Prologo
Prologo
La notte è chiara e limpida, volendo
potrei contare migliaia di stelle. Ormai siamo a giugno inoltrato ed è
piacevole restare fuori a godersi l’aria fresca della notte. Poco distante da
me, il cane dorme placido nella sua cuccia, posso sentire il suo respiro
regolare. Dal bosco giungono i richiami degli animali notturni e il rumore delle
fronde mosse da lievi aliti di vento. E’ una notte di inizio estate come tante
altre, in apparenza. In realtà, però, da questa mattina tutto è cambiato.
Sono sola, seduta sui gradini d’ingresso ad aspettare, come faccio ormai da più
di due anni. Ma questa sera, per la prima volta, ho la certezza che non
arriverai.
Sei
morto.
Non
ci sono dubbi, era scritto sul giornale, in un articolo ben documentato. Sì, è
vero, mi era già capitato di leggere la notizia della tua morte, ma questa
volta so che è la verità, me lo sento. Sento che non rivedrò più il tuo
sorriso, non sentirò più la tua voce.
Lo
sento, ma non riesco a comprendere fino in fondo cosa questo significhi. E così
resto qui, a guardare verso il bosco sperando che un rumore o un’ombra mi
rivelino la tua presenza. Pura illusione, lo so. Ma non posso fare a meno di
pensare che se la magia può rendere possibili cose che una “babbana” come
me non riesce neanche a immaginare, forse può anche riuscire a farti tornare.
So di illudermi, so che la Morte è un avversario troppo forte per qualunque
arma, e che nessuna magia sarà mai in grado di sconfiggerla. Lo so.
Eppure
resto ferma qui, fissando il vuoto davanti a me, mentre immagini di un tempo che
sembra ormai troppo lontano si affollano, insistenti, nella mia mente.
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Va
bene, lo so, il prologo è breve e non dice molto, ma provate a continuare a
leggere... e spero che andando avanti la storia possa piacervi!
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