Dovrei essere altrove adesso!
Sono qui davanti
a questo schermo che cerco di scivere quello che penso.
Il problema è...cosa penso?
Credo troppo. Credo che non ci sia nulla di ordinato in questa testa.
Lo chiamerei caso o non senso. Ma offenderei entrambe le parole.
Quello che gira qui dentro è altro ed ha un caos
tutto suo.
Cerco di dargli un nome.
Dubbi: la gente mi chiede"come immagini il tuo futuro?" Il mio futuro?
Ho diciannove anni e un bagaglio di sogni come posso ridurre tutto
questo ad una sola parola? Il futuro. Si mi ci vedo, con una serie di
istantanee sotto il naso o appese ad un filo. Io che le osservo e mi
chiedo se è questo quello che voglio per davvero. Guardo
quelle foto che ritraggono me e qualcuno che mi sorride accanto.
Vedo lui, lui che mi suona di fianco. E' bravo, vorrei farglielo capire
ma credo che non basterebbe una vita per spiegargli che non deve
mollare. Il fatto è che non ho proprio tutto questo tempo.
Mi guarda preoccupato come se gli stessi per sfuggire. Mi tiene un
braccio intorno al collo. Mi tiene stretta a lui mentre mi sorride.
Come se volesse dirmi io ci sono e ci sarò.
Diamine vorrei crederci. Vorrei credere con tutta me stessa che
sopravviveremo a tutto, che non sono costretta a lasciarmi dietro pezzi
della mia vita. Come in quell'altra istantanea, c'è una
ragazza che mi fa la linguaccia. E' divertita, mi sorride e si vedono
due leggere fossette spuntare sulle guance. Io la guardo con fare di
sfida. La sfida c'è...vorrei portarla con me ovunque vada.
Vorrei dirle ci sarò, e sai che è
così. Ma non posso fare promesse del genere.
Me ne rendo conto non posso.
Ecco l'istantanea più bella, ci sono io in un asciugamano
che nascondo tra le mie braccia la testa di un ragazzzo dai capelli
scuri. Lo chiamano il mio migliore amico. Ma è davvero
restrittivo come aggettivo. Lui è un pò tutto
quello che mi mancava e di cui avevo bisogno.
Lui è una risata, un abbraccio, uno chiaffo e una sana
litigata. Lui è quello che chiamerei il mio perfetto
compagno di avventure e diamine...quella che sto per cominciare
è una delle più grandi avventure e lui non ci
sarà. Ma che razza di avventura è se non hai il
tuo degno compagno?
"non pensi di esagerare?"
Esagerare...mi state chiedendo di cambiare città, vita e
compagnie. Mi state dicendo che dovrò dare tutta me stessa
per riuscire a realizzare un sogno e mi ci piazzate di fianco cifre e
ammonimenti. Cazzo si che esagero allora.
Io che ho perenne bisogno di loro per stare bene. Io che ormai
a colazione mangio una buona fetta di pane accompagnata da una spalmata
di sane cazzate che si sposano benissimo con quel contorno che
è "la mia compagnia di amici". Mi sento molto vecchia a
chiamarla così. In realtà suona meglio se gli
chiamo i miei profughi preferiti.
Quelli che ci si ritrova al supermercato a far merenda e ci si siede
sul retro a mangiare. Seduti a terra. In silenzio a guardare il sole
calare oltre la collina. Momenti magici di puro cazzeggio. Momenti che
ti entrano dentro e che quando meno te lo aspetti ti cominciano a
mancare.
Come fai a stare anche solo un mesetto via da questa cazzate?
"ne avrai altre. Per come sei fatta tu riuscirai a muoverti benissimo
in una nuova situazione!"
Certo che ce la farò! So che potrei avere mille situazioni
migliori di quella che sto lasciando ma non saranno mai loro. Qualsiasi
situazione sarà diversa da quella che ritroverò a
casa dopo ogni passare di un mese.
Tu lo chiami futuro. Io lo chiamo inizio di una delle più
grandi partite alle quali mi ritroverò a partecipare.
Guardalo. Mi osserva e mi studia aspetta che gli dica quando
cominciare. Ha già il dado il mano la prima mossa
è la mia.
La scelta è stata fatta.
La scelta ha aperto un varco nella mia testa.
La scelta occupa metà delle mie nottate.
Voi mi dite di non pensarci ma sai cos'è? Non sopporto le
frasi fatte!
Provate voi a mettervi in gioco e poi spiegatemi cosa sentite!
Quella chitarra continua a suonare e continuerà. Su quelle
istantanee io presto sparirò per ricomparirvi poche volte. O
chi lo sa.
Non sono così negativa come si può pensare. Anzi
sono positiva. So che potrei gestire le cose.
Questo è solo l'inizio, il mio sogno è qualcosa
di grande. A volte penso che sia più grande anche di me che
l'ho pensato.
Vi chiamerò dall'altro lato del balcone e vi dirò
com'è che va la mia avventura!
Dall'altro lato del balcone vi saluterò e vi
racconterò come siete e cosa siete.
Dall'altro lato del balcone mi specchierò in voi e
dirò.
Io lo dirò!
Quante cazzate ho scritto oggi. Tanto rumore per nulla.
Questo dirò.
E voi mi direte con quegli occhi che non sanno fare altro che giudicare
"noi te lo avevamo detto".
E io riderò, felice, con quel vostro dannato futuro tra le
mani.
Spazio autrice:
Quando scrivi un quaderno che chiami diario non dovresti sentire la
necessità di spiattellare qui i tuoi strani e incoerenti
pensieri! E se quel diario che chiami quaderno in realtà lo
stessi scrivendo per qualcun altro? Ecco che allora sorge la
necessità di dire la tua in un posto dove non devi preoccuparti
di quello che scrivi perchè troverai sempre quella persona che
ti capirà nel mucchio!
Non era previsto tutto questo ma come potete ben capire non era affatto
da prevedere. E' nato tutto così, da un nulla che è
diventato poi un tutto.
Buona serata a tutti e spero alla prossima!:)
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