Alone

di Pottermore
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Harry alzò gli occhi al cielo e si sfregò la cicatrice.
Non gli bruciava.
Guardò il lago nero, così immobile e così immutabile.
Gli si strinse lo stomaco.
Aveva ucciso Voldemort da qualche ora, eppure non si sentiva felice.
Ma triste.
A cosa era servito vincere, se comunque si era portato via le persone a cui teneva di più?
Che senso aveva continuare a vivere, adesso che i suoi migliori amici erano morti?
Nessuno.
Calde lacrime presero a rigargli il volto, e l’immagine di Ron e Hermione, abbracciati e immobili gli passò per l’ennesima volta davanti agli occhi.
Era solo.





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