-Spostati, non ci sto.-
-Cerca di non allargarti troppo, sto stretto anch’io!-
-Invece di startene con le mani in mano, aiutami.-
-E tu attento alle cande…-
Il buio.
-…le…-
Non gli ci volle molto ad entrambi per abituarsi
all’oscurità, ma quella faccenda di romantico non
aveva nulla.
-Dov’è che hai letto che per creare la giusta
alchimia è consigliabile fare il bagno insieme?-
domandò Piemon sarcastico.
Yamato lo schizzò, alla cieca, infatti, il getto
d’acqua colpì il muro più in alto.
-A parte che l’ho sentito nei Simpson… ma sei
stato tu ad insistere per fare il bagno con me! Io neppure ne avevo
voglia.-
Piemon ricambiò il getto, solo che lui al buio vedeva molto
bene e centrò il bersaglio in piena faccia.
-Sarà… però non sembravi contrariato
prima.-
Yamato si ripulì il viso e appoggiò la schiena al
bordo della vasca. L’acqua aveva un profumo inebriante e
quasi stordente. Mise nuovamente il muso e voltò la testa.
Piemon lo fissava, sentiva i suoi occhi fissi su di lui, anche se non
poteva accertarsene prima di abituarsi al buio.
-Mi aspettavo una cosa più romantica della tua vasca da
bagno.-
Piemon sorrise e gli carezzò la gamba con la sua.
-Lo so, lo so, le stelle alte nel cielo che si riflettono
nell’acqua insieme alla luce di centinaia di candele.
Così tante da sembrare di far l’amore nello spazio
profondo… manterrò la promessa, ma oggi
salta… la vasca grande è occupata.-
Yamato sospirò.
-Da quei due?- chiese, riferendosi ai due draghi.
Piemon annuì.
Yamato alzò il capo –Merda… staranno
lì per giorni, conoscendoli…-
-Già… mi spiace.- tentò di consolarlo
il digimon, dandogli una pacca affettuosa sulla spalla.
-Ok, ok, accendi la luce adesso che vado a cercare un accendino.- disse
il ragazzo alzandosi in piedi, anche se a tentoni. Piemon
batté le mani, ma non accadde nulla.
Ripetè il gesto diverse volte, ma ancora niente.
Yamato si risedette in acqua imbarazzato –E finiscila di fare
lo scemo!-
-Non applaudisco per dirti quanto mi garba la visione del tuo culetto,
caro. Ho altri modi per farti capire che apprezzo.- batté
ancora le mani –Nulla… ci dev’essere un
guasto all’impianto d’illuminazione.-
Yamato picchiò la testa alla vasca, rassegnato.
-Ma chi si occupa della manutenzione di questo posto?!-
Piemon mise le braccia conserte –Il tizio grande e grosso in
calore che ha occupato la vasca grande e che sarà
irraggiungibile per giorni!- esclamò palesemente seccato.
Faceva prima a farsi installare una nuova vasca da bagno che a tirare
fuori quei due dall'altra, tanto valeva rassegnarsi.
Passarono i giorni.
Piemon e Yamato continuavano a rimandare la serata romantica, non
rinunciando certo a tutte le altre che capitavano, ma erano abbastanza
seccati entrambi. Dopotutto Piemon aveva quasi dovuto supplicare
Metalseadramon per concedergli quella diavolo di vasca UNA NOTTE che
fosse UNA. Ma i due draghi erano ancora là dentro.
Mugendramon da parte sua non era tanto dispiaciuto, ma c'era un
inconveniente.
-Metal...- disse piano.
-Dimmi...- sussurrò quello.
-Ho... un problema...- arrossì per l'imbarazzante disguido
tecnico.
-Dai non preoccuparti, capita a tutti un attimo di impotenza.-
sogghignò -Andiamo avanti da una settimana...-
Mugendramon voleva sotterrarsi.
-No, è che... uhm... ho finito il carburante... sono... sono
bloccato...-
Metalseadramon sorrise.
-Ma guarda, cominciavo a non sperarci più.-
Mugendramon allora deglutì -Che vuoi dire?- chiese. Poi
capì -No... No, ti prego, stai lontano! Noooooo!!-
***
E fu così che
Mugendramon perse la verginità. U_U
E non guardatemi male, Mugenchan ha una forma umana da usare per le
occasioni speciali. Se dovesse farlo con la sua originale (non vedo
come...) s'incastrerebbe nella piscina di Metal, e ci vorrebbe un
carroattrezzi colossale per tirarlo fuori di lì.