L'uomo delle frittelle

di shootingstar_
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L'uomo delle frittelle




Giorno dopo giorno vedeva passare gruppi di famiglie, amici. Uno dopo l'altro, eccoli, con i loro pantaloncini corti, i loro zaini, le facce dei genitori stravolte, quelle felici dei più piccoli.

Lavorare in un parco divertimenti non era esattamente il più bel lavoro del mondo- vedere passare tutta quella gente pronta a divertirsi mentre tu rimani dietro un bancone a cuocere frittelle non era esattamente la sua massima aspirazione.

A volte, però, capitava di assistere a qualcosa di interessante, proprio come quel giorno.

«Ehi, io voglio salire sulle montagne russe».

«Io voglio fare i giochi d'acqua»

«E io voglio andare sull'attrazione nuova».

L'uomo delle frittelle scosse la testa, mezzo divertito e mezzo scocciato.

Essere i gruppo non è certo un'impresa facile. Bisogna imparare a scendere a compromessi, è necessario un costante impegno per mantenere la pace.

Lui sa già come andrà a finire.

Il gruppo- che magari si era auto conferito un nome, andrà sgretolandosi nel corso della giornata appena iniziata. Finirà che se ne andranno via presto, prima di quanto avessero previsto.

Gli errori nelle dinamiche della decisioni di gruppo possono essere davvero micidiali, ma, in fondo, a lui che importava?

Era solo l'uomo solitario delle frittelle.





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