In Nomine Patris

di _Frame_
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                                     IN NOMINE PATRIS


 1.FOTO (MISA)

Tutto è cominciato con quel piccolo pezzetto di carta lucida che in un caldo pomeriggio di fine primavera stringevo al petto gelosamente e orgogliosamente.
Passeggiavo con il viso rivolto verso l’alto, il sole mi scaldava le guancie e gli occhi riflettevano una luce particolarmente radiosa, ancor più splendente di quella emanata dai miei capelli dorati.
Diedi un’altra occhiata al piccolo tesoro che stringevo tra le dita e sospirai, immaginando il meraviglioso futuro che mi sarebbe spettato d’ora in poi.
Mentre mi stavo ancora gustando i progetti carichi di speranza, sentii l’umido fiato di Ryuk che mi avvolgeva il collo come una sciarpa.
Non mi aveva mai infastidito la sua presenza, la trovavo quasi rassicurante, certe volte.
Passavo la maggior parte della giornata da sola, e potevo concedermi del tempo insieme a Light solo durante la sera, ma ultimamente rincasava sempre molto stanco e così andava subito a dormire.
Ma, presto, le cose sarebbero cambiate.
Lo shinigami buttò un’occhiata sul quadratino cartaceo, e non fu difficile per lui immaginare di che cosa si trattasse.
-Come pensi di dirglielo a Light?
Sembrava quasi intimidito, ed io sorrisi davanti alla sua preoccupazione.
-Non c’è bisogno di inscenare recite, glielo dirò e basta. Senza farmi troppi problemi.
-Credi che… la prenderà bene?
Mi voltai ed alzai lo sguardo per vederlo in faccia.
-Sono certa che sarà felicissimo. So che non sembra il tipo adatto a questo genere di cose ma, infondo, è pur sempre il mio ragazzo, no?
-Sarà, comunque…
Lo shinigami esibì i denti appuntiti in quello che sarebbe dovuto essere un sorriso.
-… non vedo l’ora di vedere la sua reazione.
Ricambiai lo sguardo e ripresi a camminare, sempre con il sole che illuminava la mia via, ed il vento che mi trasportava, facendomi sentire con il cuore ad un palmo da terra.

 





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