Disclaimer:
Ci tengo a precisare che i Panik non mi appartengono, e con questo mio
scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una
rappresentazione veritiera del carattere o delle vite dei componenti
della band, né desidero offenderli in alcun modo.
Festa a sorpresa ad Amburgo.
Sono le sette e mezza del mattino quando il ronzare sommesso della
vibrazione del cellulare, fa tornare dal mondo dei sogni l'ignara Kia
che lo recupera allungandosi con la mano sul tavolino posto accanto al
divano, andando un po' alla cieca con le mani.
-Pronto?-
risponde assonnata, ributtando la testa sopra al cuscino, mentre colui
o colei che l'ha chiamata comincia a parlare.
-Banda
Bassotti, al rapporto?- domanda allegra la voce di David.
Kia risponde
con un farfugliamento reso ancora più incomprensibile dal
fatto che abbia il viso coperto dal cuscino.
-Eh?- chiede
come risposta.
-Ma io dico,
sono le sette e mezza e già devi scocciare con questa "Banda
Bassotti"?- risponde alzandosi e mettendosi seduta sul divano, provando
a non richiudere gli occhi che, al contrario, non vogliono collaborare.
-Sì-
risponde pimpante.
-Stammi alla
larga oggi o sarà peggio per te! Ed io, ti ho avvisato.-
risponde in modo brusco.
-Ok, ok.
Comunque, è tutto pronto?- cambia così, su due
piedi, il discorso.
-Sì,
sì. Voi per quando avete intenzione di arrivare?- domanda
alzandosi dal divano e cominciando, con l'aiuto di una sola mano, a
sistemare le coperte per rimettere allo stato originario il divano nel
quale ha dormito per due nottate.
-Da quanto ho
capito, verso l'ora di pranzo dovremo essere lì. Ti faccio
uno squillo quando arriviamo nei pressi di Amburgo. Ora ti devo
lasciare perchè mi sa che tuo fratello si sta svegliando. A
dopo.- lei risponde con un semplice e, ancora assonnato, A dopo, per
poi chiudere e lanciare il cellulare con poca grazia, sul divano e
riprendere a sistemare per la festa.
***
Sono le undici
passate quando il trillare per qualche secondo del suo cellulare le
comunica l'imminente arrivo del fratello e così, gli ultimi
preparativi dell'ultimo momento e poi all'attesa.
Quando i sei
ragazzi fanno il loro ingresso nella casa sembra tutto normale e con
tutta calma David accende la luce per illuminare il loro appartamento.
Non fa a tempo a compiere questa azione che vede uscire di soppiatto,
dallo stanzino delle scope lì accanto, due persone che
riconosce come Kia e Kevin che con molta nonchalance, si muovono di
soppiatto alle spalle di Timo, sotto lo sguardo ilare di Linke e di
Jan, per poi saltare alle spalle del ragazzo il quale si trattiene a
stento dall'urlare dalla paura.
-Oddio!-
esclama osservando contemporaneamente il fratello e la sorella che gli
sorridono, mentre il resto del gruppo se la ride alla grande. -Volevate
uccidermi?- aggiunge poco dopo.
Kia fa per
pensarci e poi voltarsi verso Kevin. -Te lo avevo detto che un coltello
faceva sempre comodo. Ora sarà più doloroso per
lui.- con tutta calma, sorridendo.
Timo gli
lancia un'occhiataccia a cui la sorella risponde con una linguaccia.
-Non chiedo
neanche chi, tra di voi- guardando i suoi amici- abbia fatto questa
sorpresa...-e nel frattempo anche i genitori di Timo fanno il suo
ingresso nella stanza.
-Ed ora, che
abbia inizio la festa!- sono le parole di Frank, prima di accendere lo
stereo ed andare a recuperare un contenitori con i Pop-corn ed uno con
delle patatine.
***
Kia
è seduta in un angolo un po' in disparte del salone, intenta
a guardare fuori dalla finestra, quando David le si avvicina con in
mano due bicchieri di coca-cola.
-Hey, tutto
bene?- le domanda mentre le si siede accanto e le porge uno dei due
bicchieri. Lei si limita ad annuire e a sorseggiare la bevanda senza
parlare.-Sicura, perchè non sembra?- chiede ancora.
Lei annuisce
sorridendogli. -Daii, raccontami com'è andato questo
tour...- le domanda lei.
-Tutto bene.
E' bello potersi spostare per la Germania, la Francia e anche
l'Austria, anche se non ci è possibile vistare molto delle
città in cui passiamo, perchè spesso siamo di
sfuggita. Le fans, poi, sono incredibili... non pensavo esistessero
persone pazze quasi quanto te...- ride.
-Hey, che
vorresti dire?- risponde punta sul vivo.
-Ti ricordo
quando eravamo ancora agli inizi, prima che uscisse il cd? Quando Timo
è tornato a casa e mi ha trascinato dietro?- lei annuisce
con il capo sorridendo mentre il ricordo torna vivido.
Era davanti al
computer quando alle sue spalle aveva sentito la voce di Timo. -Cosa
fai?- e per tutta risposta lei era saltata sulla sedia e, con un'aria
terrorizzata, cercava di nascondere lo schermo del computer dalla
visuale del fratello e del suo migliore amico. Senza riuscirci un
granché e causando la curiosità dei due ragazzi
che, non avevano impiegato molto per spostare la ragazza da una parte e
cominciare a leggere la pagina di un sito internet aperto.
-La nostra
più accanita fans.- ride mentre lei si finge offesa.
-Ma...-continua- Sicuramente la cosa più bella è
potersi esibire e far conoscere a più gente possibile la
nostra musica. E trasmettere alle persone che ci ascoltano.-
Lei gli
sorride. -Fidati, che ci riuscite benissimo. Il vostro concerto
è stato stupendo.-
-A proposito.
Tu non avevi i capelli con colori differenti?- domanda, notando solo in
quel momento il color castano mogano naturale dei capelli della ragazza.
-Sì,
ma solo per il giorno del vostro concerto. Era una tinta che andava via
con un lavaggio.- alza le spalle- Un modo come un altro per farmi
notare.-
-Tu sei tutta
pazza!- ride assieme a Kia.
-Già.-
silenzio per qualche secondo. -Ah, poi ho una notizia da darti...-
risponde ravvivandosi in volto.
-Dimmi...-
Ma Kia non fa
in tempo a finire di parlare che la madre le comunica che devono
partire subito, per poter essere a casa, per la cena.
A malincuore
si alza, imitata da David. -Tranquilla, me la racconterai un'altra
volta.- le dice sorridendo. Lei annuisce prendendo la giacca ed
indossandola.
-Timo.- si
avvicina al fratello. -Se il regalo non ti piace, dimmelo che lo
cambio.- gli dice mentre lo abbraccia.
-Secondo te
una nuova telecamera, non mi piace? Tu non sei mia sorella, no, pensavo
fosse più intelligente.- le sorride e lei ricambia.
-Ringrazia anche Lyse.- annuisce e poi, dopo aver salutato il resto dei
ragazzi, esce con i suoi genitori per fare ritorno a Neumunster.
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