Poison Kiss

di ryuga hideki
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Stavano guardando il cielo sotto una coperta di lana. La neve scendeva lenta e si appoggiava sui loro visi.
Itachi iniziò a tremare un po’ per il freddo. Poco dopo Kisame lo strinse tra le sue braccia per riscaldarlo.
-Grazie…-
-Non devi mai dirmi grazie, Itachi-
-Non viziarmi…- appoggiò la testa alla sua spalla.
-Scusa…-
-Non fa niente- qualche secondo dopo lo guardò, Kisame fece incontrare i loro sguardi e gli sorrise.
-Kisame…devo parlarti…- abbassò lo sguardo.
L’Hoshigaki lo avvicinò a sé, gli alzò il viso e gli sfiorò le labbra.
-C’è tutto il tempo per parlare…- lo baciò accarezzandogli una guancia. Itachi lo avvolse con le braccia e si tirò un po’ su. Kisame lo prese in braccio e lo portò dentro in camera. Lo distese sul letto e poco dopo lo fece suo.
La loro passione ardeva nell’intera stanza. I loro corpi, prima freddi, ora erano bollenti e pieni di piacere. I loro corpi erano sempre più bramosi di quel contatto carnale, per sentirsi completi e uniti nella mente e nell’anima.
Quando tutto finì, rimasero stretti in un abbraccio. Itachi con la testa appoggiata al petto dell’amante, che lo stringeva come se volesse proteggerlo da tutto il male del mondo.
-Che dovevi dirmi?-
-Ecco…- si mise seduto. –Io…- abbassò la testa e si strinse con le braccia. –Non ho molto tempo di…vita…-
Kisame sgranò gli occhi. Una fitta al cuore gli prese il sopravvento. Respirava a fatica. Si sentiva perso e impotente. Si ricordò di tutte quelle volte che gli diceva che l’avrebbe protetto da qualsiasi cosa, eppure adesso non poteva mantenere la promessa.
-Sono malato…-
L’Hoshigaki sedette e lo strinse a se.
-Quanto ti rimane?-
-Qualche mese…- iniziò impercettibilmente a tremare.
Non posso vederlo così!
Si staccò un attimo dall’abbraccio; prese una fiala dalla tasca dei pantaloni e si voltò verso di lui.
-Che stai facendo? Cos’è quello?- chiese Itachi incuriosito e confuso.
-Veleno. Preparato da Sasori. Lo conservavo per eventuali emergenze- si mise di nuovo seduto vicino a lui.
-Che vuoi fare?-
-Siamo una squadra, no? Saremo una squadra in tutto-
-No! Che diavolo dici? Non voglio che ti fai fuori per me!-
-Itachi…non troverò nessuno come te. Nessuno mi accetterà come hai fatto tu. Se te ne vai, non ha senso la mia vita-
L’Uchiha gli si avvicinò e gli accarezzò la guancia.
-Prima io e poi tu…-
-Ok...-
Kisame aprì la boccetta e bevve un sorso di veleno; poi la passò ad Itachi che la finì.
-Ti amo, Kisame-
-Anche io, Itachi-
Si baciarono per l’ultima volta; tornarono sdraiati sul letto, tenendosi abbracciati. Chiusero gli occhi e si addormentarono.
 
  

Oggi sono in vena di KisaIta. Spero che vi sia piaciuta anche questa. Prometto che ne farò una felice e una rossa.

alla prossima

Ryuga




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