Zeus, il
potente, che dei lanicci di polvere che ha sotto il
letto fa delle nuvolacce nere, quando non ha voglia di pulire, un
giorno viene
chiamato per parlare in privato con la moglie
e sorella Era che si è sposato e fatto
tantissime volte, ma parliamo di
almeno due millenni fa, quando lei era ancora una giovincella con un
secolo di
vita nemmeno.
“Zeus,
per il leone nemeo, hai più tronchi tu sui vermicelli
gommosi che hai al posto delle gambe, piuttosto che quel micione
famelico su
tutto il corpo.” Disse la dea arricciando il naso come se
fosse un topo che ha
sentito l’ odore della maionese ammuffita.
“Sono
stufa, di scambiarti sempre per il cugino IT della
famiglia Addams, tu andrai a farti la ceretta olimpica, insieme ad
Afrodite
dove ai bravi dei alias palloni gonfiati maschilisti danno un bel
leccalecca
all’ ambrosia.”
Zeus
cominciò a saltellare di rabbia, come se dovesse andare
a scaricare il divino serbatoio nell’ olimpico vasino plus,
dove nessuno riesce
a farla di fuori.
“Non
è giuusstoooo!!!” adesso sembrava anche posseduto
oltre
che stitico “ La ceretta fa maleee, sento ancora il dolore
dell’ ultimaa”
“Smettila
di fare i capricci, Zeus, che senno i peli ti si
incastrano nei mutandoni e sappiamo tutti come è andata a
finire l’ ultima
volta! I tuoi fratelli sono venuti ad aiutarti, e hanno chiamato un
disegnatore
a farti un ritratto che si era sparso per tutta la Grecia, vuoi davvero
rifare
una figura del genere? A quei tempi avevano scritto sopra un fumetto,
stavolta
ti faranno un video che spargeranno per tutta FACEGOD, il social
network degli
olimpi, e piccoalettrice, alias Eléna l’
amministratrice non esiterà a farci
sopra una Fanfiction. Che Ella sella Lella tradurrà Per Zoe,
quella cacciatrice
tra le stelle. Ah e sicuramente anche Earine. Doughter of Poseidon non
esiterà
a scriverci sopra qualcosa, Vuoi davvero che finisca cosi?”
“Ma,
ma, ma, Weeeeeeeeeeee” .
“Ormai
è deciso Afroditteee”
“Ciauu,
Ere, dove defo portre il miio diveno Papii?”
“Afroditte,
vuoi Studiare un po’ di grec? E poi sono i
nostri figli ad essere dislessici ma fatemi il piacere”
“Fi
fa bene, annemoo”
“Andiamo
si dice andiamo, oh per le chiappe affumicate di
mio Padre muovetevi, Guarda che voglio almeno riuscire a vederti il
viso dopo.”
“swi
Cara, buhhhh, sento ancora male malee malissimooo”
“Oh
Papi smettila, sembri stitico così, e io ne so qualcosa,
tutte le volte che quella mocciosetta di
Artemide da un
Pranzo, o mi fa diventare stitica o mi da un
lassativo, in ogni caso passo sempre un mese sul vasino olimpico plus.
Tutte le
mie estetiste scappano, persino Ares non ce la fa e mi tocca Passare
del tempo
con quello sgorbio unticcio e con la grazia di un elefante di mio
marito.”
“Scusa
ma tu non eri dislessica?”
“Chi io? Semmai lo è Era che mi chiama in
continuazione Afoditte, io mi chiamo
Afrodite. Cosi per ricambiarle il favore io in sua presenza parlo in
modo
dislessico, insomma, non sarò cosi acuta ma
non sono neanche una idiota completa.”
“Giaa”
rispose Zeus alias Cugino It alla povera Afrodite.
Arrivarono nel
parcheggio dei cocchi, Zeus non ne aveva uno,
visto il suo problemino di vertigini, cosi montarono entrambi su quello
della
dea idiota.
Era rosa
shoking, con del marabù color cipria sparso
dappertutto.
I pegaso, o
meglio le pegaso, tra un po’ erano più truccate
e rifatte della loro padrona e tutto intorno al cocchio c’
era un profumo cosi
inebriante che tra un po’ sbavavi.
“Tieni
papi, so che soffri di vertigini, mettiti questa
mascherina da notte in marabù, cosi si confonderà
con quel cespuglio che tu
chiami sopracciglia e nessuno se ne accorgerà”
“Tesoro,
ma è rosa, si che se ne accorgono”
“Bhe
se la vuoi nera, vai a chiedere a quella Punk suonata,
di tua figlia se ha una boboletta spry di quel colore”
“Mia
figlia non è suonata, comunque proviamo” disse
legandosi alla sediolina di pelle rosa, ricavata dall’
interno delle orecchie
di chihuahua, partendo verso la casa di Artemide, una tenda di seta
d’ argento.
“Thaliaaaa”
urlò posseduto lo stitico cugino It.
La nostra
luogotenente delle cacciatrici, o come le chiama
la scrittrice di questa patetica ff demenziale le zittelle bisbetiche.
“Cugino
It?, Afrodite?”
“No
sono io il tuo papi”
“Mio
padre è il cugino It?”
“No
sono io Zeus”, dise levandosi la mascherina.
“Papà,
Che ne dici non so di una ceretta?”
“Si
senti hai una bomboletta spry nera zuccherino? Dammela e
avrai ciò che vuoi” disse la dea stregandola.
“Tieni”,
e tirò fuori la sua lancia spry.
“Ecco
il tuo premio!!!”
trillò la spastica dea, fece comparire Luke
bello e raggiante, Thalia
era tornata ad indossare la sua vecchia tenuta da Punk.
“Buona
limonata ragazziii” non l’ avesse mai detto che la
presero alla lettera e andarono a comprare uno spremi agrumi.
Bene, adesso
gli occhietti di Zeus non vedevano e non
potevano soffrire di vertigini, regalandogli una faccia ancora
più stitica, e
adesso io mi chiedo, che non lo sia davvero?
Arrivarono al
centro estetico, Zeus, intanto dal panico
aveva sradicato il sedile a cui si era legato e stava correndo in qua e
in la
come un assatanato.
Purtroppo
precipitò di sotto schiantandosi contro il tetto
della spa e facendoci un foro, arrivando a finire dritto nel calderone
della
cera.
“Oh
signor It, oggi non aveva in programma una ceretta”
“Sono
Zeus”
“Ah
si, bene, vedo che ne ha un disperato bisogno, tutti
quei peli a letto occupano più posto di sua moglie”
“Come
ti permetti! Se non chiedi immediatamente scusa…”
“si,
si, ormai conosco il ritornello, altrimenti mi ritrovo
con le chiappe fumanti, che paura” disse l’
estetista addetta alla cera a
caldo, con una voce da automa.
“Fece
scendere Zeus, e gli sistemò una striscia sulla
schiena, ormai non si capiva più nemmeno quali erano i peli
e quali i capelli,
cosi ci stà anche che ne abbia presi un po’.
“AAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!”
il divino dio peloso, lanciò un
urlo colossale, dimenandosi come un ossesso, se adesso per qualche
oscuro
motivo vi chiedete da chi abbia preso sua figlia, la risposta
è una sola… è
tutta suo padre.
“Per
il pannolone di Eros (figlio di Ares e Afrodite, alias
Cupido) fa un male cerberooo ( nella lingua degli spastici male cane al
triplo)
Il potente dio
dei lanicci sotto il letto scappò via,
appiccicandosi al muro e staccando pezzi di intonaco in continuazione.
Il risultato
finale era simile a quello di un barbone senzatetto finito in una casa
in
demolizione.
Ormai il
nostro barbone, non vedeva più un accidenti, finì
a
sbattere contro un pescatore, che al posto dei peli sembrava avesse una
lisca
di pesce, e l’ odore ci si avvicinava anche e un becchino,
cadaverico con i
peli ridotti nello stesso stato dei capelli delle parche del film
parodiaco
della Disney, Hercules. Detto in parole povere sembravano volere
scappare in
continuazione da quella pellaccia avvizzita, gustosa solo per un
avvoltoio.
“un
barbone? Ade tu sai cosa ci fa qui dentro un barbone?”
“No
Possy, non ne ho la minima idea, ma se vuole posso
concedergli una morte veloce e indolore”
“Ma
stiamo sceherzando? Sono Zeus, Idioti”
“Wow,
sei ridotto anche peggio dell’ oracolo di Delfi, o
meglio la sua mummia”. Rispose irriverente il divino becchino.
“Smettila
di sfottere neanche voi siete messi meglio,
addosso, avete solo un panno meno coprente di quello di cupido, il
nostro unico
vestito sono i peli, come Afrodite che per conservare il suo pudore
sciolse i
suoi capelli una volta uscita dal mare.”
I tre grossi
pezzi di idioti, stavano quasi per sbavare al
ricordo, poi sentirono la voce acuta della dea gallina e se la diedero
a gambe
levate.
Uscirono sulle
nuvole, rese solide da tutti i lanicci che
Zeus aveva accumulato.
E sbatterono
contro un pallone rosso come un pomodoro, che
girava su se stesso come una trottola.
Era vestita, o
meglio svestito con un tutù talmente stretto
che creava una assurda combinazione di viola susina, causata dalla
mancata
respirazione e un rosso vivace, caratteristico del naso di quando hai
una bella
sbronza alle spalle.
“Dioniso!”esclamò
paonazzo Zeus, “Cosa cavolo stai facendo”
“Cugino
ITT, ho bevuto, alla faccia di quel puttaniere del
mio papa peloso che mi costringe a stare lontano dal vinooo”
“Son
io quel puttaniere di tuo padre, e sai che non devi
bere, va a finire che Arianna alla fine si cerchi una nuova
fiamma”
“Noo
io voglio Arianna”
“bene,
vedi di non bere più” disse Zeus facendo il solito
predicozzo noioso, mentre Dioniso da bravo figlio disubbidiente
storceva gli
occhi e soffiava, sembrava un chicco d’ uva rosso prugna
pronto ad essere
spremuto.
“Ragaziiii,
venite quiii ceretta di gruppooo!” trillò Afrodite.
I quattro
cominciarono a scappare, ma ecco che per una volta
nella loro vita i figli dei pezzi grossi gliela facevano pagare ai
propri padri
lestofanti.
Nico
accompagnato da Bianca, resuscitata chissà da dove,
insieme a Ercole e Thalia, con luke al suo fianco e percy e Clarisse si
accalcarono sui fuggitivi. (Annabeth cercava ancora di trovare una
strategia, e
senza cocchio non volava in segno di rispetto per la madre. Ma cocchi
volanti
non esistevano, quindi non aveva mai volato).
I figli di Ade
lo chiapparono e armati di pettine e phon,
cominciarono a fare la piega a quei serpentelli vomitevoli.
Poseidone,
venne catturato dal figlio che senza alcuna
delicatezza, aveva preso un pesce tosaerba e stava tagliando ogni pelo
al
padre, Clarisse si era distesa su Dioniso e saltellando cercava di
scoppiarlo.
Infine Ercole
senza troppi complimenti armato di manoni
forzuti e callosi stava strappando ogni pelo al padre, Thalia, invece,
con una
lacca in mano stava ritoccando l’ effetto elettrico, putroppo
la mano era
intinta di succo di limone e la bomboletta scivolò fino agli
occhi di Zeus
esplodendo e facendolo lacrimare dal bruciore.
La sera alla
fine di questa assurda giornata, quando quella
casta moccio setta di Artemide decise finalmente che era ora di saltare
sul
carro della luna e di trasportarla in giro, il divino Zeus era tornato
dalla
divina Era.
“Zeus,
che hai fatto? Un bradipo ti avrebbe spelato meglio”
“Facciamo
cosi cara, la prossima volta proviamo la crea
depilatoria, dura di meno, ma almeno non ti dona un effetto
spelacchiato rosso
vivo”
“Come
vuoi caro”
NEDY’s
space :
ALLORA, CIAO A
TUTTI, è LA MIA PRIMA ONE-HOT DEMENZIALE,
SPERO DI ESSERE STATA ABBASTANZA ORIGINALE E DI AVERVI SODDISFATTA.
UN GRAZIE
SPECIALE, A PICCOLALETTRICE CHE HA FATTO NASCERE L’
IDEA, A ELLA, SELLA, LELLA, CHE HA CONTRIBUITO ALLA STORIA E A TUTTI
GLI ALTRI
CHE RECENSIRANNO. UN BACIONE CIAO A TUTTI!!
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