingendola appena. -Ma
non sarebbe proibita?-chiese Quinn arricciando
le labbra. -Certo-
annuirono le due more assieme. -E
perché la state facendo?-domandò continuando ad
osservare Santana preparare la pozione polisucco. -E’
così che facciamo nei Serpeverde!- esclamò la
latina con un mellifluo sorriso. Quinn si sistemò il
gonnellino, storcendo il
naso dal cattivo odore. -E
perché lo stareste facendo?-continuò la bionda,
mentre le due continuava ad aggiungere alcuni elementi. -Ma,
perché Miss Beauxbatons è qui con
noi?-borbottò
Santana guardando male Rachel. -Perché
sì!- le rispose l’altra con un finto
sorriso. -Piuttosto,
quant’è che è qui? Due mesi, tre? Si
può sapere, di grazia, perché parla con noi, e
soprattutto perché cavolo è
complice dei nostri piani?- chiese corrugando le sopracciglia. Santana
non
ricevendo una risposta alzò il capo dalla sua pozione,
notando i sorrisini che
si scambiavano quelle due. -Berry!
Avevi promesso di non mostrarmi più i tuoi
sorrisini da sesso…ora tornerò ad avere gli
incubi- brontolò, riprendendo a
concentrarsi sul suo lavoro. -Non
capisco ancora perché ti fidi di me!- la
stuzzicò la moretta. -In
effetti non lo so nemmeno io… Resta il fatto
che di quella non mi fido- si lamentò, alludendo alla
biondina vestita
d’azzurro. -Qui
il capo sono io e decido io!-affermò Rachel
annuendo. -Non
c’è dubbio, il capo sono io- sibilò
l’ispanica, puntando l’indice sul petto della
compagna. -Siete
proprio due buffe amiche- ridacchiò Quinn. -Noi
non siamo amiche!- negarono immediatamente le
due. Il sopracciglio destro della bionda schizzò verso
l’alto. Santana odiava
il modo presuntuoso in cui lo faceva, credeva sempre di aver ragione. -Eppure
siete sempre insieme- mormorò, riavviandosi
i capelli corti, coperti da un delizioso cappellino dello stesso colore
del
vestito. -Perché
lei è il mio elfo domestico- puntualizzò
immediatamente la latina, ricevendosi una botta sul coppetto. -Taci
Lopez e dammi qui, quando c’è in mezzo quella disimpari ogni cosa-
borbottò
Rachel, afferrandogli il pentolino nel quale lavorava, sotto gli occhi
infastiditi della ragazza, per poi continuare la pozione. -Oh,
la ragazza del Tassorosso!- esclamò Quinn
sbattendo le ciglia e sorridendo. Santana sbuffò, senza
risponderle. -Sì,
ci muore dietro da mesi e si è decisa finalmente
a prendere alcuni capelli di Chang, quel tipo che passa tutto il tempo
con lei,
per avvicinarsi alla biondina- spiegò Rachel sghignazzando,
mentre l’ispanica
avvampava imbarazzata. -Berry
ma… gli affaracci tuoi?- sbottò, cercando di
rimpossessarsi del pentolino senza successo. -Ti
ho già detto che il capo sono io!- ripeté
Rachel facendole una linguaccia. -Sogna
pure... Quando poi la biondina qui presente
tornerà in Francia non venire a piangere da me- la
schernì, incrociando le
braccia al petto e alzando il naso con fare altezzoso. -Qui
l’unica che piange sei tu, vuoi che racconti
di…- le ricordò Rachel, sorridendole
perfidamente, per poi ricevere
un’occhiataccia dalla latina, mentre Quinn tratteneva a
fatica le risate. -Ho
finito Lopez, contenta?- esclamò poi la
brunetta, passando la pozione in una boccetta e porgendola
all’amica. Santana
la scrutò un poco, increspando il naso per il cattivo odore. Quinn
si fermò nel corridoio, guardando
distrattamente le copertine dei suoi libri. Uscì poi dalla
classe Mike Chang,
che chiacchierava tranquillamente con alcuni suoi compagni. -Hey
Mike, Mike Chang?- lo chiamò la biondina,
facendolo girare. -Oh,
devi essere Quinn- mormorò lui, incantato dal
suo sfarfallio di ciglia. Quella annuì, sorridendogli e
prendendogli una mano
con fare amichevole. -Avrei
bisogno di te per una cosa- mormorò -Su,
bevi!-ordinò Rachel, vedendo poi Santana
ingurgitare tutta la pozione polisucco. In
pochi secondi la latina si trasformò in un
ragazzo asiatico e l’altra scoppiò una risata
fragorosa. -Non
me lo dimenticherò mai- sogghignò. -Berry,
vai al diavolo- sibilò a denti stretti,
sentendo che dalla sua bocca usciva una voce strana. L’altra
le sistemò i
vestiti, dandole alcune pacche sulle braccia. -Su,
sorridi un po’! Non ho mai visto quel brutto
grugno sul volto di Chang!- continuò Rachel. Santana
sospirò, maledicendosi per aver
acconsentito a seguire quello stupido piano. -Eccola!-
mormorò la moretta, notando la ragazza
del Tassorosso passare per il corridoio, spingendo poi Santana nella
sua
direzione. L’ispanica
tentò di sorridere e arrivò ben presto
vicino alla bionda, accennando un sorriso. -Hey
Britt- la salutò. -Ciao
Mike!- trillò quella, sorridendo radiosa, il
che fece perdere alcuni battiti all’altra. Santana non disse
altro, seguendola
in classe per una lezione. Brittany cercava di seguire le spiegazioni,
ma
spesso si distraeva con nulla e perdeva il filo di ogni discorso.
Santana
nemmeno provava ad ascoltare, poiché ogni attenzione era
rivolta alla biondina
al suo fianco. Era adorabile il modo in cui ogni tanto si allentava la
cravatta, come si sfregava il piuma sotto il naso e rideva da sola,
come
roteava gli occhi poiché si annoiava, come arricciava le
labbra e sbuffava
piano. Finita
la lezione uscirono assieme, percorrendo
un’ala quasi vuota della scuola. -Sai
Mike, ho un po’ paura per lapartita di domani- mormorò Brittany ad un
tratto. -Perché?-chiese
lei curiosa. -Perché
ho paura di non riuscire a prendere il
boccino. Tutti saranno tristi perché perderemo ancora-
sospirò amareggiata. -Ma
tu sei bravissima. Lo riesci a catturare molto
spesso!- la contraddisse l’altra, sorridendole. -Sì,
se non giochiamo contro i Serpeverde- annuì
lei. -Ahn,
perché quella Santana te lo ruba?- chiese,
aggrottando le sopraciglia un po’ dispiaciuta. -Sì…
perché…- sussurrò accennando un lieve
sorriso
e giocando con le dita –perché quando
c’è lei vedo più di un boccino, non
riesco a concentrarmi – bisbigliò. L’ispanica
non capì. -C-Come
mai?-domandò, credendo di farle paura. -E’
così bella- sospirò lei sognante, mentre alzava
gli occhi verso il cielo –mi incanto a guardarla-
mormorò sorridendo appena,
imbarazzata dalla confessione. Santana avvampò
immediatamente, sbattè le
palpebre più volte, e senza pensarci tanto, prese il volto
della bionda tra le
mani e la bacio teneramente, sentendo che lei rispondeva al bacio. Si
staccò
poi di colpo, ricordando di essere Mike Chang. Dannazione!
L’aveva baciata con quell’aspetto e lei
non si era sottratta, anzi! Ciò
voleva dire che tra lei e l’asiatico… -Sapevo
che non eri Mike- sorrise Brittany,
interrompedo i suoi pensieri. Santana sgranò gli occhi,
guardandosi poi il
corpo per notare che aveva ripreso il suo aspetto di sempre. Cavolo era
già
passata un’ora e non se l’era ricordato! -Io…io-
farfugliò, deglutendo piano, spaventata
dalla reazione dell’altra. Brittany però si
avvicinò di nuovo, chiedendo gli
occhi e posando le sue labbra deliziose su quelle della latina. Quando
si
allontanò la vide sorridere gioiosa e si grattò
distrattamente la nuca, non
sapendo che dire. -Come
sapevi che non ero Mike?- chiese, cercando di
togliere l’imbarazzo. -Me
l’aveva detto Rachel Berry. Mi ha chiesto anche
di riferirti che il capo è lei- rivelò la bionda
tranquillamente. -Quella
piccola stronza…- borbottò la mora,
stingendo i pugni. Realizzò solo in quel momento che
Brittany sapeva tutto dal
primo momento che era arrivata e che le aveva confessato quelle cose
perché
voleva, non perché credeva di dirle ad un amico.
Tornò ad arrossire mentre la
risata cristallina della bionda la cullava dolcemente. -P..Pierce?!-
mormorò Santana cercando di attirare
la sua attenzione. La bionda si fermò, voltandosi verso di
lei e sorridendole,
il che per poco non fece cadere l’ispanica dalla scopa. -Puoi
anche chiamarmi Brittany- le mormorò lei di
rimando. Santana annuì frettolosamente, indicando poi alla
ragazza il boccino
d’oro. Brittany sbatté le palpebre più
volte, fiondandosi poi alla rincorsa. Ci
volle poco prima che stringesse la pallina nella mano destra, tra gli
applausi
e le grida dei suoi compagni. Santana sorrise ebete, guardando la
biondina
festeggiare contenta. -Lopez,
ma che cazz..-borbottò il battitore volando
al suo fianco. -Karofsky
zitto- sibilò lei. -Lo
stavi per prendere… poi?- borbottò lui. -Poi
l’ha preso lei- rispose la ragazza, scrollando
le spalle. -Per
la barba di Merlino! Cosa combina quella
scellerata di Santana!- sbottò Rachel alzandosi in piedi
indispettita, mentre
la ragazza al suo fianco ridacchiava –dovrà avere
un buona ragione per far
perdere la squadra- ringhiò acida. -Lo
stesso motivo per cui tu hai freddo ma hai dato
la tua sciarpa a me- mormorò Quinn sorridendo, mentre
stringeva il tessuto
verde e nero che le riscaldava il collo. -Ovvero?-domandò
la mora. -C’est l’amour!-trillò,
tirando poi la cravatta dell’altra per avvicinarla a se.
***
HP+Glee=
*-* Cioè,
io le vedo troppo quelle 4 nella scuola, San e Rach sarebbero peggio di
Fred e
George. Questa
ff è causata dai bellissimi disegni della superbrava
LuckyPressure su Tumbrl
u_u Io
ce le vedo benissimo in quelle casate e Q è perfetta per
essere una da Beauxbatons. Come
se non avessi nulla da fare questa fa parte di
una serie sulle mie quattro pulzelle a cui lavorerò con
calma U.U Spero
vi abbia divertito! Besos,Miky