Di vita, morte ed ali di farfalla.

di Fede_Wanderer
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    Di vita, morte ed ali di farfalla


Clarisse McClellan s'era innamorata della vita. Doveva essere così per forza, perchè lo diceva lo zio e, soprattutto, lo diceva la radicchiella, con la sua macchietta gialla sul mento.
Era una cosa troppo antica, quel giallo, per poter mentire. No? Era antico davvero, come le lunghe file di formiche laboriose, come l'alba che sorge sulla savana, come le ali immense delle aquile. E questa, questa era vita al suo stato più puro - eppure era... morta, bruciata dal fuoco degli anni.
Si può dire allora, quasi, che Clarisse fosse innamorata della morte. E doveva essere così, perchè persino quando ella la colse, la ragazza amò; era seduta al centro della strada, e non vide neppure la macchina arrivare: la sua testa era chinata in basso, e lei prendeva per mano una farfalla.
Morirono entrambe quella sera e di loro non rimasero che due macchie di colore giallo, l'una sulle ali, l'altra sul mento.




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