Uno strano destino
Sono
di guardia al nostro
accampamento, è notte, all'improvviso sento un'esplosione e
decido di andare a controllare. Arrivo vicino ad un fiumiciattolo e
trovo un ninja con la divisa di Akatsuki. Sembra che stia aspettando
qualcuno.
-Tu
dovresti essere Kumiko- mi si avvicina -Sei proprio carina, sembri
il capolavoro di qualche artista, ma la tua bellezza non
durerà
in eterno-
Gli lancio
contro un kunai, che lui afferra e mi rilancia ferendomi di
striscio al braccio, poi una serie di bombe mi esplode vicino, e dopo
il buio.
Apro
lentamente gli occhi, mi accorgo di essere in un luogo buio, sento
una persona che mi accarezza il viso, d'istinto cerco di cplpirla e di
gridare, ma mi ritrovo schiacciata contro il muro con le braccia
bloccate sopra la testa e una mano a premermi sulla bocca.
-Non voglio
farti del male Kumiko, non te ne ho mai fatto e mai te ne
farò, ok?- riconosco la sua
voce e annuisco -Ora io ti lascio andare ma non devi ne gridare ne
tentare di colpirmi, sono stato chiaro?- snnuisco ancora una volta e
lui lentamente mi lascia andare
-Itachi...-
lo guardo negli occhi rossi, lui li chiude e quando li
riapre mi perdo in due pozze color onice -Itachi...Sei veramente qui?-
alzo lentamente il braccio sinistro e con due dita gli sfioro la guancia
-Si, sono
qui- chiude gli occhi e si lascia accarezzare la guancia godendosi il
momento -Come stai?-
-Bene
credo- mi sorride -Perchè sono qui? Che cosa volete?-
-Sei qui
perchè da quel che ricordo sei una brava kunoichi
medico, e siccome uno dei nostri è stato ferito e non siamo
riusciti a curarlo ora ci serve il tuo aiuto-
-Itachi
siete l'Akatsuki, un'organizzazione criminale formata da
traditori, e io sono un membro della squadra Anbu, come puoi chiedermi
aiuto?-
-Lo so, ma
ti prego-
-Chi
è?-
-Cosa
cambia saperlo se tanto non lo puoi aiutare?- sospiro rassegnata
-Va bene,
vedrò cosa posso fare-
-Grazie,
ora vieni, ti porto nella mia stanza- si alza e mi porge la mano
La mattina dopo scendo
a fare colazione mentre Kumiko dorme ancora
-Ha accettato di
aiutare Sasori-
-Bene, ora
dov'è?-
-Dorme nella mia
stanza-
-Appena si sveglia
portala da lui e fa in modo che lo aiuti-
-Si capo-
-Itachi?-
-Buongiorno! Dimmi-
-Buongiorno! Mi porti
da...- gli lancio uno sguardo interrogativo
-Ok andiamo- ancora
non mi dice chi è il ninja che ha bisogno di aiuto
Mi guida fino su per
una rampa di scale in un corridoio doce ci sono
tre porte chiuse, due a sinistra e una a destra. Entriamo nella seconda
a sinistra.
La stanza è
quasi completamente buia, pochissima luce passa
attraverso le tende di colore scuro; sul letto a due piazze
è
disteso Sasori, mentre su una poltroncina da camera accanto al letto
è seduto Deidara, sono molto vicina a cambiare idea sul
fatto di
aiutare il ninja, ma decido di non farlo quando Itachi mi spinge
leggermente all'interno
-Aprite la finestra e
fate cambiare un po' di aria- Itachi esegue e
dalla finestra oltre che molta luce entra anche una leggera brezza
estiva. Mi avvicino al ninja ferito e gli prendo il polso, è
freddo e sudato con una battito lento e debole, il respiro è
anche più lento e affaticato -Da quanto è privo
di
conoscenza?-
-Tre giorni- mi
risponde il dinamitardo, probabilmente erano in missione insieme
-Cosa gli è
successo?-
-Lo hanno avvelenato
con una shuriken- ha anche parecchie ferite fasciate
-Ha più
ripreso conoscenza?-
-Non lo so, insomma
ogni tanto sembra cerchi di dire qualcosa ma non si
muove e non apre gli occhi, questo si può definire
riprendere
conoscenza?-
-Se lo chiamate o lo
toccate fa qualcosa?-
-Se lo tocchiamo mai,
e a volte cerca di dire qualcosa se lo chiamo-
-Deidara mi servono i
veleni che usa Sasori e gli elementi con cui li
crea, magari ha già un antidoto a questo o qualcosa che
può esserci utile- quando Deidara esce inizio a sciogliere
le
bende che avvolgono le ferite di Sasori -Itachi avete il mio borsello?
-Questo?-
-Si, ma come facevi ad
averlo qui?-
-L'ho tenuto io da
quando Deidara ti ha portata qui-
-Ok prendi il
barattolino con la polvere rossa- fruga un po' all'interno del borsello
poi mi passa quello che gli avevo chiesto
-Grazie- inizio a
spalmare la polvere rossa sulle ferite che si disinfettano e si
rimarginano
-Questo è
quello che usa Sasori- Deidara torna nella stanza con
una cassetta di legno. Dentro ci sono tutte fialette e barattolini
pieni di liquidi piante e polveri, ma senza alcuna etichetta -Trovi
qualcosa di utile?- il biondo è evidentemente preoccupato
per
ilo compagno
-Grazie di averli
portati ma non ci sono etichette ne indicazioni sul
contenuto. Anche se ci fosse qualcosa di utile non riconosco tutte le
piante e il resto, meglio non rischiare di peggiorare la situazione.
Devo provare a creare un antidoto con quello che ho io. Mi serve
qualche informazione in più. Deidara chiamalo- lui annuisce
-Sasori? Sasori!-
qualche suono soffocato esce dalle labbra del rosso
mentre gli poggio una mano sulla gola -Sas...- faccio segno al biondo
di smettere
-Il veleno agisce
lentamente sulle vie respiratorie, morirà per
asfissia entro domani- Deidara mi guarda -Mi serve una tazza di acqua
possibilmente potabile Itachi- l'Uchiha esce
-Puoi salvarlo?-
-Ora penso di poterlo
aiutare in maniera più precisa-
-Sapevi già
come fare?-
-Quando ho sentito il
respiro sembrava che qualcosa gli impedisse di
respirare bene, ma poteva essere anche l'effetto di un qualsiasi
veleno, poi mi hai detto che sembrava volesse dire qualcosa e ora che
l'ho sentito sembra che qualcosa gli blocchi la gola che è
anche
molto gonfia. Quindi credo di potercela fare-
-Se sbagli cosa
succede?-
-La
velocità con cui agisce il veleno potrebbe essere aumentata
o diminuita come potrebbe non succedere nulla. Contro chi ha
combattuto?-
-Ninja della roccia-
-Bene- mi avvio verso
la scrivania dove è poggiato il borsello e
mi accorgo che Itachi è tornato -Ora ho bisogno dell'aiuto
di
tutti e due- annuiscono -Deidara macina questi- gli passo un pestello e
una scatoletta di erbe, poi prendo un kunai dal fondo della piccola
sacca. Mi guardano entrambi sorpresi
-Credevamo di averti
tutte le armi- Itachi è sbalordito
-Ehi! Ho
sempre qualche asso nella manica!- ammicco furbamente
-Comunque Itachi toglie le foglie a questo ramoscello e poi falle
macinare a Deidara- io intanto inizio a tagliare delle bacche viola
intenso a cui faccio uscire tutto il succo che metto nel recipiente con
l'acqua insieme al lavoro dei due ninja dell'Akatsuki -Ora bisogna solo
farliela andare giù. Ma prima mi serve un cibo che Sasori
odia-
-Le carote-
-Bene mi serve una
carota o qualcosa che ne contenga molta-
-I dadini per la zuppa
vanno bene? Sono solo carote tritare-
-Ok perfetti- il
biondo esce e dopo due minuti torna con un piatto su cui sono posati
dei dadini di carota
-Ma a cosa ti servono?
Le carote gli fanno rimettere tutto quello che mangia-
-Ora lo vedi, riuscite
a metterlo a sedere?- dopo che loro gli poggiano
la schiena al muro io gli faccio bere l'antidoto, senza fargli prendere
fiato conscia del fatto che gli andrà di traverso
-Ehi! Così
lo uccidi!!- il marionettista ha iniziato ad annaspare
SPAZIO
AUTRICE:
E' la prima fanfiction che ho il coraggio di pubblicare. Credo che non
sia proprio il massimo dal momento che l'ho scritta alle due di notte.
N.B.: Sasori in questa storia non è una marionetta come
avrete sicuramente notato (anche perchè un Sasori marionetta
umana ad essere sinceri un po' diciamo mi ripugna...).
Vi sarei grata se mi faceste sapere cosa ne pensate. Baci Lena
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