Come un sasso in fondo al lago

di Koe
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Prologo

Prologo

 

La notte è chiara e limpida, volendo potrei contare migliaia di stelle. Ormai siamo a giugno inoltrato ed è piacevole restare fuori a godersi l’aria fresca della notte. Poco distante da me, il cane dorme placido nella sua cuccia, posso sentire il suo respiro regolare. Dal bosco giungono i richiami degli animali notturni e il rumore delle fronde mosse da lievi aliti di vento. E’ una notte di inizio estate come tante altre, in apparenza. In realtà, però, da questa mattina tutto è cambiato. Sono sola, seduta sui gradini d’ingresso ad aspettare, come faccio ormai da più di due anni. Ma questa sera, per la prima volta, ho la certezza che non arriverai.

Sei morto.

Non ci sono dubbi, era scritto sul giornale, in un articolo ben documentato. Sì, è vero, mi era già capitato di leggere la notizia della tua morte, ma questa volta so che è la verità, me lo sento. Sento che non rivedrò più il tuo sorriso, non sentirò più la tua voce.

Lo sento, ma non riesco a comprendere fino in fondo cosa questo significhi. E così resto qui, a guardare verso il bosco sperando che un rumore o un’ombra mi rivelino la tua presenza. Pura illusione, lo so. Ma non posso fare a meno di pensare che se la magia può rendere possibili cose che una “babbana” come me non riesce neanche a immaginare, forse può anche riuscire a farti tornare. So di illudermi, so che la Morte è un avversario troppo forte per qualunque arma, e che nessuna magia sarà mai in grado di sconfiggerla. Lo so.

Eppure resto ferma qui, fissando il vuoto davanti a me, mentre immagini di un tempo che sembra ormai troppo lontano si affollano, insistenti, nella mia mente.

* * * * * * * * * * * *

Va bene, lo so, il prologo è breve e non dice molto, ma provate a continuare a leggere... e spero che andando avanti la storia possa piacervi!





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