ldpd
Ciao!
Eccomi tornata con una nuova one-shot!
Dunque
è ambientata dopo la serata della Stark Expo... dove Tony e Pepper
si sono finalmente baciati! Non so voi, ma ho aspettato così tanto
quel bacio che stavo per impazzire!!! Ci hanno fatto aspettare due
film interi!
Preciso
che l'ispirazione per la trama di questa storia è stata una
pubblicità di crema nivea! Una sera ero tranquillamente seduta sul
divano, quando mi mandano quella pubblicità e mi son venute idee una
dietro l'altra! (mi sn agitata così tanto che dopo nn riuscivo a
prendere sonno! XD) Bando alle ciance... eccovi la storia!
E
buon Agosto a tutti!!!
Baci
by Sic! (lasciatemi qualche commentuccio per sapere se vi è
piaciuta! ;D)
La
domanda più difficile
Dopo quel bacio cambiò
tutto... Finalmente sul tetto dell'alto grattacielo sotto il cielo
coperto di stelle si erano dichiarati. Era ora! Anche se lo scambio
del bacio era stato un po' improvviso e insolito; diciamocelo: due
che litigano e subito dopo si baciano non sono normali!
Peccato che Rhody era
intervenuto, interrompendoli...
Rhody ormai l'aveva capito
ancor prima di loro: quei due si piacevano! Eccome se si piacevano!
Erano fatti per stare insieme!
Malibu. Ore 10 del
mattino. La casa di Tony incombeva nel silenzio, escludendo il rumore
della televisione accesa, che descriveva la serata esplosiva della
Stark Expo! Esplosiva nel vero senso della parola!
Ogni canale parlava di
Iron Man e Ivan Vanko. Tony continuava a fare zapping, non dando
troppa importanza alle notizie su se stesso. Era disteso nel letto
avvolto nel leggero lenzuolo bianco e abbracciata a lui c'era Pepper.
-Guarda, sono su ogni
canale della tv! Che cosa snervante!-
-Non hanno alcuna
documentazione di quello che è successo ieri e sono già partiti con
i titoli in prima pagina! Patetici!- proferì Pepper, guardando le
immagini che si susseguivano sull'ampio schermo.
Tony spense il televisore.
-Bene! Signorina Potts,
oggi cosa propone di fare?- chiese ridendo.
-Sig. Stark, oggi deve
andare allo stabilimento della Stark Industries a firmare il delegato
da presidente e poi l'appuntamento col comandante Fury!- rispose lei,
stando al gioco.
-Avrei preferito un'altra
risposta...- le sussurrò all'orecchio, per poi sovrastarla col suo
corpo.
-Mi piacerebbe anche a me
stare qui nel letto tutto il giorno, ma...-
-Facciamolo! È deciso!
Annulliamo gli appuntamenti e oggi lo dedichiamo a noi! Ce ne stiamo
qua, io e te, soli...- le disse con voce suadente, cominciando a
baciarle il collo.
-Fermo, fermo! Non anche
adesso... e poi dobbiamo alzarci e andare subito alle Stark
Industries!- esclamò bloccandolo, facendolo tornare al suo posto.
Lui sbuffò. -Non avrai
mica il coraggio di affrontare tutti i giornalisti, che hanno messo
tenda fuori dal mio immenso edificio?!-
-Oddio! È vero! I
giornalisti!- disse tirandosi su col busto e guardando Tony, che
osservava un punto indefinito del soffitto bianco con le braccia
dietro la testa.
-Allora?- chiese lui
attendendo risposta.
Pepper ci pensò un po'
su, mentre Tony la fissava aspettando il consenso per restarsene ad
oziare. Era illuminata dal raggio di sole che entrava dalla finestra,
Tony si mise a pensare che era davvero bella, riusciva sempre ad
ammaliarlo.
-Al diavolo! Per una volta
non succederà niente!- rispose rimettendosi sdraiata vicino a lui,
che la cinse con un braccio, avvicinandola a sé, soddisfatto della
vittoria ottenuta.
-Jarvis!- enunciò Tony
richiamando il fidato computer.
-Mi dica, signore.-
-Cancella tutti gli
appuntamenti che sono nell'agenda di oggi- gli ordinò.
-Sarà fatto.- rispose
Jarvis, senza interessarsi al motivo di quella scelta.
-Adesso abbiamo tutta la
giornata per noi!- esclamò Tony. -Scusa, ma non sento più la
circolazione al braccio... potresti spostarti un pochino?- le chiese
gentilmente, perchè Pepper poggiava con la testa sul suo arto.
-Oh, scusa! Non volevo!-
disse scusandosi e sollevando il capo, mettendosi poi prona,
sorreggendosi con i gomiti. -Sei ricoperto da lividi!- enunciò
scrutando il suo corpo muscoloso.
-Per essere stato sbattuto
a destra e a manca dentro un'armatura di ferro, ne sono uscito
abbastanza integro! E poi ne è valsa la pena, per tutte le coccole
che ho ricevuto!- esclamò Tony scherzando.
Pepper sorrise,
percorrendo col dito una linea immaginaria sul suo bicipite.
-Allora?!? Che facciamo?-
chiese lui, afferrando la mano di lei e intrecciando le dita con le
sue.
-Mmm... fammi pensare un
po'...- disse, alzando gli occhi azzurri a guardare il raggio di sole
che colpiva il candido soffitto. -Trovato!- esclamò.
-Sentiamo...- disse Tony
mettendosi seduto.
-Facciamo un gioco!-
propose la rossa.
-Ma non eri stanca? Vabbè
per me non ci sono problemi, iniziamo subito!- esclamò Tony,
saltandole addosso e rotolando tra le lenzuola, tenendola stretta tra
le braccia.
-Ma cosa hai capito!?!
Stupido! Non intendevo quel gioco!- esclamò Pepper tra le risate.
Tony si bloccò sotto lo
snello corpo della ragazza. -Davvero? Allora penso di aver capito
male...- enunciò, guardandola dritto negli occhi.
-Il gioco si chiama: “Io
ti faccio una domanda e tu mi rispondi!”-
-Interessante... spara!
Tutte le domande che vuoi!-
Pepper si mise accoccolata
accanto a lui, poggiandogli la testa su un pettorale. Sentiva il
regolare suono del suo respiro e il ritmico battito del suo cuore.
Chiuse gli occhi, cullata dall'armonia di quel tamburellare.
-Non sei obbligato a
rispondere se non vuoi, non ti costringo...- disse con voce
tranquilla.
-Allora è una cosa
seria?!- chiese Tony, notando la serietà nella sua voce.
-Abbastanza...- rispose
lei serenamente, continuando a tracciare linee immaginarie sul torace
di Tony vicino al reattore con la lucina azzurra.
-Ok... vai, sono pronto!-
esclamò accarezzandogli i capelli e giocando con una ciocca rossa
della compagna.
Ci fu un attimo di
silenzio, Pepper pensava alla giusta domanda da fargli.
-Guardando le azioni del
tuo passato, ti è mai capitato di essere pentito per qualcosa che
hai fatto?-
Era una domanda molto
personale e importante. Quello non era proprio un gioco, bensì un
modo per aprire il suo cuore a lei.
Tony sbatté ripetutamente
le palpebre, non si aspettava una domanda simile, poteva fare a meno
di risponderle, ma parlare con lei era una cosa speciale, lo faceva
sentire meglio.
-Bhè... ieri portarti le
fragole non è stata una cosa intelligente!- esclamò lui,
scherzando. -Diciamo che mi sono confuso!-
-Una mossa davvero
stupida! Scusa se te lo dico! Ma per quello ti ho perdonato- disse
ridendo. -Comunque... dammi una risposta seria...-
Tony ci pensò per un paio
di secondi.
-Guadagnarmi da vivere
producendo armi... Quelle cose portavano morte e distruzione, e tutto
era fatto per mano mia.-
-E perchè non hai smesso
subito?- chiese Pepper.
-Ero solo un ragazzo
quando ho preso in mano l'azienda, mi limitavo soltanto a fare quello
che mi veniva chiesto... Mi sono veramente pentito di quello che
facevo quando ho visto con i miei occhi la distruzione che portavano
le mie armi...-
Pepper lo ascoltava
attentamente, senza interromperlo. Quel Tony che c'era un volta, era
sparito per sempre.
-Ho visto uccidere
giovani americani da quelle stesse armi, che io ho creato per
difenderli e proteggerli. Sono stato ferito da una stessa arma
che avevo personalmente generato... Quando mi hanno rapito, mi sono
svegliato con una calamita, collegata ad una batteria, nel petto e
subito dopo degli uomini mi puntavano addosso mitra, fucili, pistole
e tutte con il mio nome scritto sopra... Sono stato stupido perchè,
accecato dalla fama di popolarità, non avevo visto Obadiah fare il
doppio gioco.-
-Si può dire che la
barbara prigionia in Afghanistan ha avuto, in parte, i suoi pregi!-
esclamò la ragazza, prendendogli una mano.
-Quella delle armi è la
prima cosa che mi pento di aver fatto. Possiamo dire che sono
cambiato in meglio! E poi ha portato anche Iron Man ed infine noi
due...- disse Tony dolcemente.
Pepper sorrise senza
essere vista da Tony, quello che aveva detto era vero. Lei aveva
veramente capito di amarlo quando era scomparso per quei duri e
tremendi mesi.
-Vai con la prossima
domanda!- esclamò Tony.
-A volte ti vedo triste...
mi chiedevo se ti mancano i tuoi genitori?- Pepper sentì il battito
del cuore di Tony accelerare leggermente, gli aveva chiesto di
parlare di un argomento piuttosto fragile, lei non sapeva com'era
stata l'infanzia di lui. Sentì l'abbraccio di Tony farsi un po' più
forte, lei a sua volta gli cinse un braccio intorno alla vita
stringendosi di più a lui.
-Questa sì, che è una
signor domanda!- esclamò Tony. -A volte sì e a volte no! Devi
sapere che anche se la mia famiglia era ricca e avevo tutto quello
che un bambino poteva desiderare, mi mancava l'affetto di mio
padre... Con lui parlavo solo ed esclusivamente di progetti e lavoro,
per me era una figura assente. Col passare del tempo ci ho dato
sempre meno importanza, ma da piccolo ci restavo male. Mi dispiace
dirlo, ma io non conoscevo mio padre...- Pepper non avrebbe mai
pensato una cosa simile, ora si sentiva in colpa per aver tirato in
ballo quell'argomento.
-Scusa, non dovevo farti
questa domanda... finiamola con questo gioco...- enunciò la ragazza,
alzando la testa per guardarlo negli occhi.
-No, no! Non ti scusare,
non potevi saperlo e poi mi fa bene parlarne con te.- rispose lui
sinceramente, sorridendole.
-Come vuoi... Ma son certa
che ti voleva bene! Magari non era bravo ad esprimere sentimenti, per
molte persone è complicato!-
-Esatto, è proprio
quello. Lo S.H.I.E.L.D. un paio di giorni fa mi ha portato dei
documenti di mio padre e tra quelli c'era anche un filmato, che mi
aveva lasciato, quello che mi ha detto lo terrò con me per sempre,
non avevo mai sentito parlare mio padre in quel modo!- Un sorriso
comparse sul suo volto, pensando al video in cui suo padre era
riuscito a dirgli che gli voleva bene e che per lui era la cosa più
importante.
-Hai visto?! Tutti i
genitori vogliono bene ai propri figli, sono la loro più grande
creazione!- Tony si stupì per quello che Pepper aveva appena detto,
erano quasi le stesse parole che gli aveva detto Howard. Era davvero
fantastica! -E poi come si fa a non voler bene ad un piccolo Tony
Stark?!- disse scherzando.
Tony sorrise. -Guarda che
da piccolo ero un soggetto pericoloso! Un teppista, sempre alla
ricerca di guai!-
-Bhè, non sei cambiato
molto! I guai li vai a cercare ancora adesso!- esclamò Pepper
ridendo. -Bene, signor Stark, adesso è il momento dell'ultima
domanda!- esclamò, mettendosi seduta sul materasso, guardando Tony
negli occhi.
-E se rispondo bene, cosa
ricevo in cambio?- chiese Tony, tirandosi su col busto.
-Un bel premio...- rispose
lei maliziosamente, passandosi tra le dita una ciocca di capelli.
-Questa però è la domanda più difficile...-
-Cercherò di impegnarmi e
utilizzerò ogni possibilità a mia disposizione!- esclamò,
attendendo il fatidico quesito.
-Mi ami?-
Tony a quella domanda
sorrise. Si avvicinò a lei lentamente, avvicinando il suo volto a
quello della ragazza, sfiorandole la guancia con la sua e le sussurrò
all'orecchio la risposta. Scandendo perfettamente ogni parola e
pronunciandole con calma.
-Ogni volta che mi perdo
nel cielo dei tuoi occhi,
Ogni volta che ascolto il
melodico suono della tua voce,
Ogni volta che avverto il
tuo angelico tocco,
Ogni volta che sento il
tuo dolce profumo e
Ogni volta che sei al
centro dei miei pensieri...-
Pepper sorrise, era la
risposta più bella che le avrebbe potuto dare.
-Anch'io ti amo!- esclamò
per poi dargli un appassionato bacio.
Fine
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