BUON COMPLEANNO WATANUKI, SAKURA (entrambe…XD), SHAORAN E MALEDETTE
E ADORATE CLAMP! XD
Festeggio nell’unico modo che conosco… CON UNA FANFIC!XD
1° d’Aprile.
Il giorno dei matti, disse una volta qualcuno.
Anche il giorno del compleanno di Watanuki Kimihiro.
Il giorno PERFETTO per nascerci per un matto come lui,
direbbe qualcun altro (Doumeki probabilmente).
Ah sì… “1° d’Aprile” è anche il nome di Watanuki
Kimihiro. Strano eh?
Il nome PERFETTO per un tipo strano come
lui, qualcun altro ancora commenterebbe (sicuramente Doumeki
di nuovo).
Guarda caso oggi è il 1° d’Aprile, ma Watanuki
non ne è per nulla felice.
Yuuko aveva invitato tutti quanti
al piccolo parco lì vicino per festeggiare, ma alla fine soltanto Doumeki era venuto.
Oh se solo Himawari-chan fosse
potuta venire!
Era un vero peccato che sua nonna si fosse
ammalata e di conseguenza l’intera famiglia fosse partita per andare a
trovarla…
Himawari-chan, essendo la
splendida persona che è, si era mostrata veramente dispiaciuta di non poterci
essere.
Fin della storia: Watanuki si era
ritrovato a festeggiare con Yuuko e Mokona che lo tormentavano ubriachi fradici e Doumeki che lo tormentava con la sua
sola presenza.
E ora, cosa peggiore di tutte, il ragazzo
lo stava riaccompagnando a casa dietro suggerimento di Yuuko.
“E ora il mio regalo!” disse la
Strega con sorrisino dei suoi.
“Oh Yuuko-san!” praticamente
pianse Watanuki per la gentilezza del suo datore di
lavoro. Povero ingenuo…
“Doumeki…riaccompagnalo a casa!”
continuò lei mentre il sorriso si trasformava in sogghigno.
“Cosa?” Watanuki
pregò che fosse uno scherzo.
“Mh” accettò invece Doumeki.
“COSA???” Non era uno scherzo…
“Oh non emozionarti troppo per il mio regalo!” rise Yuuko.
“Ma che razza di regalo sarebbe???”
La voce di Watanuki si era alzata parecchio durante
l’ultimo minuto.
“Non preoccuparti, capirai dopo! Bene… E’ ora di andare!
Ciao ragazzi, e Watanuki… Ti aspetto domani mattina
quindi non fare tardi!”
E così Yuuko se ne
andò via, abbandonandosi alla spalle un Watanuki
sconvolto e senza parole.
Eccolo ora, sulla strada di casa con… LUI.
“Oi…” Doumeki
ruppe il silenzio.
“Cosa vuoi?” rispose Watanuki scontroso. Voltò la testa in direzione di Doumeki e qualcosa di rosso gli comparve a pochi centimetri
dal naso.
“Prendi”
Doumeki teneva in mano una piccola
scatola impacchettata in una carta rossa e brillante.
“Cos’è?”
“Il tuo regalo”
“TU mi hai portato un REGALO?”
Ancora shockato, Watanuki prese la
scatola e l’aprì.
Sollevò gli occhi per lanciare a Doumeki
uno sguardo dubbioso.
“Non sapevo cosa ti sarebbe piaciuto per il compleanno, così
ho pensato… Se cucini così bene, allora forse ti PIACE
proprio cucinare. E se ti piace cucinare, ti piacerà senz’altro mangiare anche.” spiegò Doumeki
tranquillamente.
La scatola era piena di biscotti dall’aspetto
inquietantemente deforme.
“Li hai fatti TU?” Watanuki aveva
appena sperimentato un nuovo livello di shock.
“Sì. Provane uno” propose Doumeki senza nessun cambiamento sul suo inespressivo
volto.
Riprese la scatola dalle mani di Watanuki
e tirò fuori un biscotto.
L’idea di mangiare qualcosa preparato da Doumeki
era preoccupante, ma l’idea di Doumeki che lo
imboccava anche era addirittura spaventosa.
“No, no! Non ne ho la minima intenzione!”
strillò Watanuki arretrando disperatamente.
“Avanti!” insistette Doumeki
tranquillo come sempre, tentando di ficcargli il biscotto in bocca.
“No!” e detto questo, Watanuki
serrò la bocca coprendola con le mani.
Doumeki sospirò. Chiuse la
scatola, se la rimise in tasca e prese
il biscotto che aveva in mano tra le labbra.
“Sono salvo!” fu quello che pensò Watanuki
giusto un attimo prima che Doumeki
si avvicinasse.
L’arciere gli afferrò i polsi con forza, li spinse via e si
chinò appoggiando le proprie labbra (e il biscotto) su quelle di Watanuki.
La mente del ragazzo si spense per qualche
istante, e prima di poterlo realizzare, aveva già accolto in bocca il
biscotto.
Doumeki si tirò indietro .
“E allora?” chiese ancora pacificamente.
Watanuki masticò e inghiottì
meccanicamente. Poi arrossì.
Solo allora cominciò ad urlare.
“Tu… Tu mi hai baciato! Oh santo
cielo! TU – MI – HAI – BACIATO! E…”
Gli si spalancarono gli occhi per lo stupere.
“E SAI CUCINARE! Il biscotto era
buono quindi… TU SAI CUCINARE!”
“…mai detto di non saperlo fare…” replicò Doumeki pragmaticamente mentre si
copriva le orecchie con le mani.
“Tu SAI cucinare e fai preparare a ME il
tuo pranzo TUTTI I GIORNI! Tu brutto bastardo
infingardo!!! Non cucinerò mai più per te!Mai più, hai capito? E sai una cosa? A partire da domani sarai TU a cucinare per
ME!”
“Mh… Te lo prendi adesso il
regalo?” Sembrava che Doumeki avesse a malapena
ascoltato.
Tirò fuori per l’ennesima volta la scatola e ancora una
volta gliela porse.
“Ovvio che sì!” Watanuki strappò
con rabbia il regalo dalle mani di Doumeki e se ne andò via tuonando in direzione di casa sua. Doumeki lo seguì sogghignando.
Quando finalmente arrivarono decise
di parlare ancora.
“Lo farò.”
“Fare che?” Watanuki sembrava
ancora arrabbiato.
“Cucinare per te… ma solo se posso imboccarti come PRIMA…”
Watanuki non ebbe bisogno di alcuna spiegazione per quel commento. La sua faccia
divenne rossa come la carta che avvolgeva il suo regalo e il
ragazzo corse dentro casa urlando qualcosa che assomigliava molto a
“BASTARDO”.
Mentre tornava a casa, Doumeki decise che avrebbe assolutamente preparato qualcosa
per pranzo domani…
Fine!!!
Mi sono sempre detta “Ehi… ma chi ha mai detto che Doumeki non sa cucinare?” XD
Spero vi sia piaciuta! Commentino please!!!!^_____^